Giddens a canestro (Foto di Marco Martinelli 2013)

Giddens a canestro (Foto di Marco Martinelli 2013)

 

La FulgorLibertas ha gettato il cuore oltre l’ostacolo ma non è bastato per domare una Leonessa e portare la serie a gara 4. Gli americani di Brescia l’hanno fatta da padroni (44 punti equamente divisi tra Giddens e Jenkins) mentre a Forlì non è bastato il solito immenso T-Rod (28) e una buona prestazione dei lunghi nel pitturato.

Nella bolgia infernale del PalaCredito la Gamberi dimostra fin da subito un piglio ben diverso rispetto alle due trasferte lombarde, scappando sul +5 dopo 6′ di gioco (17-11). La Centrale però è una corazzata esperta, ma per la prima volta nella serie è Forlì a chiudere davanti la prima mini frazione col cesto di Musso sulla sirena (26-22).
La zona imbastita da coach Martellossi limita maggiormente l’irruenza e la foga offensiva dei biancorossi e Giddens dai 6,75 sigla la prima parità per la Leonessa (31-31 al 14′).
L’antisportivo fischiato alla stessa ala di Oklahoma City non viene sfruttato a dovere da T-Rod, e nei successivi possessi Brescia prende fiducia, non riuscendo comunque mai ad andare sopra la gamberi ma mantenendosi ad un possesso di distanza.
Il Tex dimostra di non soffrire due giganti scafati come Cuccarolo e Brkic nel pitturato ma è ancora un indiavolato JR Giddens a siglare il nuovo vantaggio ospite a 3′ dalla fine del primo tempo (36-37). Il terzo fallo fischiato ad un Roderick improvvisamente meno dinamico lascia campo all’altalenante Spencer, che con una tripla e un coast to coast manda i suoi all’intervallo avanti 45-44.
La Centrale esce rinvigorita dagli spogliatoi, Giddens è in panchina a rifiatare ma i cinque ospiti in campo non sembrano risentire dell’assenza del loro trascinatore, andando sul +4 con il sottomano del solito Brkic (49-53) che costringe Dell’Agnello al primo timeout del match per disegnare nuove soluzioni tattiche.
La zona biancorossa inceppa totalmente i meccanismi offensivi dei lombardi ma in attacco la FulgorLibertas non trova più la retina, venendo punita da due bombe di Loschi alla prima occasione utile (51-59 al 26′).
Forlì vede i fantasmi del passato recente, e nel momento più buio della serata sono i due ‘veterani’ Borsato e Natali a suonare la carica, con Martelossi che non può far altro che chiamare pausa per rompere l’inerzia romagnola (56-59).
Brescia, come successo in precedenza alla Gamberi, si inceppa. Sei punti consecutivi dalla lunga distanza di Roderick, i primi due dal parquet di Soloperto riportano sopra i biancorossi 64-61 con un parziale di 13-2 prima degli ultimi 10′.
Dopo un paio di botta e risposta, il tecnico fischiato a Dell’Agnello per protesta dopo un dubbio fallo di borsato manda in lunetta Brkic che fa 3/4 ma Cuccarolo sul ribaltamento di fronte commette il secondo antisportivo della serata per Brescia (non sfruttato), e dalla distanza i lombardi non scendono mai sotto il 50% con Jenkins che firma il +5 (69-74) a 5′ dal termine.
Gli ultimi minuti sono al cardiopalmia: il tecnico fischiato a Giddens manda in lunetta Musso che fa 3/4 e sul possesso successivo T-Rod firma la parità (76-76).
Il fuoco però, è di paglia. Quattro punti in fila della Leonessa ad un giro di lancette dal termine suonano tanto come il colpo del ko finale, T-Rod perda palla in un’attacco cruciale, Giddens e Jenkins sono glaciali ai liberi e nonostante il 79-87 finale, tutti i 3500 tifosi forlivesi tributano ai ragazzi di Dell’Agnello il meritato applauso per una stagione comunque sopra le righe.