(Foto Savino Paolella 2013)

(Foto Savino Paolella 2013)

In occasione della presentazione dei campionati LNP 2014/15 abbiamo scambiato due parole con il direttore generale di Lega Nazionale Pallacanestro Claudio Coldebella, in un’intervista che vi proponiamo ora per dare ufficialmente il via alla stagione anche su DailyBasket.

Manca davvero poco al via della nuova stagione: cosa vi sentite di promettere al pubblico?
Faccio fatica a “fare promesse”; posso parlare di quello che è stato l’anno scorso, in cui ci sono stati campionati bellissimi, con un grande successo di pubblico, per cui dico grazie al milione di persone che hanno riempito i nostri palazzetti e hanno visto sicuramente un livello di gioco molto alto e dei ragazzi, in grande maggioranza italiani, che hanno dato tutto in campo. Tutto ciò ha dimostrato che siamo un’organizzazione crescente, e questo non può che farci piacere, dato che come Lega lavoriamo moltissimo da questo punto di vista. Per cui, partiamo da una buonissima base, ma il nostro desiderio, che è proprio del mondo dello sport, è cercare continuamente di migliorare.

Parliamo invece dei club. Dopo un primo anno in cui avete dovuto forse prendere le misure gli uni con gli altri, cosa vi aspettate dalle società quest’anno?
Io credo che sia sbagliato dire “gli uni con gli altri”, perché noi siamo i club. I club devono capire che, tolti quei 40 minuti in campo, in cui giochi contro il tuo avversario, poi dall’altra parte hai davvero un “fratello”, una società che, come te, vuole il bene per questo mondo; per cui mi piacerebbe, e mi aspetto, sicuramente più unione sotto questo punto di vista. Il giorno in cui si riuscirà a capire che l’unione fa la forza ci sarà un salto di qualità a livello culturale prima di tutto, ma anche a livello di risultati delle nostre società.

Tornando al pubblico: anche quest’anno ci saranno gare in diretta streaming. Qualcuno l’anno scorso ha fatto notare qualche problema nella qualità video e del segnale…

Vero, ma siamo in un Paese in cui io sto aspettando da un mese la linea ADSL a casa. Stiamo molto attenti, perché comunque gestiamo i soldi delle società, abbiamo una buonissima attività commerciale che ci porta delle entrate, ma dobbiamo stare molto attenti per quanto riguarda i soldi. Logicamente se avessimo miliardi da spendere potremmo avere la possibilità di cablare ogni palazzetto, ma non è così facile. Siamo partiti completamente da zero e stiamo cercando di migliorare anche qui.

E sempre riguardo la trasmissione delle partite: ci sono dei fondamenti alle voci che parlano di un interessamento di Mediaset?
Non lo so, preferisco parlare della nostra televisione. Ci piace molto il progetto della FIP, ci aspettiamo una televisione importante e abbiamo dato la nostra massima disponibilità al presidente Petrucci per trasmettere i nostri contenuti e far vedere le nostre squadre. Stiamo aspettando come tutti con ansia di poter vedere le nostre partite sul canale della Federazione.

Veniamo ora alla domanda “scomoda”: il “caso” tra Matera e Forlì…
Secondo me uno degli errori che facciamo di più in Italia è guardare sempre le cose che non vanno bene. Cerchiamo invece di guardare le cose positive: parliamo per esempio di oggi, dell’accordo firmato con Expo, di quello che funziona.

Ultima domanda, un po’ più sentimentale: Treviso torna al PalaVerde. Sensazioni?
Mi fa sicuramente molto piacere. È sempre bello quando una squadra ritorna ad alto livello e ha anche ambizioni, perché questo fa bene a tutto il movimento. E torniamo al discorso di prima: Treviso è un mio compagno di squadra, come deve esserlo di altri, così come la Fortitudo, Torino, Biella: fuori dal campo dobbiamo essere tutti uniti nel cercare di portare alla meta questa Lega.