Novipiù Casale-OraSì Ravenna

Altra sfida inedita in Serie A2 ed anche a livello di finali di Coppa Italia, anche se per entrambe non si tratta di una prima volta. Casale era già presente a Rimini nel 2016, con Ramondino in panchina e Blizzard in campo, quando eliminò Brescia (poi promossa in Serie A) perdendo solo nel finale contro Scafati che avrebbe poi vinto quella edizione. Anche Ravenna, che ha vinto nel 2013 la Coppa Italia di DNB,  è alla seconda partecipazione essendo stata presente a Rimini nel 2015, perdendo al primo turno contro la Manital Torino.

Lo stato di forma 

Due squadre che non arrivano all’appuntamento nel loro prime stagionale. Casale è sempre saldamente in testa alla classifica del girone Ovest ma è reduce da due sconfitte consecutive (cosa successa solo a metà Dicembre) e dalla seconda casalinga contro la bestia nera Tortona. Soprattutto la squadra di Ramondino è in emergenza infortuni, con Blizzard rientrato in gruppo ma non al meglio, Marcius è reduce dall’ennesimo infortunio stagionale ma dovrebbe essere in campo venerdi anche se solo con un paio di allenamenti nelle gambe. Dall’altra parte una OraSì nel peggior momento stagionale, con 5 sconfitte nelle ultime 7 gare, dopo aver vinto 9 delle precedenti 10, che avevano di fatto spinto la squadra di Martino alla Final Eight di Jesi. Qualche giocatore che non sta rendendo al meglio e non in modo continuo, Raschi che sta forse pagando dazio alla carta d’identità, Montano e Giachetti con qualche problema di coesistenza ed anche qualche spiffero che arriva dallo spogliatoio con un ambiente che non sembra più così idilliaco come in passato.

 

(credits juniorcasale)

La chiave

Casale è la solita Casale di Ramondino, squadra di sistema che fa della difesa la sua forza ma che quest’anno ha anche fatto vedere di saper fare canestro spesso e volentieri. La Junior ha, di gran lunga, la miglior difesa di tutto il campionato concedendo solo 70 punti agli avversari, concedendo solo il 49% da 2 punti (solo Legnano fa meglio ad Ovest) ma soprattutto è la forza a rimbalzo a fare impressione, considerando che Marcius è l’unico vero centro di ruolo: Casale concede meno di 32 rimbalzi agli avversari (solo Biella meglio in tutta la Serie A2) ma soprattutto conquista oltre 11 rimbalzi in attacco, costruendo quelle seconde opportunità che spesso fanno la differenza. Ed è proprio la sfida sotto canestro che potrebbe decidersi la sfida, perché una delle chiavi per Ravenna, la miglior difensivamente a rimbalzo concedendo poco più di 8 rimbalzi a partita agli avversari, sarà proprio quella di difendere il proprio ferro anche per alimentare quella transizione che per la squadra di Martino potrebbe essere importante nel produrre punti facili, considerando anche le difficoltà nell’attaccare il ferro (evidenziato dal 49% da 2 punti in stagione). Se così non fosse Ravenna dovrà per forza di cose provare ad aprire il campo per cercare di costruire buoni tiri anche da dietro l’arco, una soluzione che Ravenna adotta con grande oculatezza (38% con soli 19 tiri a partita) ma anche grande efficacia. I problemi principali per Ravenna, però, potrebbero venire dalle rotazioni e dalle varianti tattiche che Ramondino può utilizzare e che Martino al momento non ha. Quello che doveva essere il tallone di Achille della Junior, una panchina molto giovane e poco esperta, si è in realtà trasformata nell’arma più importante, con ragazzi come Valentini, Bellan, Severini ed ovviamente Denegri che si sono dimostrati pronti per la categoria e permettono a Ramondino di mantenere sempre elevata l’intensità difensiva.

Il pronostico di Dailybasket

Anche se acciaccata e non al massimo della fiducia, Casale resta più profonda e più forte. La vera sfida per Ramondino sarà testare la sua squadra su più impegni ravvicinati, Ravenna sarà un ostacolo da rispettare ma che Casale supererà senza grosse difficoltà.

Consultinvest Bologna-Lighthouse Trapani

Senza ombra di dubbio la sfida più “nobile” di quelle che andranno in scena nei quarti di finale. Due squadre che vantano un passato importante, anche in campionati di Serie A, anche se da quando giocano entrambe in Serie A2 non si sono mai incontrate e per entrambe è anche un esordio alle Final Eight nella nuova era LNP.

Lo stato di forma

Bologna è la squadra del momento in Serie A2, con la serie vincente aperta più lunga, dopo la sconfitta di Treviso a Verona. Nove vittorie nelle ultime 10 gare, 5 vittorie consecutive, tra l’altro senza Boniciolli in panchina per via dei problemi di salute del coach giuliano. La cosa preoccupante, per gli avversari, è che queste vittorie sono arrivate giocando senza stranieri, con Alex Legion liberato dopo la pesante sconfitta di Jesi ed Demetry McCamey in campo con il contagocce solo nelle ultime due vittorie. Striscia che ha permesso a Bologna di ragionare con calma sugli eventuali ritocchi al roster, che arriveranno solo in vista dei playoff. Dall’altra parte una Pallacanestro Trapani che nel girone di andata filava via a vele spiegate e fino al primo quarto dell’ultima giornata di andata sembrava la maggiore antagonista di Casale con una striscia di 5 vittorie consecutive. Poi improvvisamente il buio, con 5 sconfitte consecutive e solo 4 punti nel girone di ritorno ed una classifica che inizia a preoccupare, con la squadra del presidente Basciano che è scivolata pericolosamente vicino all’ottavo posto, in una classifica cortissima in cui una sconfitta di troppo potrebbe costare molto cara.

 

(credits Lega Nazionale Pallacanestro)

La chiave

Troppo facile dire che la partita si giocherà tra la difesa di Bologna e l’attacco di Trapani. La Fortitudo, dopo Casale, la miglior difesa di tutto il campionato con 72 punti a partita, Trapani quella che tira meglio da 3 (39% in stagione) e quasi 79 punti realizzati. Ovviamente non è tutto qui. Bologna, tra quelle presenti a Jesi, è la squadra che segna meno (74 punti a partita) ed il minimo differenziale (proprio Trapani fa peggio con 78.8 punti segnati e 78.5 subiti) comparato con la posizione in classifica dà forse la misura della forza, soprattutto mentale, di Bologna. Squadra che spesso e volentieri ha portato a casa i finali in volata e ancora più spesso ha cambiato volto nel corso della stessa partita, rimontando situazioni a volte anche complicate. Da un lato la consapevolezza della propria forza, dall’altra una concentrazione a corrente alternata, a volte figlia anche delle numerose rotazioni a cui coach Boniciolli fa ricorso. Escluso il tagliato Legion, nessun giocatore di Bologna supera i 30 minuti di utilizzo in campionato, solo 2 vanno oltre i 25′ a partita (Mancinelli e Rosselli) e dei giocatori attualmente a roster, tutti giocano almeno 15′ a partita. Un platoon system che sta funzionando a meraviglia e garantisce a Bologna una intensità difensiva altissima nel corso di tutto il match, senza dimenticare la classe di giocatori come Mancinelli, Rosselli, Cinciarini, ma anche Amici quando riesce a restare con la testa dentro il match. Trapani, viceversa, ha molte meno carte da giocare ed un roster decisamente più corto, con 5 giocatori oltre i 25′ di utilizzo e praticamente 8 giocatori in rotazione. Ducarello ha però un’arma tattica importante contro una Fortitudo molto piccola (il solo Pini centro di ruolo), la presenza di Andrea Renzi nel pitturato. Il giocatore ligure sta giocando un’altra stagione ad alto livello e, con un Brandon Jefferson a corrente alternata, è spesso e volentieri il terminale offensivo principale. Sarà fondamentale per Trapani il gioco interno, soprattutto per avere maggior libertà sul perimetro e poter armare il braccio di tiratori di tutto rispetto, come lo stesso Jefferson, Viglianisi, Bossi ma anche Perry tutta gente che viaggia intorno al 40% stagionale. Trapani ha vinto due sole gare in stagione tirando meno del 35% da 3 punti ed ha dimostrato di dipendere, in modo preoccupante, dalle proprie percentuali.

Il pronostico di Dailybasket

In una gara singola potrebbe succedere qualsiasi cosa e se Ducarello riuscirà a trovare equilibrio e buone percentuali potrebbe anche rendere il match complicato per Bologna. Altrimenti la sfida sembra decisamente sbilanciata in favore di un’ Aquila che si presenta a Jesi con un unico obiettivo.


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