LOGO lNPCi siamo, da oggi si ricomincia a fare sul serio. Dopo un estate intensa, con un mercato movimentato e mai così interessante, soprattutto sul fronte italiano, gli ormai soliti gridi di aiuto di alcune piazze e la lunga interminabile querelle FIP-Virtus Roma, alle 17.30 si alzerà la prima palla a due della quarta stagione della LNP, la seconda targata A2 con 32 squadre al via ed una sola promozione. Alcune squadre si presentano incomplete (Udine e Roseto partiranno sicuramente con un solo straniero), altre con roster profondamente rinnovati avranno necessariamente bisogno di un periodo di rodaggio, altre ancora pur complete e forti, si guardano intorno per cercare di piazzare quel colpo in corso d’opera che a volte, vedi Brescia con Moss la scorsa stagione, può risultare decisivo.

Foto V.V.2016

I giocatori della Leonessa Brescia festeggiano la vittoria nell’ultimo campionato (Foto V.V.2016)

LA FORMULA – Formula confermata rispetto alla passata stagione, anche se i playoff al meglio delle 5 gare su tutti i turni sono sembrati una esagerazione a molti. Due giorni da 16 squadre con le migliori 8 che accederanno alla post-season, con sfide incrociate Est-Ovest ed una sola squadra che potrà esultare a fine stagione. Per la doppia promozione si dovrà aspettare, forse, la prossima stagione, con lo stesso presidente Petrucci che ne ha parlato alla presentazione dei campionati a Bologna, sottolineando che per raggiungere questo obiettivo LNP e FIP dovranno confrontarsi con LegaBasket per una riforma completa dei campionati, che al momento non sembra così vicina. Resta immutate anche il numero delle retrocessioni, con le ultime dei due gironi che scenderanno direttamente in serie B, mentre la terza squadra uscirà dai playout che si giocheranno, come lo scorso anno, tra 14^ e 15^ dei due gironi. Confermata anche la formula della Coppa Italia, che sarà ancora una Final Eight con le migliori 4 del girone di andata che si incroceranno come accaduto lo scorso marzo a Rimini.

LE NOVITÀ – A proposito di Coppa Italia, la novità della stagione potrebbe essere il cambio di sede. Con la Fiera di Rimini sono in corso contatti per rinnovare il contratto ma, come lo stesso presidente di Lega Basciano ha sottolineato, sono già arrivate diverse richieste da altre località per l’organizzazione ed LNP potrebbe anche optare per una sede diversa, nonostante il grande successo ed i grandi consensi che la sede di Rimini Fiera ha ottenuto in questi tre anni, soprattutto per la grande innovazione e fantasia, nel cercare e creare luoghi alternativi dove giocare a basket.

L’altra grande novità della stagione si è già consumata, con la prima edizione della Supercoppa disputata nello scorso weekend tra le finaliste dell’ultima Coppa Italia, la vincitrice della regular season e la finalista degli ultimi playoff. Formula interessante come aperitivo, magari da rivedere nell’organizzazione che non è sembrata impeccabile come tutte le manifestazioni fin qui organizzate da LNP, ma che ha salutato il ritorno al successo della Fortitudo Bologna, che ha sollevato un trofeo a distanza di 6 anni da quella Coppa Italia dilettanti conquistata nell’anno successivo alla retrocessione.

Virtus Segafredo Bologna

La nuova Segafredo Virtus Bologna

LE GRANDI PIAZZE – Una nota testata nazionale parla di 31 scudetti per 5 piazze, anche se in realtà quelli di Siena appartengono ad un’altra società e la Universo Basket Treviso ha raccolto l’eredità sportiva ma non i titoli della Pallacanestro Treviso. Aldilà di queste precisazioni è indubbio che questo sia ormai stato ribattezzato come il campionato delle grandi piazze, che acquisisce ancora più lustro dalla retrocessione della Virtus Bologna, riportando a Basket City un derby che mancava ormai da oltre 7 anni. Dalla B poi sono salite altre due città dove si respira basket come Forlì e Udine, che già assapora il derby con Trieste, oltre alla novità Eurobasket Roma che proporrà un quanto mai inedito derby della Capitale. Senza dimenticare Verona, Roseto, Rieti, Scafati, Reggio Calabria, tutte realtà già presenti la scorsa stagione e che, con il loro seguito di pubblico, hanno consentito ad LNP di superare il milione di spettatori in stagione. Un numero che quest’anno potrebbe essere ampiamente superato, stando anche al numero di abbonamenti che sono già stati staccati dalle varie società.

GEOGRAFIA – Piccola rivoluzione nella composizione dei due gironi, soprattutto per effetto dei risultati della passata stagione, dove alle due retrocessioni dal girone Ovest hanno fatto da contraltare le promozioni di Forlì e Udine oltre alla retrocessione dalla serie A della Virtus Bologna. Il risultato di questo sbilanciamento verso Est, corroborato anche dallo spostamento di Casalpusterlengo nella più “orientale” Piacenza, ha portato a perdere tutti i derby lombardi nel girone Est (4 squadre lo scorso anno), con Legnano e Treviglio che spostate ad Ovest dovranno sobbarcarsi molti più chilometri rispetto alla scorsa stagione. Solo 7 regioni mancano all’appello, con l’Emilia Romagna regina per numero di squadre (ben 7), seguita da Lazio (5), Piemonte e Lombardia (3). Quindi Veneto, Friuli Venezia-Giulia, Campania, Marche, Abruzzo, Sicilia (2), ed infine Toscana e Calabria con una squadra. Il girone Est è decisamente spostato verso nord, con Chieti città più meridionale, mentre ad Ovest si attraversa tutto lo stivale da Biella ad Agrigento.

Alessandro Ansaloni (2016 © Foto Alessio Brandolini)

Coach Ansaloni potrebbe avere tra le mani la macchina per la corsa alla promozione (2016 © Foto Alessio Brandolini)

GIRONE OVEST – La sensazione è che sia veramente difficile fare un pronostico, con l’equilibrio visto lo scorso anno per l’accesso ai playoff che potrebbe trasferirsi a tutta la classifica, con una vittoria in più o in meno che potrebbe anche fare la differenza tra una grande stagione e una deludente. Le squadre si sono mosse in modo diverso, arrivando quasi tutte allo stesso risultato quello di un roster equilibrato tra esperienza italiana, giovani di talento e stranieri interessanti che hanno già fatto vedere ottime cose in pre-campionato. Sarà un caso ma, a parte Williams di Scafati, in questo girone non si é assistito al balletto di giocatori dell’altro girone e le scelte iniziali sono di fatto quelle che vedremo in campo domenica. Se dobbiamo fare il nome di qualche squadra, ci sentiamo di puntare su Trapani, che ha decisamente alzato il tasso tecnico del suo roster, con gli innesti di Tavernelli e Scott, e se gli infortuni lasceranno lavorare in pace coach Ducarello nessun obiettivo è precluso. Alle sue spalle vediamo bene Ferentino ed Agrigento, che hanno mantenuto ossatura e sistema di gioco inserendo giocatori che, almeno sulla carta, sembrano poter aggiungere più che togliere. Sorprese del girone potrebbero essere la Legnano dell’ambizioso presidente Tajana, che ha cambiato nulla ed ha aggiunto due giocatori di assoluto livello, come Ihedioha e Mosley, e perchè no la neo-promossa Eurobasket, che ha costruito un roster molto intrigante con tanta esperienza, un giocatore come Easley che sembra veramente un lusso per la categoria e quel Deloach ormai esperto del nostro campionato e sinonimo di punti e spettacolo, che andrà all’assalto della Capitale in un derby del tutto inedito ma allo stesso tempo molto atteso. Tra gli stranieri tanti nomi da tenere d’occhio, segnaliamo la coppia esperta di Agropoli, Langford-Donnell Taylor, Buford di Agrigento, l’ultimo arrivato a Scafati Naimy, ma soprattutto due graditi ritorni, Legion a Reggio Calabria e Bernardo Musso a Ferentino. Tra i giovani italiani attesi alla definitiva maturità Navarini a Legnano ed Uglietti a Latina, a cui Gramenzi ha dato anche i galloni di capitano, ma soprattutto Pierpaolo Marini che per la definitiva esplosione ha deciso di lasciare il nido di casa per approdare alla corte di coach Vertemati, uno che di giovani se ne intende.

Tifosi Fortitudo Bologna

La Fossa sarà il sesto uomo in campo nella stagione ambiziosa della Fortitudo (foto di Daniele Ferretti)

GIRONE EST – Sulla carta sembra il girone più forte, così come alla fine si è dimostrato nella passata stagione. Il nome ed il blasone delle squadre presenti ha fatto si che molti non badassero a spese, costringendo chi partiva senza troppe ambizioni si è dovuto adeguare per non rischiare brutte sorprese. I favori del pronostico se li dividono le due bolognesi, con la Fortitudo che ha già messo in cascina la Supercoppa e che si presenta come una vera corazzata, a cui la Virtus ha risposto con un un gruppo talentuoso ed esperto che però, rispetto alla rivale cittadina, sembra con le rotazioni più corte. Tra le due litiganti potrebbe inserirsi la Verona di Frates, rivoluzionata in estate e con un Brkic in più all’ultima ora, per far fronte all’infortunio di Pini, che ha decisamente alzato l’asticella delle ambizioni con il cambio Canty-Robinson. Tra le possibili sorprese inseriamo la giovane Trieste di Dalmasson, che ha di fatto confermato il roster dello scorso anno aggiungendo la solidità di Da Ros, ma anche la nuova Piacenza targata Assigeco che ha puntato ad un roster esperto ed una coppia di americani, come Hasbrouck e Bobby Jones, che potrebbe anche fare la differenza. Tra gli stranieri da seguire c’è l’imbarazzo della scelta, soprattutto tra giocatori con esperienze importanti in serie A. Preferiamo però menzionare due rookies per il nostro campionato, Javonte Green di Trieste e Trae Golden di Chieti. Il primo è esploso nella terza lega spagnola lo scorso anno, alla prima esperienza europea, guidando la sua squadra al successo nel campionato chiuso con quasi 20 punti di media con oltre il 40% da 3 punti, il secondo invece arriva dal campionato cipriota, dove oltre che come realizzatore (ha viaggiato anche ad oltre 16 punti di media in Eurocup) ha fatto vedere le sue ottime doti di passatore e di giocatore di sistema. Poco spazio per i giovani italiani in questo girone, a parte la sempre verde Trieste, attendiamo le prove di Spissu, ormai una realtà dopo la stagione da protagonista a Tortona ed a cui Ramagli affiderà le chiavi delle V nere, e Leonardo Totè che ha preferito la natia Verona a Treviglio per compiere il definitivo salto di qualità dopo l’ottimo finale di stagione a Brescia.

DOVE VEDERLA – Ovviamente al palasport, perchè vedere il basket dal vivo è la cosa più bella che ci sia. Ma se proprio non volete schiodarvi dal divano, niente paura perché LNP rinnova l’offerta in streaming attraverso la sua LNP TV Pass, che ha già avuto notevole successo nella scorsa stagione, al netto di qualche naturale problema tecnico iniziale. Anche per questa stagione l’offerta è differenziata tra abbonamento annuale e mensile. Nel primo caso il costo (per 12 mesi, con rinnovo automatico alla scadenza) è di 59,95€, mentre per l’abbonamento mensile il costo sarà dal 1 ottobre di 9,95€, con rinnovo automatico anche in questo caso, a meno di disdetta.


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