BRINDISIL’Enel doma con merito la Sigma Barcellona nella gara 2 delle semifinali playoff di LegaDue e si porta sul 2-0 nella serie. La partita è stata caratterizzata dal ritmo e dall’agonismo. Per 30 minuti si è assistito ad una partita alla pari, ma alla fine la lunga panchina brindisina ed il talento in cabina di regia hanno fatto la differenza. Green in serata molto negativa (-2 la valutazione) e il duo Renfroe-Gibson invece ha tirato fuori il carattere nel momento topico.

La versatilità di Ndoja decisiva per il 2-0 di Brindisi

Sacco lascia fuori Hicks per far posto al nuovo acquisto Curry, i siciliani sono privi anche di Dordei per infortunio e Martin per sospensione cautelativa per doping.

Sin dal primo quarto Barcellona dimostra di non esser venuta in vacanza in Puglia, attuando una difesa molto aggressiva ed al limite del regolamento. Nel reparto defezionato, i lunghi, Sacco trova maggiori soddisfazioni con Mocavero e Da Ros. A parte qualche mini parziale e contro parziale, le due squadre arrivano appaiate all’ultimo minuto, prima che Brindisi acciuffi un mini break che manda sotto i siciliani, 22 – 17.

Nella seconda delle quattro frazioni, è Barcellona ad accelerare ed infilare un parziale di 10 a 0 che lascia storditi i pugliesi (22 – 27 al 12’), che in questa fase appaiono nervosi e contratti. Bucchi, non contento di un arbitraggio decisamente insufficiente (se ne lamenterà anche Sacco in conferenza stampa), si fa fischiare un tecnico. Questo scuote poco i suoi giocatori, che però si destano con gli errori dei siciliani che lanciano in campo aperto Renfroe e Gibson autori di uno spettacolare alley hoops. Brindisi comincia così a rosicchiare punti, sino a che Gibson realizza il canestro della parità alla fine del periodo, mandando le due squadre negli spogliatoi . 39 – 39.

Nel terzo quarto comincia a delinearsi il padrone del match. Brindisi comincia con un primo allungo, subito ricucito dai siciliani. l’Enel comincia a stringere le maglie difensive. Si fa forte la difesa sul pendolo di Lukauskis e Green è strategicamente raddoppiato in fase di passaggio. Per Sacco, come spiegherà in conferenza, era una difesa sporca ed inaccettabile e questo lo ha manifestato anche ai direttori di gara che lo hanno sanzionato con un tecnico. Questo ha sfiancato gli avversari e permesso a Brindisi di mantenere sempre la testa della partita, seppur con un solo tiro di distanza. Il terzo quarto termina sul 63 – 60.

L’ultimo quarto parte molto a rilento per i siciliani, invece, Brindisi vuole continuare a correre con i suoi playmaker. L’Enel colpisce con precisione chirurgica e sigilla il canestro. Ndoja, determinante in fase difensiva ed offensiva nei ruoli di 3 e 4, infila la tripla al 33’ che poi rappresenterà il primo mattone della vittoria finale. Sul 69 – 60, Brindisi sembra avere ormai le mani sulla partita. Sacco chiama time out (36’). Cambia poco, Brindisi mantiene un vantaggio di sicurezza. A 4 minuti dalla fine, Bucci si rende protagonista di un 5 – 0 tutto personale che costringe l’ex coach di Milano al time out. I padroni di casa ne escono rinvigoriti e portano il vantaggio a + 13 (83 – 70 al 37’). Due triple sembrano riaprire i giochi, ma è solo un fuoco di paglia. Brindisi controlla senza patemi, va in lunetta per mandare definitivamente il match ai titoli di coda. Per la gioia di una pizza assetata, oggi più che mai, di belle notizie.

Enel Brindisi – Sigma Barcellona 90 – 77 (22-17,17-22,24-21,27-17)

Enel Basket Brindisi: Maestrello, Formenti 3, Renfroe 16, Ndoja 19, Borovnjak 13, Callahan 4, Zerini 4, Giuri 7, Gibson 24, Vorzillo n.e.. Coach: Bucchi

Barcellona: Giallombardo n.e., Rotundo, Lukauskis 15, Green 7, Bucci 15, Mocavero 15, Da Ros 8, Piazza, Curry 11, Bonessio 6. Coach: Sacco

Arbitri: Alessandro Martolini, Lorenzo Baldini, Enrico Bartoli

Statistiche: Brindisi 23/26 liberi, 3/15 da tre, 29/46 da due. Barcellona 12/14 liberi, 9/27 da tre, 19/37. Brindisi 39 rimbalzi. Barcellona 27 rimbalzi. Valutazione: Brindisi – Barcellona 111 – 65.

MVP: Klaudio Ndoja, assolutamente un collante per tutta la squadra. Segna il giusto, produce rimbalzi, assist e carica agonistica. Chiude con 19 punti, ma 33 di valutazione.

Peggiore: Mike Green, assolutamente la brutta copia della versione migliore e di quel play da finale scudetto. Limiti nel contenere i play avversari e idee confuse in attacca. Ne esce fuori una attendibile valutazione di -2.

Quitetto ideale: Renfroe, Gibson, Ndoja, Mocavero, Borovnjak. All. Bucchi