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MONCADA AGRIGENTO / ALESSANDRO PIAZZA – La regina ed il suo principe. La Moncada di Franco Ciani si conferma squadra da playoff e come fatto lo scorso anno è vicina ad eliminare una delle favorite di questa post-season. Il copione sembra, per Mantova, terribilmente simile a quello che Agrigento ha messo in piedi lo scorso anno contro Verona, vincendo in trasferta e poi chiudendo la serie in Sicilia. Ciani sta dominando tatticamente la serie, costringendo Mantova a giocare sui ritmi congeniali di Agrigento e riuscendo ad adeguarsi anche a partita in corso alle mosse dei rivali, trovando sempre l’uomo giusto al momento giusto. Evangelisti e Martin in gara-1, Alessandro Piazza in gara-3. Il play bolognese, reduce da una stagione passata più in infermeria che sul parquet, ha disputato una partita sontuosa, mettendo ancora una volta la museruola a Fergusson e mandandolo ai pazzi nell’altra metà campo, mettendo assieme una doppia-doppia da 15 punti e 10 rimbalzi, oltre a 6 assist. Domenica, davanti alle telecamere di Sky, match point per i siciliani.

Foto Claudio Devizzi Grassi 18/05/2015 Casale Monferrato (Italia) Novipiù Casale M. - Moncada Agrigento Campionato di Basket Serie A2 2014/15 Playoff - Semifinali (Gara-2) PalaFerraris Nella foto: Alessandro Piazza (Moncada Energy Group Agrigento)

Foto Claudio Devizzi Grassi
18/05/2015 Casale Monferrato (Italia)
Novipiù Casale M. – Moncada Agrigento
Campionato di Basket Serie A2 2014/15
Playoff – Semifinali (Gara-2)
PalaFerraris
Nella foto: Alessandro Piazza (Moncada Energy Group Agrigento)

DARRYL BRYANT (play, Usa, Mensana Siena) / DERRICK MARKS (guardia, Usa, Orsi Tortona) – Prestazioni coi fiocchi per i due Usa in forma alle formazioni di coach Cavina e Ramagli. Il piccolo ma muscoloso classe 1990 della gloriosa Siena rimette in piedi una situazione pesante per i suoi sotto di 7 punti a quasi due minuti dal temine riacciuffando partita e serie. Per lui 37 punti, 33 di valutazione, 10/11 ai liberi e 5 triple che hanno infuocato il Pala Sclavo.
Non da meno la prova anche del numero 10 della squadra piemontese che riprende il fattore campo sbancando Trieste grazie alle sue giocate ed i suoi numeri, 28 sono i punti e 25 la valutazione con 7 falli subiti (8/10 ai liberi) farcito da un 9/17 dal campo e ben 6 rimbalzi. Tanta roba per una guardia in una serie che ad oggi li vedono di nuovo favoriti e col primo match ball tra sole 24 ore.

DOWNS

DINAMICA MANTOVA – Incredibile e inspiegabile (ma forse no) metamorfosi della squadra di Martelossi, che dopo aver battuto Treviso ha infilato 4 sconfitte in 5 partite ed in questi playoff è ormai spalle al muro e sembra incapace di trovare le contromisure contro una Moncada padrona della serie. Mantova sta faticando in attacco, dove in tre gare non ha mai superato i 70 punti, accettando i ritmi imposti da Agrigento e mostrando preoccupanti lacune offensive, cercando di risolvere i problemi con il tiro da fuori (oltre 30 tiri tentati a partita, ben 41 in gara-3) che non ne vuole sapere di entrare (appena 26% la percentuale). Non sappiamo quanto le cose siano correlate, ma se cambi gli americani alla vigilia dei playoff un minimo di problemi puoi aspettarteli e la scelta, soprattutto quella di Fergusson, finora non sta pagando. Domenica ultimo appello per riportare la serie in Lombardia e giocarsi tutto in gara-5.

Attilio Caja (2016 © Foto Alessio Brandolini)

Attilio Caja (2016 © Foto Alessio Brandolini)

VIRTUS ROMA – Ancora caos nella capitale in sponda Virtus Roma con i capitolini ora sotto nel punteggio e costretti a dover sbancare per forza Porto San Giorgio per riportare la serie alla decisiva gara 5 sul proprio campo. La seconda sconfitta di fila contro Recanati ha lasciato strascichi pesanti alla truppa del Presidente Toti visto che prima e’ girata la notizia delle dimissioni di coach Caja salvo poi smentire lo stesso allenatore nativo di Pavia nel 1961. Poco dopo e’ veramente scarno il comunicato della societa’ giallorossa che solleva dall’incarico il coach a poche ore da un match decisivo con Voskuil e compagni ora affidati l’assistente Esposito. Stagione che prosegue in maniera complicata per i capitolini con troppe soluzioni anche societarie poco chiare, questa di Caja si aggiunge anche a quanto successo mesi indietro col predecessore Saibene anche lui allontanato dopo tante sconfitte ma con sola mezza riga di annuncio.

Fabrizio Quattrini – Alessandro Salvini