L’agonia è finita: si chiude in tre gare la stagione della Tezenis Verona, eliminata dalla Givova Scafati, vincitrice del girone ovest. Per tutto l’ambiente veronese (società, squadra, tifoseria) si è trattata di una sorta di liberazione, un incubo dal quale solo quesa mattina ci si è risvegliati. Una situazione surreale, che poi sono le uniche due parole con le quali ci si può trovare d’accordo con coach Crespi: per il resto, le sue dichiarazioni del dopo gara-3, sono state da “no comment”. In pratica il tecnico gialloblù non ha risposto alle domande (come altre volte, peraltro, in questa stagione) e ha chiuso affermando: «Io sono una persona seria. Quello che dovevo dire l’ho detto, per il resto prevale il silenzio».

Abbiamo iniziato parlando di Crespi che, ovviamente, non è l’unico colpevole di questo disastro. Diciamo che è stato scelto l’allenatore sbagliato nel posto sbagliato: la società ha scelto ad inizio anno un grosso nome per la categoria anche per spostare la responsabilità e la pressione su di lui. Niente di più sbagliato, ad ogni difficoltà o ad ogni sconfitta, Crespi ha sempre scaricato le colpe sugli altri: gli infortuni, il mancato intervento sul mercato, questo o quel giocatore, ecc. ecc. Inutile poi elencare gli errori e le scelte sbagliate della società, in primis quella di rinunciare in toto al roster dello scorso anno che, play off a parte, qualcosa di buono (anzi di molto buono) aveva fatto. Senza parlare dei proclami di promozione immediata e della “solita” arroganza e mancanza di umiltà che da sempre ha contraddistinto questa proprietà. I giocatori infine: sono stati scelti tanti gregari, magari buoni, ma non certo dei leader o giocatori carismatici: pure gli americani non sono stati indovinati, ma questa non è una novità per la Scaligera Basket.

E adesso? Ci sarà la solita attesa per conoscere le decisioni della proprietà: passare la mano? Ricominciare, partendo ovviamente da zero (facile prevedere che tutti i giocatori se ne andranno, come ogni anno)? Ridimensionare, soprattutto se lo storico sponsor Tezenis si tirerà indietro? I sonori fischi del pubblico gialloblù che hanno accompagnato l’uscita dal campo della squadra ieri sera, hanno descritto meglio di ogni altra cosa la disastrosa stagione gialloblù.