Coach Ciani ha vinto una gara fondamentale nell'economia della serie (Foto M. Marengo)

Coach Ciani ha vinto una gara fondamentale nell’economia della serie (Foto M. Marengo)

MANITAL PMS TORINO –MONCADA FORTITUDO AGRIGENTO  76-89 ( 15-20, 24-23, 15-12, 22-34)

TORINO – Dopo la vittoria in Gara1, la Manital PMS Torino ha la possibilità di allungare il vantaggio nella serie con la seconda sfida casalinga valevole per la Finale Playoff di Serie A2. Gli avversari, la Moncada Agrigento, già nella prima gara ha dimostrato di avere le carte in tavola per ribaltare invece il fattore campo e provare a portare la serie in parità.

Ed è proprio Agrigento a partire forte con un parziale di 5-0 frutto di una difesa interna chiusa in modo ermetico dai ragazzi di coach Ciani. I padroni di casa non si scompongono e continuano ad attaccare il canestro, caricando di falli gli avversari e costringendo Dudzinski al secondo fallo a metà primo quarto. La partita si mantiene su ritmi piuttosto bassi e Agrigento che sfrutta tutti i 24 secondi a disposizione per i propri attacchi , facendo girare la palla e cercando la soluzione migliore. Dall’altra parte Torino perde un po’ troppi palloni e in apertura di secondo quarto arriva il parziale di 8-0 di Agrigento che si porta sul +13, costringendo coach Bechi a provare il quintetto con Bruttini e Fantoni in campo contemporaneamente per cercare di prendere un vantaggio fisico nella sfida.  Agrigento non si fa intimorire e si mantiene in doppia cifra di vantaggio, anche se coach Ciani deve iniziare a fare i conti con i problemi di falli dei suoi e ben 5 uomini gravati da due sanzioni a metà secondo quarto.

Quando Torino però riesce ad aumentare il ritmo e ad andare in transizione arrivano i break per la squadra di coach Bechi, che in un momento di difficoltà riesce a trovare un parziale che li riporta a -3 infiammando il pubblico di un PalaRuffini quasi tutto esaurito. La Moncada, però, ancora una volta continua a macinare il suo gioco e a rimanere avanti alla chiusura del secondo quarto, grazie alla coppia Evangelisti-Williams da 20 punti.

Coach Bechi continua a giocare con il quintetto con Lewis da 2, che ha propiziato la rimonta in chiusura secondo quarto, ma Agrigento regge l’onda d’urto della squadra di casa e continua a mantenere la testa avanti, grazie all’ex Evangelisti che nei momenti di difficoltà trova sempre la tripla spezza-gambe. Torino continua a non riuscire a cambiare l’inerzia della sfida e il ritmo ora è spezzettato da qualche fischio arbitrale dubbio di troppo. Nonostante le difficoltà Torino trova la testa della partita per la prima volta sul 51-50 grazie ai liberi di Gergati, ma non riesce a scrollarsi di dosso una Moncada che continua a difendere ordinatamente e a trovare conclusioni piedi per terra da oltre l’arco, dove a metà partita aveva il 60%.

Per Lewis 23 punti ma anche molta difficoltà in difesa (Foto M. Marengo)

Per Lewis 23 punti ma anche molta difficoltà in difesa (Foto M. Marengo)

Torino pare innervosirsi e Agrigento ne approfitta per fare un break di 8-0 che vale il 54-63 ad inizio ultima frazione. La difesa dei gialloblu inizia a vacillare e a subire canestri facili, mentre in attacco la squadra si affida solo alle iniziative dei singoli. In un attimo Agrigento va sul +12 e ha la possibilità di fare il colpaccio. Coach Bechi abbassa il quintetto e mette Mancinelli da 5, provando con le triple a riavvicinarsi. Così facendo però si espone ai rimbalzi offensivi di Dudzinski che permette alla squadra ospite di avere seconde opportunità importanti. Lo stesso centro siciliano segna la tripla del +12 che mette la parola fine alla sfida, con Torino che non riesce più a riprendere la squadra siciliana, che torna a casa sul punteggio di 1-1 grazie ad un quarto quarto da 34 punti segnati e da 12/16 dal campo, e con la possibilità di giocarsi due sfide decisive davanti ad uno dei pubblici più caldi della Serie A2.

Per Torino un brutto campanello d’allarme una chiusura di gara così arrendevole e difensivamente passiva, che è valsa la terza sconfitta casalinga stagionale e che rischia di vanificare quanto di buono fatto fino a questo punto della stagione.

TABELLINI
Manital PMS Torino: Mancinelli 24, Lewis 23; Rimb. 27 (Mancinelli 10); Ass. 12 (Rosselli 4)
Moncada Agrigento: Williams 20; Rimb. 36 (Chiarastella 7); Ass. 22 (Chiarastella, Piazza 6)

SALA STAMPA

Franco Ciani: “Posso solo fare i complimenti alla mia squadra e sono molto contento degli applausi a fine partita di uno sportivissimo pubblico di Torino. Abbiamo vinto questa partita difensivamente, togliendo punti di riferimento a Torino e facendo girare meglio palla in attacco rispetto a Gara1. Abbiamo come caratteristica quello di trovare un protagonista diverso ad ogni partita e oggi è stata la volta di Saccaggi che si è meritato di stare in campo fino alla fine. Questa è una serie di orgoglio, in cui vogliamo far vedere che facendo il nostro gioco classico possiamo portare a casa una serie importante”.

Guido Rosselli: “Abbiamo completamente sbagliato l’atteggiamento difensivo. Siamo stati molli in tutte le cose che dovevamo fare. Sarebbe il caso di vincere partite ai 70 e non pensare di andare a vincerle tutte sopra gli 80. Gara 1 siamo riusciti a farli giocare meno bene, oggi invece non ci siamo assolutamente riusciti e abbiamo preso dei canestri facili. Loro sono bravi a punirti ad ogni minimo errore”.

Luca Bechi: “Complimenti ad Agrigento che ha giocato un’ottima partita sia in attacco che in difesa. Oggi ci sono stati superiori e ora ci tocca mettere il focus su Gara3 e tornare sui nostri livelli difensivi, che ci hanno permesso di arrivare fin qui. Abbiamo già in passato dimostrato di poter fare risultato anche in campi difficili come poteva essere quello di Brescia o di Ferentino quindi andiamo ad Agrigento con la consapevolezza di poter riprendere il vantaggio del fattore campo. Lo spirito della squadra dopo la sconfitta è comunque positivo, sanno che tutti possono dare di più e sono pronti a farlo. Ci sono 2 Ian Miller, in Gara1 è stato fondamentale per la vittoria, oggi non è stato positivo. Deve essere consapevole di ciò che può essere e può darci in questa serie”.