VEROLI – L’ora è arrivata. Per la Prima Veroli è giunto a scadenza il conto alla rovescia con la sua partita dell’anno. Anche se poi sarebbe meglio ribattezzarla della sopravvivenza. Dalle 19, posticipato orario d’inizio unificato della penultima giornata della regular season di Legadue, la squadra giallorossa si gioca a Verona la speranza o la fine: se vince potrà sfruttare l’ultimo match casalingo con Jesi per guadagnarsi la qualificazione ai playoff, se perde farà archiviare come totalmente fallimentare questa quinta stagione del club nel secondo campionato nazionale.
 
Per Veroli è la partita della sopravvivenza, per Verona pure o quasi. In teoria la Tezenis di Alberto Martelossi, attuale detentrice dell’ultimo posto utile dei playoff con 2 punti di vantaggio in classifica sui verolani, potrebbe anche permettersi il lusso di perdere, ma poi in realtà tra sette giorni i playoff potrebbero restare una chimera pure vincendo la trasferta che li aspetta a Piacenza, dovendo a quel punto sperare in un complicato, complicatissimo incastro di risultati delle altre rivali dirette. Insomma, è sfida all’ultimo sangue nella patria di Romeo e Giulietta, dell’Adige e dell’Arena.
 
Si gioca tutto pure Nando Gentile, che lo scorso novembre, il giorno della sua presentazione, preannunciò che con Veroli c’era un accordo di conferma per la prossima stagione soltanto in caso di promozione in Serie A. Per tutta la giornata di ieri non si è riusciti a percepire la vigilia del coach verolano, così ci si è appellati al gm Ferencz Bartocci: “A Verona ci giochiamo il posto tutti, non solo Gentile. Dobbiamo crederci tutti al fatto di tornare a casa con una vittoria, sappiamo che la nostra squadra può battere chiunque. L’accesso ai playoff rappresenterebbe per tutti il momento del riscatto, per proseguire la stagione, perché c’è voglia di restare a Veroli a lavorare ancora per lungo tempo. Alla vigilia la squadra ha recepito il messaggio importante che ha voluto dare il nostro presidente, venerdì è venuto in spogliatoio a dire di stare lì, di credere nei playoff. Verona è una finale, a Veroli ci siamo anche abituati e negli occhi di coach e giocatori ho visto la voglia giusta. Ci aspetta un ambiente caldo ma non ci deve spaventare, abbiamo anche recuperato a tempi di record Ammannato per cui saremo pure al gran completo”.
 
La malaugurata sconfitta equivarrà alla fine di questo gruppo, a dispetto dei diversi contratti biennali in essere (ma sono tutti con opzioni d’uscita sia per i giocatori che per la società): “Sono argomenti che affronteremo eventualmente da lunedì. Già da diverso tempo stiamo programmando la prossima stagione, ma ora è talmente importante giocarci l’accesso ai playoff – dove poi tutto può succedere – che dobbiamo e vogliamo pensare solo e soltanto a Verona”. Al PalaOlimpia Jackson e compagni dovranno dare tutto e di più in 40 minuti. Altrimenti da domani via al processo. E non si salverà nessuno.
 
Radiocronaca della gara su ExtraRadio, in streaming su www.extraradio.it
 
Paolo De Persis