Jarrius Jackson, guardia Prima Veroli

VEROLI – Il nome fa paura, Barcellona. Ma con la squadra-fenomeno di Pep Guardiola l’avversaria odierna della Prima Veroli condivide solo il nome, cui bisognerebbe aggiungere Pozzo di Gotto, peraltro. La Sigma che arriva alle 18.15 al palasport di Frosinone per la terzultima giornata di ritorno della Legadue non è certo “invincibile armada” alla catalana, ma contendente alla portata dei padroni di casa giallorossi. Che iniziano oggi la resa dei conti decisiva per la conquista dei playoff.

 

Resa dei conti che ha avuto un’anticipazione positiva con la sconfitta della Tezenis Verona nell’anticipo di Forlì, tenendo gli scaligeri – rivali diretti numero uno per l’ultimo posto utile – a 2 punti di vantaggio in classifica su Jackson e compagni, in attesa dello “spareggio degli spareggi” di domenica prossima all’ombra dell’Arena. Forse, e sottolineiamo forse, ora diventa meno impellente trovare una vittoria contro Barcellona, per un discorso di scontri diretti conta più aggiudicarsi le prossime due per Veroli. Ma meglio, molto meglio, portarsi avanti col lavoro già dalla sfida coi siciliani, che arrivano pure loro motivatissimi alla sfida in Ciociaria. Gli uomini di Giancarlo Sacco hanno da difendere il vantaggio del fattore campo nel primo turno dei playoff, assicurato per il momento dalla loro quinta piazza, ma hanno pure da farsi perdonare il brutto ko sul campo di Sant’Antimo e la protesta dei giocatori, poi rimangiata, su presunte spettanze economiche arretrate che ha fatto infuriare la propria dirigenza. Il momento tecnico, però, è favorevole per incontrare la Sigma, reduce com’è dal record negativo stabilito a Sant’Antimo, 100 punti subiti per mano del vice fanalino di coda del torneo, peggiore prestazione dell’anno per una difesa che è la terza meno battuta della Legadue (75.8 di media), un vanto al pari del secondo miglior attacco della categoria (81.0).

 

Veroli, che nella gara d’andata registrò un suo di record negativo, gli appena 53 punti segnati, può giocarsela a viso aperto in tutti i ruoli, soprattutto sottocanestro dove Lee e Brkic hanno un vantaggio evidente di tecnica e tonnellaggio su Martin, Da Ros e l’ex Dordei (in dubbio il suo rientro dall’infortunio, stagione poco esaltante per lui: 8.1 punti e 4.3 rimbalzi in 21’ di media). L’unico svantaggio è in cabina di regia, dove per Barcellona evoluisce Mike Green, che dopo aver portato Cantù alla finale-scudetto lo scorso anno è leader indiscusso in Sicilia (miglior marcatore e rimbalzista di squadra, 14.8 punti+5.0 rimbalzi, e principe degli assist del torneo, 5.1) e può far scontare parecchie cose a Giovacchini. Tra gli ospiti non ci sarà l’esordio del neoacquisto Jameson Curry, il deludente Hicks salva così il suo posto a Frosinone.

 

Nel ritorno sul parquet di casa a distanza di quasi un mese dall’ultima volta, Veroli è chiamata a ridiventare quella prima della sosta di Pasqua, quella delle due vittorie convincenti su Brescia e Scafati e non la brutta versione offerta a Pistoia sette giorni fa. In ballo c’è il ritorno già da stasera dentro la fatidica zona-playoff. Prima del “tutto per tutto” conclusivo contro Verona e Jesi.

 

Radiocronaca dell’incontro su ExtraRadio, in streaming su www.extraradio.it.

Paolo De Persis