Nando Gentile, coach Prima Veroli

 

VEROLI – Ivan Gatto come Jason Rowe. No, niente licenziamento per giusta causa anche per il capitano giallorosso, non si arriverà a tanto. Ma come successo poche settimane fa per il play americano, la società verolana ha deciso di far allenare a parte pure un altro pezzo da novanta come la 33enne ala grande trevigiana. Così, alla ripresa degli allenamenti c’era il neoacquisto Elder ma non il giocatore che da tre anni e mezzo è uno dei simboli della Prima. Da tempo indicato come possibile partente in quanto uno dei tantissimi che hanno deluso nella prima parte di campionato, alla fine Gatto è stato accantonato, viatico ad un addio vero e proprio. Sembra di assistere ad un remake de “Highlander, l’ultimo immortale”: ne resterà solo uno.

 

La decisione del club del presidente Zeppieri è di quelle pesanti. Gatto, che si porta dietro un ultimo anno di contratto bello profumato, in questa stagione raramente ne ha imbroccata una giusta (6.3 punti, 4.1 rimbalzi e 5.2 di valutazione in 22.6’, le sue cifre eloquenti), ma è pur sempre il capitano ed era rimasto l’unica memoria storica vincente delle varie squadre giallorosse che hanno fatto grande Veroli in Legadue nel corso di questi anni. Va detto, però, che lo stesso rapporto tra Gatto e la tifoseria verolana si è anch’esso logorato nel corso delle ultime settimane, se non mesi, per la clamorosa crisi di risultati che sta caratterizzando l’annata.

 

La decisione, come accaduto per Rowe, è stata presa per volere di Nando Gentile e condivisa chiaramente dalla società. Il coach la spiega così: “Le motivazioni non sono né tecniche né umane, con Gatto ho un buon rapporto. La scelta dipende dal fatto che siccome i risultati non stanno arrivando abbiamo deciso di modificare l’assetto della squadra e con l’arrivo di un giocatore come Elder , che posso utilizzare anche da 4, qualcuno era diventato di troppo nella batteria dei lunghi. Ci sono da considerare i vincoli che abbiamo sulla presenza di un certo numero di under da mettere obbligatoriamente a referto e pure questo spiega il perché abbiamo rinunciato a Gatto. Che comunque continua ad allenarsi a parte restando a disposizione, nulla toglie che possa essere reintegrato”. Ma è chiaro che aver deciso da subito di non farlo allenare con la squadra è un modo per accelerarne la partenza, per convincere il giocatore a trovarsi al più presto una nuova sistemazione per non correre il rischio, come atleta, di restare fermo da qui fino a giugno. In pratica, oltre la vicenda Rowe, si sta rivivendo la stessa situazione del primo anno di Legadue con un altro capitano storico, Manuel Carrizo, messo fuori rosa e poi andato via una volta uscita fuori una squadra a lui interessata.

 

L’altra novità della ripresa, come si sa, è stato lo sbarco di Bj Elder, l’americano andato ad occupare lo spot di secondo extracomunitario lasciato vacante dall’addio dato a Rowe. Come preventivabile, l’ala piccola ex Jesi si è presentato non in perfetta forma per la mancanza di allenamenti adeguati da quando era rimasto senza squadra: “Ha qualche chilo di troppo, è ovvio che gli allenamenti che ha fatto negli Stati Uniti non sono gli stessi che avrebbe potuto fare con una squadra europea – dice Gentile, che quando l’altro giorno lo ha visto per la prima volta sul parquet gli ha chiesto, sorridendo, di alzare la maglietta per vedere se un po’ di pancia c’era oppure no – Ha fatto le visite mediche e sta bene, ha una buona condizione, però ci vorrà del tempo con lui, alla prima partita contro Verona non sarà al 100%, per vederlo così bisognerà aspettare 2-3 settimane”. Da Elder il tecnico casertano sa cosa aspettarsi: “Ho parlato con gente che lo ha allenato, me ne hanno parlato molto bene sotto l’aspetto umano, dato fondamentale quando c’è da inserirsi in corsa in un gruppo, verrà qui con la famiglia e anche questa è una garanzia. Con il suo innesto siamo andati a potenziare un settore, quello dei 3 e dei 4, in cui abbiamo sempre sofferto fin qui. In Legadue i 3 sono anche dei 4 e coi nostri 4 (Brkic e Gatto, ndc) non ce la facevamo a contenere quelli avversari. Ora con Elder abbiamo trovato una soluzione a questo problema”. Con buona pace di Gatto?