Jason Rowe

VEROLI – La prima delle due settimane preannunciate di cambiamenti non ha portato sta grande rivoluzione in seno alla Prima, costretta ad una domenica di riposo personale dal calendario. L’unica novità è stato lo sbarco del paisà Tony Giovacchini, ingaggio che da solo francamente non potrà servire a risollevare la situazione disastrata dell’ormai ex corazzata giallorossa. Per i colpi massicci, come ha spiegato ieri il gm Ferencz Bartocci, bisognerà probabilmente aspettare più la pausa natalizia.

Però, la vicenda Jason Rowe continua ad essere sempre più precaria e vicina alla soluzione finale. Dopo essere rientrato dal permesso negli Stati Uniti il playmaker americano non si è allenato regolarmente con il resto del gruppo, ma ha fatto lavoro differenziato agli ordini del preparatore atletico Maietta. Un altro segnale chiaro di come il rapporto tra la squadra giallorossa e colui che ne doveva essere il leader sia davvero agli sgoccioli. In attesa del suo sostituto, lo scenario che per il momento si sta prospettando in cabina di regia potrebbe prevedere lo spostamento a titolare di Roberto Rullo, che nel corso della settimana è stato provato più consistentemente da playmaker da Nando Gentile. Alle spalle del 21enne di Lanciano ci sarebbe l’esperienza di Giovacchini, che dalla panchina dovrebbe dare quell’ordine e quella disciplina che potrebbe mancare al ragazzo abruzzese, che deve riabituarsi ad un ruolo che non è più il suo naturale. Potrebbe rivelarsi questo l’assetto della regia da qui a fine stagione, nel caso in cui l’americano da ingaggiare al posto di Rowe venisse preso per l’ala piccola. Dove il nome più battuto resta sempre quello di Kennedy Winston. L’operazione per lo sbarco in Ciociaria dell’ex Roma e Bologna è tutt’altro che agevole, il 27enne americano gioca attualmente con Ostenda ma nel suo contratto sembrerebbe esserci una clausola per uscirne. Convincendolo con un buon pacco di bigliettoni verdi, quelli che potrebbero essere risparmiati dalle dismissioni dei contratti di Rowe e Colussi, Veroli potrebbe pure farcela a portare in Legadue un giocatore che con questa categoria c’entra poco, tanto che su di lui c’è un interessamento anche dalla Serie A spagnola del Valencia.
Nel frattempo da radiomercato esce fuori il nome dell’italiano a cui si sta pensando per sostituire Ivan Gatto, il capitano giallorosso sul punto di divorziare con Veroli dopo oltre tre anni di reciproche soddisfazioni. Il soggetto in questione è Marco Allegretti, 30 anni, 204 centimetri d’altezza, che sta faticando a trovare spazio in Serie A all’Umana Venezia (2.0 punti+2.5 rimbalzi in 11’ di media, con due “non entrati”). Il problema è che Allegretti è molto simile come caratteristiche tecniche e fisiche a Gatto, essendo anch’egli un lungo che ama assai poco le lotte sottocanestro preferendo giostrare e colpire dal perimetro. Insomma, non aiuterebbe granché a risolvere i problemi di rimbalzi, difesa e intimidazione che la Prima ha bisogno di risolvere come il pane. Pena il rischio di rimanere la delusione numero uno del campionato di Legadue sino a fine stagione.
               
Paolo De Persis