Recanati – La squadra di Zanchi sfiora solamente l’impresa e alla sirena finale è Verona a uscire dal pala Cingolani con la vittoria in pugno. Perché di impresa si sarebbe trattato e non solo perché il successo contro una grande come Verona, incontrata per la prima volta nel primo campionato di A/2, sarebbe finito nell’album dei ricordi, ma soprattutto per le condizioni di emergenza con cui Recanati aveva dovuto prima preparare, poi affrontare la partita. Con Procacci ancora fuori, Bonessio a referto, mai sceso in campo e una lunga lista di “acciaccati” era già difficile pensare di giocarsela alla pari.

Invece Recanati l’ha fatto, facendo soffrire una Tezenis completa ed equilibrata, che, in vantaggio per tutto il match, deve rimproverarsi quello 0-7 subito, quando a 1’57” dalla fine, sul +10 aveva già le mani sulla partita; perseverando poi, quando ha permesso cinque punti di fila a Traini, che a 33” ha portato il match in parità.

Traini che, dopo una grande partita, ha pagato la pazzia (dicasi incertezza) di questo gioco affascinante, chiamato basket: dopo i due liberi di Spanghero che hanno chiuso virtualmente il match, è stato proprio lui a sbagliare il tiro più importante, a 11” dalla sirena.

Per Recanati impresa sfiorata e rabbia, tanta rabbia per una serata in cui si è vista una direzione arbitrale fatta di eccessive pignolerie a metro variabile. Il doppio antisportivo a capitan Pierini, con conseguente espulsione, come da regolamento, a essere sinceri, è stato un autentico pugno in un occhio, conoscendo la correttezza del giocatore.

Ma certo, dire che Recanati abbia perso per colpa degli arbitri, sarebbe come dire che Verona ha vinto per merito loro, togliendo qualcosa alla squadra di coach Crespi, che pure ha dimostrato legittimamente il suo valore.

Tra le righe di una partita così colma di recriminazioni, oltre che uscire dal campo a testa alta, Recanati esce ancora con la consapevolezza che, è vero, ha una classifica bugiarda, ma ha i mezzi per portarsi, molto presto, in acque tranquille per potersi porre qualche obiettivo ambizioso.

Pierini (foto G.Esposto)

Pierini (foto G.Esposto)

Starting five

Recanati: Pierini, Lauwers, Traini, Lawson, Sollazzo.

Verona: Saccaggi, Boscagin, Da Ros, Chikoko, Rice.

 

Palla avvelenata

E’ sempre triste parlare degli arbitri e non di gioco e giocatori, ma tre falli antisportivi e un fallo tecnico complessivamente fischiati, mettiamola come ci pare, significa antibasket. Non vogliamo fare i moralisti, ma, dopo decenni di basket vissuto, siamo sempre convinti e non cambieremo mai idea: gli arbitri dovrebbero essere quasi trasparenti e non interferire mai nel gioco e comunque non diventare mai i protagonisti assoluti.

Già, i veri protagonisti sono i dieci in campo.

Diversamente, specie quando una partita scivola via punto a punto, chi perde difficilmente si rassegna alla sconfitta.

Chikoko (foto G.Esposto)

Chikoko (foto G.Esposto)

Se la matematica non è un’opinione

Non capita spesso, di veder vincere una squadra che tira con 35% dal campo. Ebbene, la Tezenis è anche questo e Crespi, giustamente, ci scherza su:”Per una squadra vincere con il 35% è positivo, perché quando tireremo con il 36% sarà più facile vincere”

Però le statistiche propongono un dato assai doloroso per la squadra di casa, i 10 errori dalla lunetta, 6 dei quali proprio del giocatore migliore, Sollazzo. Che peccato!

Sollazzo (foto G.Esposto)

Sollazzo (foto G.Esposto)

Coach to coach (ipse dixit)

Crespi: “Ne avevo parlato anche stamattina con la squadra, sinceramente mi aspettavo che Recanati difendesse a zona, avendo una rotazione di esterni corta e perché in altre partite ha fatto un uso efficiente di questa difesa.

Nel finale ci sono capitate alcune situazioni che non erano sotto il nostro controllo e poi, certamente abbiamo commesso un errore, perché quando hai un vantaggio in doppia cifra, non devi lasciare aritmicamente tiri da tre, come invece è stato.

Oggi ho utilizzato rotazioni ampie, facendo giocare Cortese e Boscagin anche da due, Da Ros e Ricci da cinque, più passa il tempo, più la squadra comincia ad avere una sua memoria e ora riusciamo a parlare tutti la stessa lingua.”

Paoletti (gm di Recanati): “Innanzitutto faccio i complimenti a Verona, che è un’ottima squadra, dalla panchina infinita, ottimamente allestita da Gianluca Petronio e dal suo staff. Sono venuto in conferenza stampa al posto degli allenatori per dire che sono orgoglioso di questa squadra e questi ragazzi, di questo gruppo che abbiamo allestito insieme al presidente Pierini e all’allenatore. Complimenti a tutti, abbiamo giocato una partita gagliarda dopo una settimana difficile, nella quale cui sono mancati diversi giocatori, nonostante tutto la squadra ha dato veramente il massimo.

Ora cerchiamo di resettare tutto per preparare al meglio la prossima partita a Chieti, importantissima in chiave salvezza.

Però non posso sorvolare su quello che ho visto oggi, per la quarta volta su dieci partite, una cosa che rasenta il limite del disgustoso. Se qualcuno ha già deciso che una delle tre squadre che scenderanno in B è il Recanati, perché non abbiamo il palazzetto, abbiamo la media spettatori più bassa, perché la città ha 22.000 abitanti e vogliono tenere in A/2 città più popolose di questa, ce lo dicano subito.

Noi abbiamo pagato tutti e tre gli stipendi in anticipo, non abbiamo pendenze, il nostro pubblico – e di questo sono fiero – è tra i più corretti del campionato e anche oggi ha reagito in maniera molto matura, dopo quello che si è visto in campo ed è giusto così, perché non si deve mai trascendere, però, se qualcuno ha già deciso che Recanati deve retrocedere, ce lo dicano subito, ne prendiamo atto, liberiamo i giocatori migliori, risparmiamo tanti soldi e magari le spendiamo il prossimo anno per la serie B.

Altrimenti lasciateci giocare, lasciateci giocare le nostre chance per la salvezza, perché siamo convinti che questa squadra possa dare molto più di quello che è attualmente in classifica, al di là dei tiri liberi sbagliati, che ci possono stare quando giochi una partita con sei giocatori e perdi di lucidità. Per il resto è la quarta partita nella quale siamo costretti a mangiarci la lingua, stavolta non lo voglio fare, dico basta, vogliamo essere trattati come tutte le altre squadre.”

 

UBR RECANATI-TEZENIS VERONA 77-79

17-21; 17-16; 19-21; 24-21

Arbitri: Caruso, Saraceni, Stoppa.