Dawan Robinson supera Goldwire, la sfida tra i due si preannuncia entusiasmante

Coach Menetti alla vigilia: “Dobbiamo toglierci la polvere di dosso, ma abbiamo voglia di vincere”

Mentre il sindaco della capitale veniva «sorpreso» dalle previsioni meteo e invitava sostanzialmente i suoi cittadini ad arrangiarsi, dimostrando quanto poco il nostro Bel Paese sia in grado di affrontare le emergenze, tra le conseguenze (meno gravi) delle eccezionali nevicate c’era anche il rinvio della 19a giornata della LegaDue, posticipata a mercoledì sera ore 20.45, quando la Trenkwalder ospiterà la Centrale del Latte Brescia di coach Sandro Dell’Agnello e tornerà in campo dopo ben 17 giorni di pausa visto il rinvio anche della trasferta di Veroli prevista per domenica scorsa. Una pausa che certamente non ha fatto piacere a coach Menetti, che ci anticipa il match di domani sera.

Stare fermi venti giorni non è facile e non è certo positivo, sicuramente dovremo «togliere un po’ di polvere dai mobili di casa». Soltanto il campo ci dirà se abbiamo un po’ di ruggine addosso, ma ci siamo allenati bene e siamo vogliosi di tornare a giocare davanti al nostro pubblico, a tre settimane di distanza dalla partita contro Piacenza. Spero che anche i nostri tifosi abbiano voglia di rivederci giocare e che questa voglia si unisca alla nostra per darci ulteriore carica”.

La lunga sosta forzata non ha avuto però solo lati negativi: da un lato ha “permesso ai vari acciaccati di recuperare a pieno, compresi Frassineti e Slanina” (reduce dagli alti e bassi della pubalgia il primo, fermato nella trasferta di Verona da un’infiammazione al tendine del ginocchio destro il secondo), dall’altro ha addirittura portato in dote a coach Menetti un rinforzo dal mercato del calibro di Michele Antonutti, giunto da Montegranaro a completare il reparto lunghi biancorosso ormai orfano da lungo tempo di capitan Rudy Valenti.

“Michele si è inserito in punta di piedi, come nella sua personalità, senza strafare ma con grande entusiasmo e voglia di fare, non vede l’ora di poter giocare e dare il suo contributo”.

A sentire coach Menetti, la giovane ala udinese (che indosserà la maglia numero 9) non sarà impiegata nel ruolo di 3 occupato a tratti nella sua carriera, un’opzione paventata dal DS Frosini alla presentazione del nuovo acquisto ma che, almeno per il momento, non rientra nei piani dello staff tecnico.

“Con tutto il roster a disposizione Antonutti non giocherà minuti da ala piccola. Dividerà il ruolo di ala grande con Filloy (i due sono stati compagni alla Sutor nella stagione 2009/10 in cui anche coach Menetti sedeva sulla panchina come assistente di Fabrizio Frates, NdR), saranno le rotazioni e le specifiche necessità di ogni gara a decidere il suo minutaggio”.

E ci sarà sicuramente bisogno anche dell’apporto del nuovo acquisto per respingere l’avversario di mercoledì sera, quella Centrale del Latte Brescia che da neopromossa si trova a soli 4 punti dalla vetta della classifica e che all’andata lottò sino alla fine prima di cedere all’inarrestabile Trenk di inizio stagione (al San Filippo finì 90-94 grazie a uno strepitoso Donell Taylor da 29 punti, 12/17 al tiro, 11 rimbalzi e 6 assist). Un girone dopo, il rispetto e l’ammirazione di coach Menetti per la Leonessa non è cambiato.

Brescia è una bellissima realtà, sta facendo un campionato straordinario grazie ad un gruppo unito e che vive di entusiasmo. Ha personalità e in questo si vede la mano di coach Dell’Agnello, che conosciamo benissimo qui a Reggio e che è bravissimo a dare un’identità precisa alla propria squadra. In più è una formazione che ha il «gusto di vincere in trasferta»: dopo aver espugnato campi come quelli di Barcellona, Brindisi e Jesi ha vinto anche a Verona, e sappiamo quanto sia difficile affrontare a casa sua una compagine di talento come la Tezenis. Insomma, domani ci aspetta una partita davvero dura”.

Il segreto della Leonessa è quindi da ricercarsi nella forza del gruppo, costituito da un nucleo solido e da qualche individualità di spicco.

“Ha tenuto molti elementi della promozione diretta da un campionato difficile come quello di A Dilettanti, a cui ha aggiunto un paio di punte importanti come Goldwire, assieme al nostro Dawan Robinson il giocatore più decisivo del finale di stagione passata, o Thompson, americano giovane e di talento. Sul perimetro può contare anche su giovani in grado di spaccare la partita come Bushati e Gergati o esperti come Rombaldoni (protagonista a Verona); nel reparto lunghi invece dispone di giocatori d’esperienza in grado di far la differenza sia dentro che fuori l’area e parlo di Ghersetti, Farioli e Rezzano, a cui si aggiunge Busma, comunitario debuttante di grandi potenzialità”.

A proposito di giovani dalle brillanti potenzialità negli ultimi giorni si sta allenando con la prima squadra anche Gaetano Spera, ala di 2.05 classe ’93, ragazzo napoletano proveniente dall’avventura NCAA del Saint Peter’s College di Jersey City, il cui coach John Dunne lo descrive come “giocatore talentuoso, ottimo passatore e buonissimo tiratore dalla distanza”.

“Spera è un bel prospetto – commenta coach Menetti – abbiamo colto al volo un’occasione che ci si è presentata. Sarà un ottimo rinforzo per la nostra formazione under19, cui manca un lungo di peso dopo il passaggio ai professionisti di Pini e Cervi, e ci darà una mano per mantenere alta l’intensità negli allenamenti tentando di mettersi in luce in questi mesi in cui lo osserveremo attentamente”.

E nel frattempo anche il giovane Spera potrà godersi in prima fila una sfida che si preannuncia spettacolare, un ritorno in campo con i fiocchi (e non tra i fiocchi) per la Trenk…