Europromotion Legnano – Bawer Matera 77-71

Uno dei tanti canestri di Jiri Hubalek (Foto: Tania Calini)

Vittoria fondamentale in ottica salvezza per Legnano, che batte Matera, ultima in classifica, e approfitta della sconfitta di Jesi a Imola per raggiungerla al terz’ultimo/quart’ultimo posto, che si deciderà tra due settimane, quando le due squadre si affronteranno in un delicato scontro diretto.

E se Legnano lotta per evitare i playout, Matera spera ancora di poterci approdare, dato che la matematica dice che Recanati è ancora raggiungibile. In effetti, qualche segnale positivo per i ragazzi di coach Ponticiello c’è stato: Matera ha giocato una gara intensa, con la leggerezza mentale di chi di fatto ha poco da perdere. Al contrario, i Knights sono stati bravi a ottenere una “vittoria obbligata”: come ha detto Matteo Palermo al termine dell’incontro, «non è facile vincere quando devi vincere per forza».

La Bawer parte forte con una pioggia di triple, ma Legnano ci mette poco a rientrare e sembra anche riuscire ad allungare sul finire del primo quarto con Raivio e uno scatenato Laudoni. Nel secondo periodo, però, Matera si risveglia con Lestini e nella ripresa mette anche la testa avanti con un Hubalek vero rebus per la difesa legnanese. Negli ultimi dieci minuti, però, sono Raivio e soprattutto Pacher a mettere il sigillo sulla vittoria dei padroni di casa.

Ottimo inizio di partita per Stefano Laudoni (Foto: Tania Calini)

Legnano

Navarini: 5,5. Quattro falli in undici minuti, ma anche un bel canestro in penetrazione nel secondo quarto.

Maiocco: 5,5. Il capitano inizia ad accusare la stanchezza, cosa più che comprensibile dato che in pratica è stato l’unico (o quasi) a non avere avuto problemi fisici finora, il che ha significato straordinari ogni domenica. Per lui solo 4 punti con 1/7 al tiro.

Rinke: sv. Partito in quintetto a causa di un’incomprensione con il tavolo (la panchina di Legnano aveva comunicato il numero 12, ovvero Palermo, ma per errore è stato messo l’11), gioca quasi un minuto e potrà bullarsi con gli amici per essere stato nello starting five in Serie A2.

Palermo: 5,5. Serata davvero storta al tiro (1/6 da tre), resta comunque in partita con la testa e dà sicurezza, anche se i suoi punti in attacco avrebbero fatto comodo.

Martini: 6. Sei punti importanti nel secondo quarto.

Fattori: 6. Qualche minuto senza infamia e senza lode per far rifiatare Pacher.

Pacher: 8,5. Finalmente una partita da “americano”: mostra ancora qualche problema in difesa, specie contro il più “mobile” Hubalek, ma in attacco è tutta sostanza, con 24 punti, di cui 10 nell’ultimo quarto, frutto di 6/12 al tiro (e guarda caso, una sola tripla tentata, e sbagliata) e 12/14 ai liberi, a cui ha aggiunto 10 rimbalzi.

Raivio: 8,5. Ottima prestazione anche per l’altro USA legnanese, che chiude con 21 punti, ben 15 rimbalzi e 4 assist, con 9/16 dal campo. Soprattutto, il suo rendimento è salito di livello nei momenti difficili, in cui ha dato la carica per ricucire un divario o aumentare un vantaggio, da vero leader.

Laudoni: 6,5. Un primo quarto spettacolare, cui ha fatto seguito un resto della partita totalmente anonimo. È però un giocatore che, pur dovendosi ancora adattare pienamente a questo livello, appare in crescita costante: chiude con 11 punti (5/7 al tiro), 4 rimbalzi e 3 assist, quasi tutto prodotto nei primi 9 minuti in campo.

Secondo tempo da dimenticare per Federico Lestini (Foto: Tania Calini)

Matera

Chase: 5,5. Ha una sola dimensione, il tiro da fuori, e non la sfrutta nemmeno al meglio: 14 punti (e 5 assist) con 4/11 da tre e 0/5 da due, con alcuni errori su tiri aperti che avrebbero fatto la differenza per la sua squadra.

Mastrangelo: 5,5. Partita piuttosto anonima, da giocatore di complemento e poco più.

Corral: 5. Molto meno prolifico del solito, segna il primo e unico canestro della sua partita nel terzo quarto; prova a contribuire con 7 rimbalzi e 3 assist, ma di sicuro la sua prestazione non può meritare la sufficienza, anche perché aveva il fisico per poter mettere in difficoltà i pariruolo avversari.

Cantagalli: 5,5. Come per Mastrangelo, partita anonima in cui si limita a portare palla oltre la propria metà campo; discreto a rimbalzo, con 5 palloni catturati.

Lestini: 5,5. Solito talento abbinato a un atteggiamento rivedibile. Tra una protesta con gli arbitri e una smorfia di disappunto nei confronti dei suoi compagni, nel primo tempo fa vedere cosa potrebbe essere capace di fare, con 12 punti e 3/3 da tre. Nella ripresa però, quando si decide la partita, sparisce del tutto (2 punti, 0/6 da tre).

Bertocco: 6,5. I 7 punti (con 2/2 da due e 1/2 da tre) sono massimo stagionale per lui, bravo a farsi trovare pronto e a giocare con attenzione gli oltre 20 minuti passati sul parquet.

Zaharie: 5,5. Pochi minuti in campo solo per far rifiatare Hubalek e Lestini.

Hubalek: 8,5. Centimetri, mestiere, piedi rapidi e mano educata mettono parecchio in difficoltà i lunghi legnanesi. Nel secondo tempo dimostra di esserci anche mentalmente, con alcuni canestri difficili e “pesanti” che hanno tenuto in partita la sua squadra quasi fino alla fine. Alla fine, per lui, una grande prova da 28 punti e 12 rimbalzi, con 10/16 da due e 2/7 da tre, segno che davvero da lui ci si aspettava che facesse pentole e coperchi.