Terza giornata agli archivi e solo 4 squadre (2 per girone) a punteggio pieno. Tante cose di cui parlare, dentro e fuori dal campo, perciò andiamo con ordine e partiamo da quello che è successo nei due gironi.

foto di Danilo Scaccabarossi

Non è bastato un grande Tomas Kyzlink a Treviglio (foto di Danilo Scaccabarossi)

GIRONE EST – La caduta degli Dei. Verona e Brescia perdono in trasferta in modo completamente diverso e lasciano strada a Mantova e Treviso.  La De’Longhi di Pillastrini sta giocando un torneo sulla falsariga di quello della passata stagione, passando di autorità anche a Matera trascinata ancora una volta da un Corbett da 30 punti, con 6 triple, e dalla solita sostanza di fabi e Fantinelli. I virgiliani infilano tre vittorie in fila nella settimana e si installano in vetta. Dopo il successo su Trieste settimana scorsa, la Dinamica domina per 36′ sul neutro di Rimini contro la Fortitudo, prima di subire la rimonta dei bolognesi e chiuderla con tre liberi di Di Bella per un fallo ingenuo di un comunque ottimo Candi. Domenica vittoria sofferta a Legnano, ancora privi di Hurtt e con rotazioni limitate ma spinti da un buon Amici e da un Simms (doppia-doppia per lui) che sembra sempre più a suo agio. La rimonta sfumata in settimana contro Mantova, si concretizza invece per la Fortitudo contro Verona, che pensa di averla già portata a casa sul +12 alla fine del terzo quarto, prima che Bologna, trascinata anche e soprattutto dagli italiani, in primis un Candi molto efficace aldilà di quello che dicono le cifre, ribalti il match e lasci Crespi a prendersi le responsabilità per una sconfitta inopinata. Pesantissima, aldilà del -14 finale, la sconfitta di Brescia a Roseto, dove i lombardi non sono mai in partita, subiscono l’aggressività degli Sharks e si sciolgono andando all’intervallo sotto di 21. La rimonta riuscita con Matera la settimana prima si ferma presto, lasciando Diana con grossi dubbi sulla tenuta della sua squadra. Si ferma in vetta anche la corsa di Imola, letteralmente maltratta a Trieste, subendo 51 punti all’intervallo e chiudendo con un pesante “trentello”. Fanno capolino alle spalle delle prime Chieti e Ravenna, con gli abruzzesi padroni della scena contro Ferrara spinti soprattutto dall’ennesima grande partita di Monaldi, mentre la OraSì coglie il primo successo nella sua nuova casa del Pala De’ Andrè, vincendo una sfida bellissima e giocata punto a punto per 40 minuti contro Treviglio, a cui non basta un Kyzlink da 20 punti, 7/9 al tiro e 7 rimbalzi (MVP di giornata per LNP) tradita soprattutto dalla serata negativa di Marino che perde la sfida diretta con Rivali (18 punti), supportato da Deloach e soprattutto da Smith (doppia-doppia da 15+11). Resta al palo, infine, Recanati che perde ancora in casa, questa volta il derby contro Jesi. Partita sul filo dell’equilibrio che Jesi risolve grazie alla maggiore freddezza di Greene, bravo a raccogliere falli e viaggi in lunetta (13/14) che risulteranno decisivi.

Paternoster, il coach di Agropoli

Coach Paternoster sta guidando Agropoli in testa (fonte Ufficio Stampa Agropoli)

GIRONE OVEST – Altra strana coppia in vetta. Cadono Ferentino, Scafati e Casale, così Tortona e la matricola terribile Agropoli guidano il gruppo. I campani vincono il big-match di giornata contro Ferentino, in una sfida in cui dopo aver fatto fatica in avvio, toccando anche il -10, erano riusciti a ribaltare la sfida e a presentarsi sul +10 a meno di 4′ dalla sirena. Ferentino spinta dall’esperienza di Raspino, Gigli e Bulleri rientrava prepotentemente, impattando quando si entrava negli ultimi 2′. Qui entrava in scena Roderick, che chiudeva la sua gara da 23 punti e 10 rimbalzi con i liberi decisivi. Tortona dal canto suo continua la sua marcia vincendo l’ennesimo derby piemontese contro un’Omegna ancora una volta inconsistente. Alla squadra di Cavina basta un sprint deciso nel finale di terzo quarto (24-5 di parziale) per chiudere la sfida. L’altra piemontese in vetta, Casale, cede a Siena dopo aver accarezzato il sogno dell’ennesimo colpaccio dopo quello di Reggio Calabria. La squadra di Ramagli gira improvvisamente due viti in difesa nel finale, lasciando 3 punti alla Novipiù e scappando sul +11, spinta dai suoi americani, Bryant e Roberts, che combinano per 39 punti. Alle spalle delle prime risale Agrigento che pur priva di Piazza vince al PalaTiziano contro una Roma dalle mille facce e che fa un passo indietro rispetto alla sconfitta di Ferentino, mentre Trapani ringrazia un Keddric Mays da 20 punti all’esordio, oltre all’ennesima prova scintillante tra le mura amiche di Renzi (22+12, con 10 rimbalzi in attacco). Latina gioca una partita coraggiosa ma è tradita da Stanback che non riesce a supportare i compagni. Serve l’overtime a Rieti per avere la meglio su Casalpusterlengo e portare a casa i primi due punti della stagione. I laziali spinti da Buckles e Pepper fanno la gara ma i ragazzi di Finelli rientrano nel finale di terzo quarto e da lì in poi è punto a punto fino all’overtime deciso dai dettagli. Si schioda infine dal fondo, lasciando nella crisi Biella, Barcellona che vince con un grande ultimo quarto, spinta soprattutto dalla gara da cinema di Simone Centanni, classe ’91, che guida i compagni allo sprint dell’ultimo quarto che decide la sfida.

Perdichizzi foto @Bonaceto

Trasferta decisamente “mal digerita” per Scafati e Perdichizzi a Reggio Calabria (foto di Bonaceto)

UNA VIOLA DIGERITA MALE – Trasferta decisamente storta quella della Givova Scafati a Reggio Calabria. Un virus intestinale ha tenuto fuori dal match Portannese, mentre Loschi e Baldassarre hanno stretto i denti e giocato ma in condizioni menomate, dopo aver passato la notte tra vomito e dissenteria. Nella giornata di lunedi la società campana ha emesso un comunicato stampa in cui evidenziava che i problemi intestinali per i giocatori e per altri membri dello staff tecnico, tra cui coach Perdichizzi, erano iniziati  dopo la cena nell’albergo in cui la squadra alloggiava e che tutti erano partiti da Scafati in ottime condizioni. Nonostante tutto, al PalaCalafiore è stata partita vera e Scafati è stata dentro il match fino alla fine, spinta ancora una volta da Mayo e Simmons, ma anche dall’ottimo contributo di Spizzichini e Rezzano, toccando anche il +6 ad inizio ultimo quarto, quando sono stati gli italiani di Reggio Calabria, in particolare Mordente, con due triple mortifere, e Crosariol, autentico dominatore del pitturato, 22 punti e 7 rimbalzi per lui, a prendere in mano la situazione e portare a casa i due punti.

APPLAUSI LNP – Dopo aver criticato nella prima giornata il servizio LNP TV PASS, adesso dopo tre giornate non possiamo esimerci dal fare i complimenti ad LNP per una proposta che ancora una volta si dimostra all’avanguardia nel nostro panorama cestistico. Tra venerdi e domenica, tutte le gare sono state visibili senza alcun problema, con una qualità video invidiabile, a parte rari ed isolati casi. Restiamo ancora in attesa dei tanto annunciati highlights delle gare, già disponibili nella serata delle partite, così come speriamo che le gare siano disponibili on-demand sempre più rapidamente. Le perplessità sul costo del servizio restano intatte così come l’impatto economico per le società, ma guardando dal lato del tifoso non può che essere una scommessa vinta. L’ennesima di LNP.

MVP – Per l’età e per quello che ha fatto nell’ultimo quarto non possiamo che votare per Simone Centanni, playmaker classe ’91, proveniente neanche a dirlo dal vivaio della Mens Sana Basket e che dopo essersi fatto le ossa in serie B in provincia di Bergamo è approdato in A2 a Barcellona, in una squadra assemblata in fretta e furia ma con raziocinio e che sta onorando alla grande il campionato. A Biella una vittoria importantissima in cui Simone ci ha messo del suo e qualcosa di più, mettendone 12 nell’ultimo quarto, con 4/4 al tiro, per completare una gara da 29 punti, con 10/12 al tiro e 4/6 da 3, la specialità della casa, a cui ha aggiunto anche 4 recuperi.


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