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Schiacciata di Hollis (Foto V.V.2016(
BASKET BRESCIA LEONESSA – quinta vittoria di fila per la formazione bresciana della Presidentessa Bragaglio ormai ad un solo passo dalla conquista dell’unica promozione in Serie su 32 formazioni partecipanti. Nelle prime due finali disputate al PalaGeorge di Montichiari contro la Fortitudo vittorie non nette ma coi ragazzi di coach Diana quasi sempre a condurre i giochi. Costanrte dei due match l’apporto di Damian Hollis che sfoggia tutto il suo talento offensivo contro Amoroso e compagni, l’ex Cantu’ e Biella e’ infatti il plus della Leonessa quando in giornata e mantiene la concentrazione ai massimi come nelle ultimi 80 minuti disputati. A corredo la verve ed imprevedibilità’ di Alibegovic in gara 1 (25 pt e 23 di valutazione) ove segna a ripetizione dalla lunga distanza (4/6) ma anche la fisicita’ di un Moss da categoria superiore (8 rb di media) ed i lampi di genio di Fernandez in gara due che suona la carica nell’allungo decisivo. E’ ancora lunga e la serie precedente di semifinale lo dimostra ma tre match point sulla rachetta sono una dote che la Centrale non puo’ non sfruttare.
LUCA CAMPOGRANDE (guardia,1996, Ita) – piacevole sorpresa in casa Fortitudo quella di Luca Campogrande che, in situazione di emergenza, aiuta i compagni guadagnandosi tanti minuti durante le due finali giocate in casa di Brescia. Il classe 1996 romano fortemente voluto da coach Boniciolli in estate ha visto in ben poche occasioni il campo in stagione regolare arrivando in doppia cifra nel match casalingo stravinto contro Matera. Dopo i 7 minuti e 5 punti con anche una tripla a bersaglio di domenica scorsa il coach triestino lo lascia in campo 48 ore ben 24 minuti col giovane a non tradire, per l’ex Sam Basket Roma 16 punti con 3/ 4 dalla lunga distanza, 2 rimbalzi e 18 di valutazione ma sopratutto tanta personalita’ e nessuna paura in un palcoscenico importante come quello delle Finals per di piu’ di fronte alle telecamere di Sky.
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CAOS BIGLIETTI – Nonostante il bello spettacolo offerto in campo dalle due squadre nei primi due episodi, molta attenzione è stata data al divieto di trasferta per i tifosi bolognesi residenti in Emilia-Romagna ed al conseguente caos biglietti. Il tutto nasce nella giornata di sabato, quando il Prefetto di Brescia su segnalazione dell’Osservatorio Nazionale sulle manifestazioni sportive, negava la trasferta ai tifosi bolognesi residenti in Emilia Romagna. La bufera scoppiava domenica quando circa 250 tifosi bolognesi erano regolarmente presenti sulle tribune del PalaGeorge. Tifosi che, stando a leggende metropolitane diffuse da ben informati, erano riusciti ad acquistare i biglietti nel primo giorno di prevendita direttamente a Brescia, tramite amici che frequentano più le tribune dello stadio Rigamonti che il Centro Sportivo SanFilippo. Persone a cui, racconta sempre la leggenda metropolitana, sembra che siano stati venduti anche 10-15 se non 20 biglietti a testa. La conseguenza è che il Prefetto di Brescia decideva di intensificare i controlli all’ingresso del PalaGeorge per gara-2, vietando l’ingresso anche a chi regolarmente in possesso del tagliando. Nonostante questo, almeno 100 tifosi della Fortitudo erano presenti a gara-2 ed i bene informati raccontano di persone entrate con regolare accredito, come quelli che la società Fortitudo avrebbe chiesto alla Leonessa per parenti e amici. A margine di tutto questo, la polemica tra le società con Brescia che reclamava la mancanza di biglietti per i propri tifosi per gara-3 e gara-4, e Bologna che replicava che le porte del PalaDozza saranno aperte per i bresciani. Da dove la si giri una vicenda caotica e poco chiara, dove anche le istituzioni hanno avuto il loro peso, visto che il divieto di trasferta, basato soprattutto sui fatti di Treviso, è parso per certi versi affrettato ed infatti, nonostante le due tifoserie fossero a stretto contatto all’interno del PalaGeorge, non ci sono stati assolutamente problemi di ordine pubblico e la gara è stato vissuto sugli spalti come una festa.
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