Jesi – Prima ancora di parlare della partita è bene fare i complimenti agli oltre 3500 spettatori presenti, 500 circa a occhio e croce quelli ospiti, che hanno contribuito con grande calore e soprattutto correttezza, a far sì che quello dell’Ubi Banca Sport Center sia rimasto un pomeriggio di festa, per il basket regionale.
Il secondo plauso va alla società di casa, che ha gestito bene l’organizzazione: tutto è filato liscio, sul piano della prevendita e della sicurezza e in ogni aspetto logistico, segno evidente che la società ha meritato il riconoscimento dell’organizzazione delle finali di Coppa di Lega.
Per quanto riguarda invece il match, è Montegranaro a portare a casa il successo, alla fine meritatamente, avendo gestito bene le ultime azioni, quelle decisive.
Sono stati 40’ pieni di incertezza e spettacolo che hanno rappresentato una grande vetrina per il basket regionale: onore a vincitori e vinti.
Due quarti per parte, Jesi ha il demerito di non essere stata abbastanza cinica nella prima metà “accontentandosi” di un massimo vantaggio di 13 punti, quanto tutto le andava bene, ma se dobbiamo cercare il vero fattore negativo, dobbiamo andare ad analizzare lo scellerato terzo quarto, appena 6 punti segnati, contro 18 subiti, frutto di scelte scellerate in attacco e una intensità difensiva vicina allo zero.
Mettiamoci pure la forza di Montegranaro, che dopo due quarti molli, «potevamo anche andarcene al bar per poi tornare a giocare», ci ha scherzato su, coach Ceccarelli, la squadra ha puntato sull’orgoglio di due signori che non ci stanno a perdere, Corbett e Powell.
Certo, quest’ultimo, con una autentica follia, ha rischiato di guastare la festa al proprio pubblico, facendosi fischiare il quinto fallo (antisportivo), nella fase cruciale della partita, ma Jesi non ha sfruttato a fondo il “regalo”, senza riuscire a decollare.
La chiave della rimonta di Montegranaro è anche in una maggiore attenzione sulle piccole cose, che poi riescono a fare la differenza: «Ho chiesto maggiore attenzione a rimbalzo – ha dichiarato Ceccarelli in sala stampa – abbiamo subito troppo, da una squadra che, sapevamo, manda a rimbalzo un po’ tutti, con tanta cattiveria.» Quella cattiveria agonistica che Jesi ha perduto nel corso del terzo periodo.
Cagnazzo non fa drammi: «Siamo riusciti a fare in parte quello che volevamo, fare più tiri, peccato per quel terzo quarto in cui non abbiamo giocato di squadra». Il tecnico maceratese sa benissimo che il campionato è lungo, come da che ci sono cose da migliorare: «l’ho detto tante volte, prima o poi arrivano i momenti in cui non tutto va bene e bisogna fare di più.»
Coach Ceccarelli si gode il suo momento di gloria: sa di aver fatto felice un pubblico appassionato, come quello di Montegranaro, ma soprattutto raggiunge la consapevolezza di un grande passo in avanti, da parte della sua squadra: «stiamo crescendo, i giocatori si stanno conoscendo, sempre più, partita dopo partita. Farà comodo, se ci sarà più avanti un calo fisico, essere cresciuti tecnicamente.»
Di questo derby restano le belle immagini della festa vissuta, senza intemperanze, sugli spalti.
STARTING FIVE
Jesi: Brown, Quarisa, Marini, Hasbrouck, Ihedioha
Montegranaro: Rivali, Campogrande, Corbett, Amoroso, Powell
MVP
Corbett
TERMOFORGIA JESI-PODEROSA MONTEGRANARO 71-76
Termoforgia Jesi: Brown 17, Quarisa 12, Marini 8, Hasbrouck 4, Ihedioha 9, Kouyate ne, Piccoli 2, Rinaldi 17, Valentini ne, Melderis ne, Massone 2, Montanari ne, All.: Cagnazzo.
Poderosa Montegranaro: Rivali 5, Campogrande 13, Corbett 27, Amoroso 8, Powell 12, Angellotti ne, Maspero 8, Treier, Zucca 6, Urso ne, Gueye. All.: Ceccarelli.
Arbitri: Bartoli, Cappello, Almerigogna.
Parziali: 26-22; 22-16; 6-18; 17-20
Spettatori: 3.500