IMG_1017Biancoblù Basket Bologna – FMC Ferentino 64-65 (18-17; 33-34; 52-45)

BOLOGNA – Dopo un’intera stagione (o quasi) passata fra i primi otto posti, la Biancoblù perde i playoff all’ultima giornata, venendo sconfitta a domicilio da una FMC Ferentino che nulla aveva più da chiedere al proprio campionato. Il motivo di ciò è da ricercarsi probabilmente nella scarsa esperienza del gruppo di Salieri, evidentemente incapace d’affrontare la pressione di una partita così importante. La stagione dei bolognesi rimane comunque straordinaria se rapportata alle aspettative iniziali, ma nonostante ciò la delusione all’interno di tutto l’ambiente è stata pesante come un macigno. Il campionato 2012/13 di questa creatura che nel cuore di molti ha sostituito il vuoto lasciato dalla scomparsa Fortitudo Bologna è concluso: da oggi ci sarà solamente da interrogarsi su quale futuro attenda il popolo biancoblù.

QUINTETTI BASE:

Biancoblù Basket Bologna: Cournooh, Pecile, Vitali, Cutolo, Pini.

FMC Ferentino: Guarino, Casini, Parrillo, James, Ekperigin.

IMG_0989Il nervosismo della Biancoblù è già protagonista nei primi minuti, dove la banda di Salieri fa una fatica incredibile a trovare il fondo della retina (Cournooh che sbaglia un facile sottomano ne è il perfetto esempio). Ferentino non va meglio però, e in attacco produce ben poco, ma viene salvata dai rimbalzi offensivi (6 nel solo primo periodo). Ekperigin domina fisicamente un Giovanni Pini quasi inerme, ma è lo stesso Pini, assieme a Cournooh, a sbloccare la secca offensiva bolognese. Salieri è costretto però a cambiare le solite rotazioni per i problemi di falli di Cutolo e un imprevisto fisico che costringe Cournooh negli spogliatoi per buona parte del primo tempo. Montano e soprattutto Drenovac (utilissimo a riequilibrare la situazione a rimbalzo) non fanno rimpiangere più di tanto i titolari, ma le difficoltà offensive di Harris e Pecile impediscono a Bologna di tentare qualsiasi tipo di fuga.

Al ritorno in campo, dal lato Biancoblù, si respira nuovamente il nervosismo d’inizio partita: fare canestro diventa impresa titanica e le poche occasioni di smuovere il punteggio arrivano dalla lunetta. Ferentino grazia più di una volta gli avversari, soprattutto quando Delroy James sbaglia la tripla del +10 che avrebbe potuto affossare quasi definitivamente le scarse energie dei bolognesi. La risalita arriva grazie a un canestro da tre punti arrampicatosi dentro di Cutolo e da un successivo banale errore dello stesso Cutolo corretto però da un presentissimo Mosley. Cournooh (tornato in campo dopo i problemi del primo tempo) si risveglia e guida i suoi ad un confortante + 9 ad inizio quarto periodo. Ora è Ferentino a fare una fatica bestiale a fare canestro e la lotta a rimbalzo è ormai passata nelle mani di Bologna, grazie soprattutto ad un preziosissimo Mosley. Sul 59-51, quando mancano 4 minuti alla fine, i playoff sembrano veramente ad un passo. Ma a questo punto torna fuori il nervosismo: i ragazzi di Salieri vedono l’obiettivo vicino, ma non hanno il cinismo per chiudere definitivamente i conti; la paura di vincere torna tutta negli ultimi minuti. Gli ospiti risalgono lentamente e con la tripla di James invertono la situazione, passando in vantaggio 59-60. L’unico a questo punto capace di risollevare la propria squadra è il capitano (nonché giocatore di maggiore esperienza all’interno del gruppo) Andrea Pecile, fin lì autore di una prova sulle soglie dell’inguardabile. Pecile segna il canestro da fuori del -1 e successivamente la tripla che riporta il match in parità a 11 secondi dal termine. L’ultima azione è però di Ferentino che riesce a subire fallo a poco più di un secondo dal termine con Gurini che mette il primo libero e furbescamente sbaglia il secondo consegnando a Cutolo un tiro della disperazione infattibile. Ferentino compie la grande impresa di espugnare il PalaDozza, ma i demeriti sembrano essere quasi tutti per la Biancoblù che si vede sfuggire dalle proprie mani dei playoff che sembravano veramente ad un passo.

MVP: incontenibile con il suo atletismo per Pini, devastante con i suoi ottimi movimenti per Mosley, Laurence Ekperigin domina per larghi tratti il gioco sotto il canestro di Ferentino, risultando decisivo nella rimonta degli ultimi minuti.

Il peggiore: ha la scusante di non essersi allenato per tutta la settimana, ma il generale atteggiamento con cui affronta la partita Ricky Harris è irritante. Chiude la sua ultima partita a Bologna con 1 punto in 18 minuti di gioco, 0/6 dal campo e 3 palle perse. A fine partita, con i compagni disperati che tornano negli spogliatoi, lui rimane da solo sul parquet a sorridere in maniera inspiegabile, firmando qualche autografo qua e là. Difficilmente sarà rimpianto.

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