La Tezenis è viva: batte con autorità l’ex capolista Brescia e si porta a +4 in classifica dal nono posto. I playoff ora sono più vicini, ma sarà necessario tener d’occhio le inseguitrici come, ad esempio, Treviglio prossima avversaria dei gialloblù già dopodomani. Il successo sulla Leonessa è stato conseguito nel terzo quarto dopo un primo tempo equilibrato in cui gli ospiti hanno chiuso a +2 (29-31): dopo l’intervallo la Centrale del Latte-Amica Natura non ha letteralmente più visto il canestro, tanto che il parziale dell’intero periodo è stato di 23-4. Chiaro che il match si è deciso qui, la frazione conclusiva è stata una passerella per la Tezenis che ha presto “scollinato” il ventello di vantaggio e ha mandato in archivio il derby del Garda con un eloquente +24 (73-49). Peccato per il poco pubblico presente al PalaOlimpia: il dato ufficiale della società parla di 3.241 spettatori, ma si tratta di pubblico ipotetico e non effettivo (nutrito il gruppo di tifosi provenienti da Brescia che hanno occupato la curva nord).
La formazione di coach Crespi ha messo in campo, ancora una volta, una difesa impenetrabile (49 punti subìti), mentre in attacco ha superato quota 70, quando nelle precedenti 4 partite la media gara era stata di 59. Un’altra bella notizia per Verona è stato il rientro di capitan Boscagin, in campo 15 minuti dopo l’infortunio di un mese fa. E a proposito di infortuni, ha pesato molto di più l’assenza per Brescia del suo leader Fernandez che non quella per la Tezenis di Spanghero. Anche perché da stasera si può affermare che Saccaggi è il vero play della squadra: prova di sostanza del numero 7 gialloblù che ha messo a segno 24 punti, con 7 rimbalzi e 2 assist. «Quando ho visto Saccaggi fare quella partita per la squadra e per la sua crescita – ha detto Marco Crespi a fine gara – Oltre al lavoro che fa ogni giorno e dopo aver detto di quel primo tempo di nebbia a Ferrara, mi sono commosso. Perché quando si ama qualcosa ci si può anche commuovere».
 Foto: fonte Scaligera Basket