Tezenis Verona – GZC Veroli 95-89 d1ts

Jerry Smith esulta (foto A.Ciucci 2014)

Jerry Smith esulta (foto A.Ciucci 2014)

VERONA – Anche il supplementare in gara-5 (dopo quello giocato domenica in gara-4): la sfida Verona-Veroli non ne voleva sapere di terminare. Avrebbero meritato entrambe la semifinale, conquistata alla fine dalla Tezenis con enormi sofferenze. Brava la GZC e bravo coach Ramondino che, a 30″ dal termine dell’overtime, ha lasciato la propria panchina per andare a stringere la mano, ad uno ad uno, a tutti i componenti della panca veronese. Difficile commentare la partita di stasera, o meglio la battaglia: come si può ben immaginare le due contendenti hanno finito stremate. Capo d’Orlando, prossima avversaria di Verona, si sarà fregata le mani quando ha ricevuto la notizia che gara-5 è andata al supplementare…

Pubblico caldissimo al PalaOlimpia, che ha fatto registrare stasera il record stagionale di presenze (4207 spettatori), tra cui l’allenatore dell’Hellas Verona Andrea Mandorlini. Nel primo quarto la Tezenis è costretta quasi sempre ad inseguire: Sanders, Tomassini e Samuels spingono avanti gli ospiti (7-9), Boscagin impatta (9-9), ma poi sarà sempre la GZC a tenere il naso avanti fino all’intervallo lungo. Samuels è un’iradiddio: schiaccia e la mette pure da tre, mentre in difesa Ramondino usa spesso la zona che dà i suoi frutti, dato che alla prima pausa il punteggio dice 16-21. Il secondo periodo inizia con la tripla di Carraretto (19-21), che riporta il sorriso a Verona dopo l’1/7 di squadra totalizzato nel primo quarto. Taylor arriva sino al -1 (23-24), ma Veroli ricaccia indietro Verona con la tripla di Carenza che costringe Ramagli a chiamare time-out (23-29). I padroni di casa sbagliano qualche tiro libero di troppo e la fortunosa tripla di tabella di Casella porta gli ospiti al massimo vantaggio (28-35). Da Ros ne mette 4 in fila e Callahan fa esplodere il PalaOlimpia con la tripla, sulla sirena, del 35-37.

Il terzo quarto è un duello ad alta quota Boscagin-Sanders: il capitano veronese mette a segno in questa frazione 14 punti, l’americano di Veroli addirittura 15. In campo si assiste a continui sorpassi e controsorpassi: sul 43-44 Ramagli decide di giocare con 4 piccoli e il risultato è un 7-0 di break favorito pure da un fallo antisportivo di Carenza su “Bosca” che surriscalda il palazzo (50-44). I ciociari non mollano mai, Casella è implacabile da tre (55-53) e Samuels piazza una schiacciata in reverse (57-55): il cesto di Sanders manda tutti all’ultimo riposo (63-59). La frazione conclusiva si apre con due sanguinose palle perse di Reati che viene richiamato in panchina: Samuels è implacabile e mette i punti del 65-63. Carraretto apre e chiude il parziale di 11-2 con il quale Verona raggiunge il massimo vantaggio della serata (78-68). La GZC non è morta nemmeno stavolta: la schiacciata di Samuels e il canestro dall’angolo di Tomassini la riporta sotto (78-73), poi dopo il libero di Callahan, ecco la tripla “chirurgica” di Blizzard (79-76 a 1′:34″). Ramagli non può far altro che chiamare minuto, Blizzard fallisce la tripla del pareggio e Smith quella della vittoria, a 13″ dalla fine Veroli ha la palla in mano ma Verona non riesce a fare fallo e subisce il pareggio di Sanders a poco più di un secondo dal gong (tripla del 79-79).

L’overtime inizia con un 8-0 terrificante della squadra di Ramagli (triple di Bosca e Smith e due liberi di Taylor) per l’87-79, Cittadini esce per falli e Tomassini la mette da tre dopo l’infrazione di 24″ dei gialloblù (87-84). Sarà l’ultimo riavvicinamento di Veroli perché stavolta Smith si sveglia definitivamente dal torpore e prende per mano i suoi: i liberi di Jerry a 0:32″ dalla sirena (92-86) fanno partire i titoli di coda di questa sfida infinita, che si chiude nel tripudio del PalaOlimpia (95-89).