Jesi – Era uno scontro tra due squadre in vetta alla classifica, sulla carta con un pronostico già scritto, ma Jesi, pur se sconfitta, ha dimostrato di avere i giusti attributi, che sicuramente l’aiuteranno, quando il gioco si farà duro, in ottica salvezza. Però è stato bello sognare, fino a che è stato possibile.

La De Longhi Treviso sbanca l’Ubi Bpa Sport Center, dimostrando di avere già una ottima organizzazione di gioco: pensare che, con l’assenza di Negri, il Pilla, si era trovato a dover affrontare l’Aurora, squadra sempre temibile, con rotazioni limitate, nel settore dei piccoli. Invece la sua squadra ha giocato un terzo quarto di rara intensità, raggiungendo un +17, che aveva già il sapore della vittoria, con Moretti e Fantinelli che hanno sprizzato energia da tutti i pori.

Solo che a quel punto è uscita fuori tutta la voglia di vincere dell’Aurora, che ha giocato un ultimo quarto – udite, udite – da 30-20. Roba dell’altro mondo, ma in quel contesto sono stati i meriti di Jesi a prevalere sui demeriti di Treviso, che, onestamente, non ci sono stati.

Statistiche alla mano l’autentico Mvp è stato Perry, ma il vero fattore è stato Moretti: andato al riposo ancora a quota zero punti, ha poi giocato un terzo periodo di grande energia, segnando due triple che hanno confezionato, prima il +10, poi il +15, in favore di Treviso. «Moretti è molto bravo, è diventato una costante» ha dichiarato coach Pillastrini «sta diventando un giocatore importante, i compagni lo cercano.»

Moretti (foto Stefano Binci - Jesi)

Moretti (foto Stefano Binci – Jesi)

Insomma, vincere una partita così, dopo aver subito un bombardamento pesante da due americani, sino a quel momento in difficoltà, senza perdere lucidità nei 3’ finali, è un segnale importante per Treviso e una grande iniezione di fiducia.

Idem con patate per l’Aurora, che è arrivata a giocarsi la parità a 13” dalla sirena, quando Davis ci ha provato con un tiro rapido, per evitare di subire un fallo non in azione di tiro, che gli avrebbe fruttato solamente due liberi.

Contro un Treviso così, forse non si poteva fare di più.

 

STARTING FIVE

Jesi: Battisti, Maganza, Bowers, Davis, Benevelli

Treviso: Perry, Moretti, Fantinelli, Ancellotti, Decosey

 

MVP

Perry, con un 31 di valutazione, fatto di tante cose importanti: insomma, quantità e qualità.

 

SALA STAMPA

Pillastrini: «Per noi è stata una partita durissima, l’avevamo controllata molto bene, poi quando si sono accesi i loro due americani, che hanno segnato canestri da campioni, noi in attacco abbiamo fatto qualche pasticcio, abbiamo perso un po’ di fluidità in attacco, grazie alla difesa di Jesi. Negli ultimi minuti abbiamo però recuperato quella lucidità che ci ha permesso di vincere. Una vittoria molto importante per noi, perché è sempre difficile vincere fuori casa, specie quando la squadra avversaria, fa queste performance nel quarto finale. Ora staremo fermi per quindici giorni, domenica non giocheremo, poi avremo tante partite ravvicinate e dovremo mettere a frutto questa pausa.»

Cagnazzo: «Purtroppo per noi è la seconda partita in cui i rimpianti si mescolano ai fatti positivi, perché poi sono arrivate due sconfitte, dopo due partite nelle quali siamo stati bravi a non mollare. Il nostro atteggiamento è stato quello giusto, perché siamo andati sotto nel terzo quarto e non era facile rientrare in partita. A un certo punto loro erano completamente padroni del campo e noi ci siamo completamente persi, per merito loro e per alcune nostre scelte non proprio ottimali. Il dato positivo è stato che poteva uscire una sconfitta pesante, invece siamo arrivati a 13”dalla fine con il tiro del pareggio. Atteggiamento giusto da parte di tutti, anche se purtroppo non per tutti i quaranta minuti.»

Una fase di gioco (foto Stefano Binci - Jesi)

Una fase di gioco (foto Stefano Binci – Jesi)