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Matteo Da Ros riceve il “trofeo Renault”

La pre season sta oramai volgendo al termine, infatti già da domenica si comincerà a fare sul serio con la prima giornata di questo campionato di Legadue Gold 2014/2015. Il “trofeo Renault”, andato in scena nello scorso fine settimana al Palabarbuto di Napoli, ci ha permesso di vedere un po’ lo stato di forma con il quale Barcellona, Forlì, Agrigento e la stessa Napoli, si apprestano a vivere il primo impegno con i due punti in palio. Si è trattato quindi di un torneo con quattro squadre di buonissimo valore (e forse anche per questo ci si aspettava una cornice di pubblico decisamente migliore)  e che potranno dire tutte la loro in questo campionato. Di conseguenza ne sono uscite quattro partite combattutissime tutte risolte negli ultimi minuti, con la finalissima vinta da Barcellona su Agrigento solo dopo addirittura un overtime. Noi cerchiamo ora quindi di fare un punto su quanto mostrato dalle quattro formazioni in questi due giorni, aiutati anche dal contributo di un protagonista per ogni singola squadra.

Per dailybasket a sinistra Giuliano Maresca a sinistra Alessandro Piazza

Per dailybasket a sinistra Giuliano Maresca a destra Alessandro Piazza

Sigma Barcellona

Partiamo dalla vincitrice di questo torneo ossia appunto Barcellona che si è sbarazzata prima di Napoli e poi di Agrigento. Si tratta di una squadra sostanzialmente del tutto nuova rispetto a quella dell’anno scorso, ad eccezione di capitan Maresca che a maggior ragione dovrà essere la guida in tutto e per tutto di questa squadra. Nonostante il ridimensionamento di budget rispetto agli scorsi anni, i dirigenti della Sigma sono comunque riusciti a metter su una squadra che già in questo pre campionato ha dimostrato che comunque può aspirare anche quest’anno all’accesso ai play off.  Ottimo lavoro soprattutto nella scelta degli americani con il ritorno in Italia di Kelley solito con le sue scorribande anche se con Napoli un po’ disattento in difesa, e soprattutto con l’ingaggio di Shepherd che forse molti non conoscevano, ma che non sorprende per chi l’ha seguito l’anno scorso in Silver. L’ex Omegna in questo torneo ha mostrato tutto il proprio repertorio mettendo a segno un trentello nella finale segnando praticamente da tutte le posizioni, e confermando quindi di dover essere la prima opzione dell’attacco siciliano. Molto positivo, soprattutto nella prima gara Da Ros, così come Borra dominante nella prima gara ma decisamente sottotono nella seconda, ma con un maestro affianco come Garri può sicuramente migliorare anche in costanza. La Sigma ha puntato inoltre forte su un trittico di giovani come Marchetti-Spizzichini e Fiorito, che in questo torneo non hanno vissuto momenti particolarmente esaltanti ma anche loro avranno a disposizione una chioccia di valore come Maresca, che a fine partita ha parlato con noi anche di questo. Ecco le sue dichiarazioni.

“Il livello del torneo era davvero buono con quattro squadre di buonissimo livello e anche per questo mi aspettavo decisamente ci fosse più gente, anche perchè quest’anno Napoli ha davvero un’ottima squadra, e siamo convinti che pur avendola battuta ieri quando verremo a giocare qui in campionato sarà tutt’altra storia. Noi esordiamo con Forlì che osservare in questi due giorni era relativo, visto che sono ancora un cantiere aperto, possiamo effettivamente dire che è l’unica formazione della quale ci si capisce ancora poco, ed in generale mi viene da dire per gli investimenti fatti le grandi favorite sono Torino e Verona, ma come l’anno scorso questo campionato è aperto a qualsiasi genere di sorprese, noi nonostante la riduzione del budget siamo contenti della squadra costruita. Il mio ruolo sarà anche quello di fare da esempio ai ragazzi giovani arrivati quest’anno, sono ragazzi che accettano volentieri consigli e così si può migliorare nel lavoro di tutti i giorni. Shepherd non lo conoscevo, ma ci sta già facendo capire perchè è stato scelto dal coach e dalla società”.

Moncada Agrigento

Passiamo quindi ora alla seconda classificata ossia Agrigento che si candida al ruolo di terribile matricola. Infatti nonostante il ruolo da neopromossa che la Moncada si troverà a recitare quest’anno, siamo difronte a una squadra che ha già dimostrato di voler dare battaglia a tutti, continuando con lo stesso spirito dell’anno scorso. D’altronde la società, pur operando molto sul mercato, ha voluto comunque continuare a portare con se alcuni dei protagonisti delle scorse stagioni ossia Chiarastella, De Laurentiis, Portannese, ma soprattutto Alessandro Piazza che, a nostro modo di vedere, sarà anche quest’anno il fulcro del gioco dei siciliani. Il play tascabile ha infatti, prima di rimediare una terribile botta sul sopracciglio che lo ha costretto a lasciare il campo nella finale, dimostrato nuovamente tutte le sue qualità sia difensive che offensive, dove sta lavorando sull’intesa con il nuovo centro Dudzinski che, come dirà lo stesso Piazza a noi, è diverso rispetto a Mocavero in quanto pur essendo dotato anche lui di buone mani, sembra più predisposto al contropiede o a partire da fuori che tentare il gioco in post. Sul mercato si è inoltre lavorato portando esperienza con l’ingaggio di Evangelisti, imprevedibilità con l’arrivo di Williams, atleticità con Udom e puro talento con Andrea Saccaggi. Un mix che potrebbe portare ad una squadra davvero imprevedibile e che ha come obiettivo quello di continuare a stupire, come dichiarato da Piazza. Ecco le sue parole.

“Ci tenevamo a vincere anche se era un semplice torneo di pre stagione, ma quando scendi in campo è sempre bello portare a casa la vittoria, siamo comunque soddisfatti perchè abbiamo fatto notevoli passi in avanti rispetto al torneo disputato a Reggio Calabria. Dobbiamo continuare così in modo tale che continueremo a stupire come già fatto l’anno scorso, e come vogliamo continuare a fare anche quest’anno senza porci obiettivi che possano essere tanto la salvezza o il raggiungimento dei play off. Quello che conta ora è farci trovare pronti per la prima di campionato dove affrontiamo Casalpusterlengo che è una delle squadre più solide di tutto il campionato perchè ha confermato molti tasselli del proprio roster, compresi gli americani ed è forse quindi la squadra che si conosce meglio, per il resto vedo 4/5 formazioni più avanti rispetto alle altre con obiettivo di vincere il campionato. Io mi riaffaccio alla categoria dopo l’esperienza di 3 anni fa con Barcellona dove giocai anche molto poco, e quindi da quel momento ho preferito ripartire dal basso lavorando molto duro, e arrivando ora ad essere pronto al ruolo di play titolare in questa categoria. Per la prima volta in carriera mi fermo per due stagioni di fila nella stessa squadra, cominciava ad essere un po’ pesante cambiare aria ogni anno e ambientarsi in una realtà diversa, la società quest’anno mi ha chiesto invece di rimanere ad Agrigento e io sono felice di rappresentare questa realtà e questa città, qui già mi conoscono e sarà un pochino più facile anche per me esprimere il mio gioco. Per il play in generale è molto importante la scelta del lungo e capire con che tipo di pivot ti trovi a giocare, perchè è sempre un giocatore al quale speri di servire due punti da appoggiare a tabellone. Con Mocavero, dopo aver giocato insieme per tre stagioni, c’era grande intesa è un giocatore dalle buone mani e che sa dove mettersi, Dave (Dudzinski) è diverso, è dotato anche lui di ottime mani ma è anche un’ottima arma in contropiede.”

Coach Calvani durante un timeout

Coach Calvani durante un timeout

Givova Napoli

E passiamo quindi ai padroni di casa, ossia alla Givova Napoli terza classificata a questo “trofeo Renault”. Prima uscita “ufficiale” in casa per la squadra partenopea che quest’anno ha tutti i requisiti per fare bene, e che anche per questo meritava una risposta più importante e calorosa da parte del proprio pubblico. In questi due giorni si è vista una Napoli (priva non solo di Traini ma anche di Metreveli) ovviamente diversa rispetto a quella dell’anno scorso che gioca molto meno di contropiede anche perchè ha più qualità per attaccare a difesa schierata gli avversari. Offensivamente infatti gli azzurri hanno mostrato buone cose entrambi i giorni con un Jackson in molte circostanze nei panni di vero cecchino, mentre difensivamente c’è ancora molto da lavorare soprattutto con la zona e con la pressione a tutto campo. Ottimo impatto di De’Mon Brooks (MVP del torneo) che è atleticamente spaventoso e quando decidere di attaccare il canestro sia frontalmente, che in post sia basso che alto è davvero difficile da contenere per qualsiasi avversario, deve semplicemente adattarsi di più alle regole europee ad esempio sui passi, ma anche sui time out: simpatica la scena in cui mentre stava per perdere palla ha cercato di salvare il possesso auto chiamandosi time out, cosa che pero negli States è possibile e qui no. Sugli esterni abbiamo detto del buonissimo Jackson, mentre da Ganeto offensivamente ci si può aspettare di più, mentre capitan Malaventura ha riscattato nella seconda partita la prestazione non brillante contro Barcellona. C’è poi da fare un attimo il punto sul reparto play e su quello lunghi. Per il primo aspetto l’infortunio di Traini ha complicato decisamente i piani e così Napoli continua a guardarsi sul mercato, ma in attesa di uno sbocco interessante a Spinelli (apparso in buona forma in entrambe le uscite ma che non può certo giocare 30 minuti a partita per evitare poi momenti di appannamento), è stato affiancato Nunzio Sabbatino, già visto da queste parti e ritornato dopo un po’ di gavetta e che ha avuto tutto sommato un buon approccio anche se ovviamente non rimane la scelta principale. Sui lunghi, senza Metreveli, nel ruolo di 5 si sono alternati Brkic ed Allegretti entrambi come sappiamo molto inclini a iniziare l’azione fuori dall’aria, ma soprattutto il secondo ha ben figurato in questa due giorni firmando parziali di punti importanti in entrambe le gare e dimostrando che lo spettro dell’infortunio è pian piano sempre più lontano. Al termine di questa due giorni ha detto la sua coach Calvani, ecco le sue parole.

“La seconda partita è stata la giusta reazione a quella di ieri, mi è piaciuta la risposta dei ragazzi, e la squadra è in crescita in vista dell’esordio con Ferentino. Non puntiamo tanto sulla velocità e sul contropiede ma più che altro sulla qualità dei nostri giocatori, ed è per questo che sarebbe importante essere al completo. A tal proposito speriamo che Traini recuperi il prima possibile, che abbiamo deciso di ingaggiare perchè completava al meglio il reparto di play con Spinelli, coprendo un po’ tutte le caratteristiche di cui avevamo bisogno. Al suo posto per ora c’è Sabbatino, ma sia lui che lo stesso Traini conoscono la verità e cioè che se troveremo sul mercato il buon affare non ce lo faremo scappare. Sono contento dell’impatto di Brooks è un ragazzo molto solare che si è inserito bene e deve solo capire alcune differenze tra il gioco americano e quello europeo, ma è un ragazzo molto promettente e tecnicamente estremamente valido.”

Per Dailybasket con Marco Carraretto

Per Dailybasket con Marco Carraretto

FulgorLibertas Forlì

Arriviamo all’ultima classificata ossia Forlì che nonostante il piazzamento non ha dispiaciuto del tutto. Va tenuto conto infatti che la squadra di coach Finelli è tuttora un cantiere aperta sia dal punto di vista del roster (Zizic ad esempio non era disponibile per questa due giorni), sia anche dal punto di vista societario dove comunque potrebbe esserci da fronteggiare la questione ripescaggio Matera (e quindi esclusione proprio di Forlì). Una situazione che però, come ci dirà anche Carraretto, non sta condizionando più di tanto i giocatori, consapevoli di essere una squadra sostanzialmente del tutto nuova e che quindi ha soprattutto molto da lavorare sul campo per amalgamarsi, ma se questa squadra  dovesse regolarmente partecipare al prossimo campionato, dopo una fase di assestamento avrebbe tutte le carte in regola per recitare un ruolo importante. Una squadra che infatti avrà una spina dorsale composta da gente che in carriera sa bene come si vince, viste le presenze di Becirovic, Carraretto e quella futura proprio di Zizic. Ottima due giorni per il duo Frassineti-Antonutti che hanno rappresentato due pesi molto importanti nell’attacco di Forlì, con il primo autentico cecchino e il secondo che ha mostrato ancora una volta la sua bidimensionalità. Buoni gli impatti anche di Lorenzo Saccaggi particolarmente on fire nel giorno del derby interno con suo fratello, e anche Andreaus che può avere u ottimo impatto entrando dalla panchina, mentre sono da rivedere Bruttini e Dip. Ma come detto Forlì è probabilmente il vero grande enigma specialmente di questo inizio di campionato, e per capirci qualcosa in più a fine torneo abbiamo provato a fare un po’ il punto della situazione con Carraretto, ecco le sue parole.

“Siamo oramai al ridosso del campionato e questo torneo ci ha aiutato a capire un poco le nostre avversarie, visto che le squadre sono a questo punto quasi tutte definite. Napoli già in questa due giorni ha dimostrato che potrà dire la sua in campionato, potendo fare affidamento su giocatori come Jackson e Brooks, e quindi i partenopei insieme a Verona e Torino sono le mie favorite, anche se sappiamo che ogni partita potrebbe essere decisiva così come i piazzamenti che verranno nella griglia play off. Noi siamo una squadra totalmente nuova e sicuramente come vantaggio c’è l’entusiasmo che portiamo tutti noi che ci siamo identificati in questa città e in questo progetto, come svantaggio c’è sicuramente il fatto che siamo forse l’unica squadra ancora work in progress e che avremo poco tempo per lavorare al completo in vista della prima di campionato. In questa squadra vedo un buon potenziale e alcuni giocatori, mi viene in mente Saccaggi, con tanta voglia di emergere, abbiamo tutte le carte in regola per competere ma dobbiamo scendere tutte le domeniche con il coltello tra i denti perchè sappiamo di partire in una condizione di svantaggio rispetto alle altre, ed è anche per questo che francamente pensiamo poco alla situazione che potrebbe riguardare un eventuale ripescaggio di Matera e una nostra esclusione, visto che come detto noi dobbiamo sostanzialmente concentrarci sul lavoro del campo, e non fare entrare questo rumore nello spogliatoio anche perchè è qualcosa che comunque noi giocatori non possiamo certo controllare. Infine un in bocca al lupo a Treviso che mi ha formato, e che ho avuto modo di vedere la settimana scorsa durante un torneo e mi è parsa una squadra con tutte le credenziali per tentare il salto di categoria. Un grosso saluto e in bocca al lupo anche a Siena, la città che mi ha adottato, e che si è ritrovata dall’olimpo alla serie B ma sono sicuro che la gente saprà inculcare la propria mentalità a questa squadra e saranno pronti per tornare dove meritano”.