Jesi – La Betulline nuovo corso mostra una faccia diversa dal solito, un po’ come il suo nuovo coach Cagnazzo, che per l’occasione ha presentato un nuovo look. sacrificando la barba e torna alla vittoria all’Ubi Bpa Sport Center, proprio nella partita che più contava, gara1 di play-out.

In vantaggio per gran parte del match, l’Aurora ha messo in campo energia e voglia di vincere, frastornando una squadra, che pure aveva concluso la stagione regolare con tre vittorie consecutive, testimoniando una buona condizione.

Certo, l’assenza di Iannuzzi, infortunato, ha cambiato certi equilibri del match: coach Faina, con tanta signorilità, ha evitato di recriminare per l’assenza del suo lungo di maggior peso, dovendo sopperire inventando come lunghi, due giocatori che giocano in altri ruoli, come Marusic e Smith, al punto che Jesi è stata padrona sotto le plance, regalandosi diverse seconde opportunità di tiro.

Sacrificato Hunter, difficilmente proponibile per le precarie condizioni fisiche del momento, coach Cagnazzo ha trovato un degno sostituto in Sorokas, che ha caratteristiche completamente differenti, ma ha giocato quaranta minuti di sostanza, sbucciandosi gomiti e ginocchia, per la sua nuova squadra.

Maganza, energia e forza fisica per l'Aurora (foto G.Esposto)

Maganza, energia e forza fisica per l’Aurora (foto G.Esposto)

Vittoria da dividere equamente tra tutti, quella della Betulline, perché tutti gli otto giocatori utilizzati, hanno giocato con le stessa energia, poi, certo, spicca la prova, da lustrarsi gli occhi, di Corbett, spiccano le tre triple di Gueye, che ha colpito l’avversaria, quando stava riconquistando fiducia nei propri mezzi e, perché no, i 16 rimbalzi di Maganza.

Un passo indietro per la Paffoni, che ha giocato bene solo a tratti, con i due americani Smith e Galloway sotto tono, appena 24 punti in due; le cose migliori le hanno fatte gli italiani, Casella e Zanelli in particolare.

Casella, buona prestazione in gara 1 (foto G.Esposto)

Casella, buona prestazione in gara 1 (foto G.Esposto)

Martedì 3 si replica: Jesi ha conquistato solo il primo punto, si ripartirà da 0-0 e ognuno dei due tecnici lavorerà su quello che è andato bene e su quello che c’è da correggere; sicuramente Omegna giocherà con maggiore fisicità, l’arma migliore per arginare l’energia della Betulline.

Staremo a vedere, come sempre vincerà non solo chi avrà più forza fisica, ma anche maggiore forza mentale.

 

Starting five

Jesi: Battisti, Corbett, Paci, Santiangeli, Sorokas

Omegna: Zanelli, Marusic, Casella, Smith, Galloway

 

Se la matematica non è un’opinione:

Non è capitato spesso che Jesi abbia conquistato più rimbalzi dell’avversaria, stavolta ha addirittura esagerato, 48 rimbalzi di cui 18 in attacco. In una serata in cui Omegna ha tirato leggermente meglio, 41% contro 36%, indubbiamente i rimbalzi hanno spostato gli equilibri del match.

 

Coach to coach (ipse dixit)

Farina: ”Ha vinto la squadra che ha meritato di più, è stata in vantaggio quasi tutta la partita e su questo non ci piove. Loro sono stati più continui, noi siamo andati avanti a strappi, ma soprattutto loro sono stati più aggressivi di noi e questa è una nostra colpa grave. Che potessimo avere problemi nei rimbalzi difensivi lo si sapeva, però potevamo fare le cose meglio e poi ho visto certi tiri affrettati, qualche palla persa su cui abbiamo preso dei contropiede: queste sono cose che dipendono da noi e dobbiamo evitarle. ”

Cagnazzo: “Ringrazio la squadra per l’impegno, l’energia e la determinazione che hanno messo in campo; se ricordate, avevo promesso che avrei lavorato per trasformare il positivo in negativo e stasera credo che questa cosa si sia vista. Grazie al pubblico, che stasera è stato davvero spettacolare, probabilmente loro hanno trascinato noi e noi abbiamo trascinato loro e quando si verifica una cosa come questa, è davvero bello stare in mezzo al campo. Vorrei sottolineare due aspetti, innanzitutto i rimbalzi: ci eravamo dati come obiettivo conquistarne tanti e in questo tutti i giocatori hanno fatto un importante passo in avanti. Poi mi piace sottolineare quello che abbiamo fatto in difesa, specialmente nei momenti di difficoltà: con questo tipo di difesa, sicuramente possiamo permetterci anche qualche errore in attacco, come può accadere quando si tiene il ritmo alto. Questa energia vale molto più di una palla persa o di un tiro sbagliato”

 

BETULLINE JESI-PAFFONI OMEGNA 80-74

21-19; 20-11; 18-20; 21-24

Arbitri: Ciaglia, Di Toro, Toti