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Tezenis Verona - Manital Torino

Coach Ramagli (foto di Claudio Devizzi)

TEZENIS VERONA – NOVIPIU CASALE MONFERRATO – Squadre premiate dalla nomination agli antipodi quella veronese e casalese. La Tezenis e’ partita per vincere il campionato e con un chiaro budget da prima della classe. Non sempre coi nomi importanti e le figurine si vince ma Ramagli ha plasmato il proprio gruppo allontanandolo dalla pressione della favorita e, dopo la vittoria in Coppa Italia, chiudendo in anticipo la stagione regolare in prima posizione. Ora per la Tezenis la firma anche dell’esperto ex Milano e Pesaro Mike Hall per continuare a sognare in grande. Per Casale, partita con ambizioni di salvezza tranquilla ed in anticipo, una grossa soddisfazione il quarto posto che le concede il meritato riposo nel primo turno. Grossi meriti alla dirigenza ma soprattutto al bel lavoro di Marco Ramondino che con duro lavoro e sangue è il condottiero di una nave che ora deve dimostrare di avere gli attributi per proseguire questa bellissima favola.

(Foto di Claudio Devizzi Grassi 2014)

Eric Lombardi (Foto di Claudio Devizzi Grassi 2014)

GIOVANI IN RAMPA DI LANCIO –  Il secondo torneo nazionale lo è stato anche gli anni precedenti con i vari Ruzzier, Casella, Pascolo, Cournooh ecc. passati da questi lidi a farsi le ossa e diventare “grandi”. In questo 2014/2015 pare non fermarsi la catena con tanti giocatori che hanno aggiunto esperienza al proprio bagaglio personale e che puntano dritti ad un ulteriore salto di qualità.. Nel play off di Agrigento un super rookie Williams che dimostra personalità alla prima stagione al di fuori degli Usa ma anche Saccaggi ed Udom prospetto del 1993 del quale sentiremo sicuro parlare bene. Di Trieste e del suo play off conquistato in extremis parliamo a parte coi tanti gioielli presenti ma qui non dimentichiamo la fisicità di Lombardi di Biella, la voglia di sfondare di Alessandro Grande a Veroli e poi Mantova oltre ai tanti minuti “forzati” di Sabbatino sorpresa positiva a Napoli.

Murphy Holloway - Foto Linda Cavagna

Murphy Holloway  (Foto Linda Cavagna)

PALLACANESTRO TRIESTE – Per l’ennesima stagione a Trieste si è fatto le nozze coi fichi secchi ossia costruendo la squadra con un budget basso capitalizzando e facendo giocare i tanti giovani in roster. Ciliegina sulla torta la vittoria all’overtime di Ferentino che regala a Carra e compagni un inaspettato play off. Ancora pazzesco il lavoro di Dalmasson con Stefano Tonut che conferma leadership e potenzialità che potrebbero rivelarsi utili in futuro ma anche in Nazionale. Figlio d’arte che sta dimostrando tutta la sua personalità e che mostra miglioramenti ad ogni allacciata di scarpe. Gran sorpresa anche Holloway che fa incetta di doppie doppie, per lui regular season coi fiocchi e contratto importante assicurato in futuro in categorie sicuramente più importanti. L’asse guardia- ala forte è solo l’architrave di un gruppo che ha lavorato tantissimo ed in silenzio chiudendo in settima posizione la lunga stagione regolare.

foto di Danilo Scaccabarossi

L’intenso abbraccio tra Marino e coach Vertemati al termine di Treviglio-Piacenza (foto di Danilo Scaccabarossi)

REMER TREVIGLIO – Ci sembra giusto celebrare una delle realtà storiche delle nostre minors, che per la prima volta nella sua storia centra la promozione nella seconda Lega. E lo fa nell’anno più strano ed incredibile, sospinta dall’entusiasmo dei Vertemati-boys. L’accesso ai playoff della Blu Basket può considerarsi un’impresa oltre che un bellissimo spot per la nostra pallacanestro, perché è la dimostrazione di come con la programmazione e con gli investimenti sui giovani si può anche vincere. Contro tutti i pronostici della vigilia Marino, il capitano Lele Rossi, ma soprattutto giovani come Carnovali, Sabatini, Turel e soprattutto Gaspardo, senza dimenticare Slanina e lo sfortunato Tomas Kyzlink, hanno giocato una grandissimo campionato con la ciliegina finale del raggiungimento dei playoff, che li farà sedere al tavolo dei grandi, dove ad attenderli ci sarà un altro esempio di “giovani al potere”, la Biella di Franco Corbani, con cui il coach di Treviglio ha collaborato nelle giovanili di Treviso qualche anno fa.

Hasbrouck (Ferrara)

Kenny Hasbrouck trascinatore di Ferrara (foto di Daniele Ferretti)

MARTELOSSI e la MOBYT FERRARA – Riconoscimento a Ferrara e a coach Martelossi, che è riuscito a dare un’identità ad un insieme di ottimi giocatori, conquistando alla fine anche il premio di miglior coach di Aprile. La Mobyt ha giocato un girone di ritorno da prima della classe vincendo 12 gare su 15, ma aldilà dei risultati ha messo in campo una grande organizzazione difensiva ed una sapiente distribuzione delle responsabilità offensive, dove adesso i risultati non dipendono più dall’ispirazione di Hasbrouck, rimasto comunque il trascinatore della squadra. Il bello per Ferrara è che il meglio deve ancora venire, perché arrivando seconda potrebbe trovare non un avversario impossibile sulla sua strada e chissà che il Martello non possa ritrovarsi di fronte quella Brescia che non l’ha mai dimenticato e dove siamo certi tornerà con grande piacere, magari per togliersi qualche sassolino dalle scarpe.

FMC Ferentino - De' Longhi Treviso

L’entusiasmo dei tifosi di Treviso (foto di Claudio Devizzi)

IL RITORNO DELLE GRANDI PIAZZE – È stato l’anno del ritorno delle grandi piazze sul palcoscenico del nostro basket. In Silver Treviso e Reggio Calabria su tutte, hanno riportato l’entusiasmo in due città che hanno avuto, in modo diverso, uno spazio importante nella storia della nostra pallacanestro. Tra i meriti anche l’aver riaperto i battenti di due impianti come il Palaverde e il PalaPentimele che si sono subito riempiti di entusiasmo a dimostrazione di come la voglia di basket in queste due città è sempre stata tantissima. Treviso andrà a giocarsi i playoff, Reggio Calabria ha perso il treno nel finale, ma entrambe sanno che il futuro è molto più rosa di quanto si potesse pensare anche solo 12 mesi fa e soprattutto adesso c’è la certezza di un grande pubblico a cui dare grande pallacanestro.

DOWNS

FULGOR LIBERTAS FORLI’ – BASKET VEROLI – Campionato da alcuni definito “falsato” quello di Gold per via delle rinunce alla partecipazione di due formazioni a torneo in corso. Colpevoli sicuramente le dirigenze della Fulgor Libertas Forlì e Basket Veroli, pericolanti sin dall’estate e che hanno gettato la spugna nel giro di un mese ad inizio 2015. Formazioni delle quali si è parlato tanto durante la stagione più per i demeriti che per le imprese sui parquet del nostro Paese, giocatori sfrattati da case ed hotel e senza servizi, mai pagati e tasse mancanti sono un fardello pesante di immagine per un torneo che ha avuto anche le grane Napoli e Barcellona. Entrambe le formazioni hanno rischiato di non proseguire con giocatori scappati e rilasciati e sponsor trovati in extremis per terminare la stagione. La conseguenza è un fondo classifica che ha perso appeal non essendoci più il rischio retrocessione oltre a due club sempre col turno di riposo obbligato.

La straordinaria immagine che campeggia sulla home di forlibasket.it

La straordinaria immagine che campeggia sulla home di forlibasket.it

DINAMICA MANTOVA – Stagione con poche luci e tante ombre per gli Stings Mantova che restano fuori dal play off alle ultimissime curve e minuti dell’ultima giornata. Dinamica che vince contro Napoli facilmente ma che va in vacanza per via di Trieste che sbanca il Ponte Grande dopo un supplementare. A dire il vero difficile la stagione in Gold per Mantova con la grana Jefferson, lo sfogo del Presidente Negri col centro Usa che si trasferisce a Varese ma anche una serie di infortuni pazzesca. Squadra giovane con tanti prospetti come Rullo, Gaddefors e Moraschini ma anche l’esperienza di Fultz ed Amoroso guidati dal coach della fantastica promozione non sono serviti ad allungare la stagione alla franchigia lombarda che ha dovuto far fronte ad una serie incredibili di sconfitte ad inizio 2015 che l’avevano praticamente estromessa salvo poi ritrovare lo smalto ed il calore del proprio pubblico per il rush finale. Decisiva la sconfitta pesante per atteggiamento in quel di Agrigento alla penultima giornata che ha tolto dalle proprie mani i propri destini.

Adriano Negri, presidente della Dinamica Mantova (foto Luca Sacchi)

Adriano Negri, presidente della Dinamica Mantova (foto Luca Sacchi)

GIVOVA SCAFATI – ORSI TORTONA – Senza dubbio due delle maggiori deluse del campionato. Seppur neopromosse, i movimenti di mercato e i roster dati in mano a Cavina e Ponticello ad inizio stagione lasciavano prevedere altri risultati. Scafati ha passato un girone a domandarsi se la squadra costruita fosse quella giusta e se l’allenatore andava bene. Dopo aver finito di cambiare giocatori e allenatori e trovato l’assetto definitivo con coach Finelli alla guida, la squadra ha iniziato a risalire posizioni ma ormai davanti erano troppo lontani e non è stato più possibile rientrare in gioco per i playoff. La squadra piemontese è stata sfortunata nel perdere Polk poco prima dell’inizio del campionato e l’inserimento in corsa di Galloway ha costretto a ritrovare nuovi equilibri, che hanno portato a 6 sconfitte consecutive in avvio. La bella rimonta a cavallo della fine del girone di andata (11 vittorie su 12) ha permesso di rientrare in gioco, ma nel finale è mancato di nuovo qualcosa, soprattutto lontano da casa, ed il sogno playoff è svanito. Per entrambe le società un’estate in cui prepararsi alla nuova A2 unica, cercando di partire dal buono di questa stagione senza per forza rivoluzionare tutto.

piacenzaBAKERY PIACENZA – Finisce dopo solo un anno l’avventura della Bakery in A2 Silver, dopo il ripescaggio della scorsa estate. Una stagione nata storta, proseguita nel peggiore dei modi e che nel finale si stava incredibilmente raddrizzando, ma che purtroppo ha portato alla retrocessione. Un roster messo insieme nelle ultime settimane di agosto (trovando in ogni caso uno dei migliori stranieri di questo campionato, il lituano Sorokas) ha di fatto utilizzato le prime gare di campionato per cercare amalgama ed equilibri. Una volta trovati, sono arrivate anche le prime vittorie ma un paio di dolorosi passi falsi hanno indotto la dirigenza a sostituire coach Coppeta con Sodini ma soprattutto di rimettere mano al portafogli e ingaggiare due pezzi da novanta come Becirovic e Zizic. Due acquisti che avrebbero dovuto garantire un deciso cambio di passo, ed invece sono arrivate 8 sconfitte consecutive che hanno segnato il campionato della Bakery. Guarda caso una volta andati via entrambi, la squadra ha ritrovato compattezza e anche due vittorie che hanno riacceso flebili speranze, che non sono però bastate per evitare il ritorno in serie B. Da cui però si può ripartire con grande entusiasmo, perché la piazza ha voglia di basket e fino alla fine non ha abbandonato la squadra, tributandogli anche una meravigliosa standing ovation nell’ultima gara casalinga.

a cura di Alessandro Salvini e Fabrizio Quattrini


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