Sek Henry in penetrazione (Foto: Carmelo Signorino 2015)

Sek Henry in penetrazione (Foto: Carmelo Signorino 2015)

Capo d’Orlando – Tornare alla vittoria davanti al proprio pubblico, dopo le due giornate di squalifica del PalaFantozzi, festeggiare al meglio la salvezza matematica ottenuta la settimana scorsa, ottenere una prestigiosa vittoria contro l’Olimpia Milano, vera e propria corazzata del campionato. In un colpo solo l’Upea Capo d’Orlando raggiunge tutti gli obiettivi della vigilia, giocando la partita perfetta contro la migliore squadra del campionato. Impresa frutto di una difesa asfissiante, diventata ormai il marchio di fabbrica della squadra di coach Griccioli, di un attacco a tratti incontenibile, e di un’applicazione mentale che ha evitato il ritorno della EA7, stroncando sul nascere ogni minimo tentativo di rimonta. L’Olimpia, dal canto suo, ha mostrato un calo di tensione, figlio anche del primo posto ormai matematico in regular season, ma da non sottovalutare in vista della post season, dopo la seconda sconfitta consecutiva.

La partita – Coach Griccioli, che deve fare ancora a meno di Basile, parte con Pecile in cabina di regia, Henry e Campbell sugli esterni, Nicevic da ala forte e Hunt come centro. Banchi, senza Hackett e Kleiza, schiera Brooks, Gentile, Cerella, Melli e Samuels. L’Upea parte subito forte, con i canestri di Henry e Pecile. Dopo 5 minuti è già 17-6. Gentile prova a tenere in partita i suoi, ma Milano spara a salve da tre punti, mentre i paladini finiscono il primo quarto con un solo errore su 5 tentativi. Il primo parziale si chiude 29-15. Ci si aspetta la reazione ospite, ma il secondo quarto inizia con i paladini che arrivano fino al +18 (35-17 al 14′) grazie ad un ispiratissimo Henry. Ragland e Melli firmano un parziale di 10-3. I canestri del giovane Karavidic tengono a distanza gli ospiti e, all’intervallo lungo, il punteggio è 44-33.

Il terzo quarto inizia con un tiro libero di Pecile, per un fallo tecnico fischiato a Samuels nel tunnel degli spogliatoi. Le squadre fanno fatica in attacco e il primo canestro dal campo è il 47-34, firmato da Nicevic dopo 4 minuti. Ragland firma 7 punti consecutivi, costringendo Griccioli al timeout e riavvicinando i suoi fino al -6 (47-41). Dopo la sospensione Nicevic, Hunt e Campbell ristabiliscono la distanza di sicurezza. L’ultimo parziale inizia sul 52-44. Segna subito Nicevic a cui risponde Elegar. Le percentuali ospiti dall’arco sono impietose. Gentile risponde a 5 punti consecutivi di Soragna, ma McGee e Campbell firmano 8 punti consecutivi, scavando il break decisivo. A meno di 3 minuti dal termine, la bomba del miglior Pecile della stagione fa esplodere il PalaFantozzi. La festa può iniziare. Finisce 71-57.

La statistica – Milano tira malissimo. Il 4/27 dall’arco condanna la squadra di Banchi, che non riesce mai ad avvicinarsi nel punteggio. Altro dato che testimonia la scarsa vena in attacco dei campioni d’Italia sono i soli 8 assist. L’Upea vince la battaglia a rimbalzo (42-37), dimostrazione del migliore approccio al match degli uomini di coach Griccioli.

Upea Capo d’Orlando – EA7 Milano 71-57 (29-15; 15-18; 8-11; 19-13)

Upea Capo d’Orlando: McGee 16, Henry e Pecile 13.  Rimbalzi 42 (Hunt, Nicevic ed Henry 7). Assist 15 (Henry 5).

EA7 Milano: Ragland 14, Gentile 11, Melli 9. Rimbalzi 37 (Elegar 8). Assist 8 (Gentile e Melli 2).


Foto - Carmelo Signorino 2015