Veroli

Jackson delude Veroli (Foto Salvatore Bonaceto)

Tommasini 5: Sette minuti in campo e tre punti. Entra presto nella partita a causa dei problemi di falli di Giovacchini. Non riesce a porre un freno allo strapotere di Green in difesa, mentre in cabina di regia non dà i giusti ritmi ai compagni.

Cortese 5: Sei punti in quindici minuti. Non va oltre il compitino in attacco segnando solo dalla lunga distanza. In difesa non riesce mai a frenare Bucci quando tocca a lui marcare il numero 12 avversario.

Rullo 5.5: Il suo apporto va oltre i tre punti mandati a referto. Nei primi minuti del quarto periodo, infatti, guida con energia la rimonta dei suoi riportandoli sul – 1. Sul più bello Gentile lo richiama in panchina e quando torna in campo la partita è già scappata via.

Gatto 5.5: Anche il veterano di Veroli è in campo nel miglior momento dei suoi e torna in panchina insieme a Rullo sul – 1. Si prende due tiri soltanto, rispettando il ruolo che gli è stato assegnato dopo il suo reintegro in rosa.

Lee 5.5: Nel primo tempo soffre sotto canestro su entrambi i lati del campo non riuscendo a fare la differenza. Va meglio nella ripresa, ma non è certo la sua migliore prestazione dell’anno.

Elder 5: Non pare al meglio fisicamente e questo certamente non lo aiuta. La pochezza di idee dell’attacco di Veroli lo porta, inoltre, a ritrovarsi spesso con la palla in mano con pochi secondi sul cronometro e lontano da canestro. Situazione, questa, che accentua le sue difficoltà.

Jackson 5: Nel primo tempo è il grande assente della gara, mandando a referto i primi due punti vicino allo scadere del secondo quarto. Nella ripresa forza dei tiri per cercare di mettersi in ritmo, cosa che non gli riesce mai.

Giovacchini 5: In una domenica che si presentava già difficile sulla carta a causa della marcatura di Green, vede complicarsi il suo compito caricandosi subito di due falli, cosa che non gli permette neanche di mettere in ritmo i compagni in attacco.

Brkic 6: È il più continuo dei suoi, come dimostrano i 18 punti messi a segno. Cerca di mettere in campo qualcosa in più degli atri soprattutto nella ripresa, ma pesa il suo 0/2 dalla lunetta sul – 4 nel quarto periodo.

 

Barcellona

Lukauskis 6: Partita solida. In difesa tiene a bada gli annacquati esterni avversari, in attacco il suo unico canestro dà il massimo vantaggio dell’intera gara ai suoi nel terzo periodo.

Mike Green è il migliore dei suoi (Foto Bonaceto)

Green 8: Si dimostra di categoria superiore. Riesce a chiudere il primo quarto in doppia cifra, ma soprattutto tiene in mano i ritmi della gara. Quando va a riposarsi in panchina Barcellona si ferma, ma nel finale mette la tripla con cui gli ospiti ripartono per lo sprint finale vincente.

Hicks 8: Arriva in partita nel secondo quarto e dimostra subito di essere ispirato. Nessuno degli avversari è in grado di fermarlo e l’impiego tutto sommato limitato (25 minuti in campo) gli permette di arrivare al meglio al finale, dove fa ampiamente la sua parte.

Bucci 8: Un cecchino praticamente infallibile. Le sue uscite dai blocchi per le cinque bombe sono enciclopediche, senza fare sconti a chiunque prova a marcarlo. Tutti sembrano già sapere dove finirà ogni suo tiro prima che quello che appare inevitabile accada. Con 23 punti è il top scorer insieme a Green.

Mocavero 6: Ha tanti minuti in campo e fa il suo. Più che per i tre punti segnati, si fa notare in difesa per il contributo che da col suo fisico per frenare i lunghi avversari.

Dordei 6.5: L’ex di giornata lascia tracce importanti di se soprattutto nel primo tempo, dove realizza sei dei suoi otto punti totali. Nella ripresa fa il suo senza lasciare ricordi indimenticabili.

Da Ros 6.5: È l’uomo in più dei giallorossi siciliani sotto i tabelloni, riuscendo a catturare addirittura dieci carambole. In attacco manda a referto solo un punto, ma non era certo lui a dover fare la differenza da quella parte del campo.

Piazza 5.5: Gli tocca l’ingrato compito di dare fiato a Green. La differenza si nota e non poco, come dimostrano i soli due punti che l’attacco produce nella seconda metà del terzo periodo. In difesa ci mette molta energia che gli frutta un recupero.

Martin 5: Lascia poche tracce nella gara. Di lui si ricordano i tre falli dopo appena quattro minuti e mezzo del primo quarto e poco altro.