coach Roberto Russo

Ventisei punti, che fruttano il primato per differenza canestri con Castellanza, la qualificazione alla Final Four di Coppa Italia ma -più in generale- la sensazione di essere sulla strada giusta e soprattutto la volontà di continuare a migliorare:questo è in sintesi il girone di andata dell’ArcaAnthea Lucca.

Da qui parte l’analisi del coach Roberto Russo che, complice il giro di boa, ripercorre i primi 6 mesi di lavoro: “Stiamo ottendendo risultati grazie al grandissimo entusiasmo che la proprietà, nelle persone di Alfredo Susanna e Camillo Auricchio, mi ha trasmesso dall’inizio e che io ho trasmesso alla squadra. Questo coinvolgimento, insieme alla continuità del lavoro di Umberto Vangelisti, Giovanni Giusti e di tutto lo staff, è alla base di tutto”.

L’accenno alla dirigenza offre lo spunto per chiarire alcune indiscrezioni di mercato uscite sulla stampa, Russo è ovviamente in contatto quotidiano con Direttore sportivo e Direttore generale: “La società, indipendentemente dal fatto di poter acquisire o meno un innesto per la squadra, deve essere sempre attenta e conoscere tutte le dinamiche, mantenendo i rapporti con i procuratori per poi valutare eventualmente quelle che potrebbero essere situazioni di mercato interessanti”.

Il brillante avvio di campionato ha riportato tanta gente al Palatagliate, quanto è importante questo fattore?

“Sembra una sciocchezza ma conta tantissimo per continuare un andamento di campionato che ci vuole vedere protagonisti. Avere conquistato il pubblico a Lucca significa mandare il messaggio a tutto il movimento della pallacanestro italiana che a Lucca c’è una società seria, che rispetta gli impegni e vuole bene impressionare, indipendentemente dai risultati che potrà conseguire sul campo.

Penso che gli attestati di stima che la società sta ricevendo non solo a livello cittadino ma anche tra le istituzioni della pallacanestro sia motivo di orgoglio per un sodalizio che fino a pochi mesi fa lottava per obiettivi diversi”.

Se qualcuno poteva pensare in estate che i nuovi acquisti, veterani che scendevano di categoria, potessero tirare il fiato sicuramente si sarà ricreduto: “Quando ho parlato con la società ci siamo prefissati un obietivo ed ho fatto la promessa di portare a Lucca giocatori che sanno cosa vuol dire lavorare, formare e migliorare un gruppo d mi sembra che questa promessa sia stata mantenuta. Per un movimento numericamente in crescita, come il nostro settore giovanile, portare i bambini la domenica a vedere esempi da emulare come può essere Zivic, che in campo non risparmia nemmeno una stilla di energia, o il talento di Parente o ancora la regolarità e serietà di Scrocco è un segnale esemplare di ciò che vogliamo dare ai nostri ragazzi”.

A che punto è invece la crescita dei giovani?

“Si tratta di un campionato dificile, che li vede svantaggiati quanto ad esperienza perché spesso si trovano a combattere con giocatori più scafati che li possono mettere in difficoltà. Detto questo penso però che in 5 mesi abbiano svolto un lavoro i cui effetti sono sottto gli occhi di tutti: Crotta, Russo e Sorrentino hanno migliorato la qualità del gioco ed il modo di stare in campo ma anche chi ha avuto finora meno spazio, come Nieri e Tozzini, ha raggiunto un livello fisico che gli dà un ritmo  ed un livello di gioco completamente diverso da quello che avevano prima”.

Dove ancora può migliorare l’ArcaAnthea, come squadra e come società?

“Premettendo che è un bilancio molto positivo, pretendo assolutamente che la squadra ripeta quello che è stato un girone di andata che lha vista protagonista. Pertanto entrando in palestra senza mai accontentarsi bensì migliorando in tutti quegli aspetti che ci serviranno per provare a fare risultati grandiosi. La società ha fatto e sta facendo passi da gigante per quanto riguarda la parte organizzativa e di comunicazione continua con tutti gli organi istituzionali del basket, in modo corretto e leale”.

Quale squadra/giocatore ti hanno colpito di più?

Torino è senz’altro la sorpresa del girone e come giocatore prendo uno dei miei: Gian Paolo Drocker, da 20 anni in questa società, che da capitano ci indica sempre la strada da seguire, soprattutto nei momenti difficile”.