Don Bosco Livorno: Iardella 10, Niccolai 3, Cunico 1, Martini 9, Passaglia 17, Mazzantini 8, Mariani 9, Artioli N.e., Modica 15, Benvenuti 5. All. Da Prato.

Cecina Basket: Fratto F., Rischia 4, Elmi N.e., Del Testa 13, Bertolini 14, Cappa 18, Tessitori 12, Salvadori 6, Caroti N.e., Bruni 19. All. Campanella.

Arbitrti Sig.ri Benatti e Zanotti Fuori per falli Tessitori (CC) al 39′. Parziali 28-20; 14-20; 17-23; 17-23.

Livorno. Parlare di derby a Livorno fa andare la testa a tanti anni fa, a Libertas e Pallacanestro Livorno, ad Alexis ed Addison, a Bucci e Sacco. Oggi tutto è un po’ diverso, stasera si incontrano le due massime espressioni della pallacanestro della provincia di Livorno: il Don Bosco di Da Prato ed il Cecina Basket di Campanella, con una miriade di incroci e ricordi sull’asse Cecina-Livorno: Cappa e Fratto ex Pallacanestro Livorno, Bertolini ex Libertas, coach Campanella ex assistant di Basket Livorno ed il presidente Elio Paretti più volte indicato come possibile salvatore della patria amaranto quando la squadra dell’allora coach Dell’Agnello era ormai chiaramente sulla via del fallimento.

La partita inizia con un 2/2 ai liberi di Bertolini al quale risponde Modica con una tripla.  Errori abbastanza marchiani da entrambe le parti. Da Prato ostenta tranquillità, dall’altra parte Campanella discute animatamente coi suoi. Il gioco risulta ancora approssimativo e la partita prosegue punto a punto. E’ Passaglia coi suoi chili a fare da padrone sotto entrambi i canestri, conquistando ottimi rimbalzi difensivi e giungendo con estrema facilità a prendersi tiri a coefficiente di difficoltà assai basso, i preferiti dal pivot labronico. Non appena Livorno trova un po’ di equilibrio in attacco riesce a piazzare un parziale di 12-2 di quelli che stenderebbero anche un elefante, ma Bruni interrompe il break con un tiro da tre ben costruito dalla squadra Cecinese. Mancano 3′ e mezzo alla fine quando Campanella tira fuori dalla panchina Cappa. Con l’innesto dell’ex Pl Cecina si riporta sul -5.  Mariani appena entrato si fa subito sentire, rubando palla in difesa a Cappa ed ispirando un funambolico canestro di Modica in sospensioe. Dopo due errori di Mariani da una parte ed uno di Rischia dall’altra la sirena suona ed alla fine dei primi dieci minuti Livorno guida 28-20.

Dopo neanche trenta secondi del secondo  quarto il cecinese Bruni commette il terzo fallo guadagnandosi le ire di coach Campanella, Mariani, tuttavia, non va oltre l’1/2 dalla lunetta. Cunico, con un ottimo uso dell’in and out ispira Niccolai da tre e dopo l’ennesimo rimbalzo difensivo di Passaglia è Martini ad infilare due punti per gli amanti dello showtime. Iardella ritorna in campo dopo tre minuti dall’inizio del quarto sostituendo Cunico col Don Bosco avanti di dieci. Livorno comincia a sparacchiare senza testa ed è solo la fortuna a far sì che sui capovolgimenti di fronte Cecina non ne approfitti. Da Prato ne vuol parlare e chiama minuto.  Dopo un bel gancio di Cappa, è Passaglia in mezzo ad un groviglio di mani a cercare e trovare due punti da sotto che suggella nell’azione successiva con un altro lay-up ostacolato dal fallo di Salvadori che lo manda anche in lunetta. Nonostante l’errore Livorno è di nuovo sul +10.  Cecina mette a segno un parziale di 6-0 e coach Da Prato prova a rimescolare le carte mandando in campo Benvenuti e Cunico per Passaglia e Mazzantini. Cappa con quattro punti consecutivi riporta Cecina sulla parità mentre l’anello in cui Livorno deve segnare sembra murato. Cunico recupera un rimbalzo su cui subisce un fallo da Bertolini che lo manda in lunetta a 9″ dalla fine. Per Cunico è 1/2 ma è lo stesso Cunico a sfruttare il bonus non ancora esaurito commettendo fallo su Cappa a 3″ dalla fine. Cappa riesce comunque a tirare una preghiera che per poco non viene esaudita. La sirena suona e Livorno è sopra di appena due punti.

Il terzo quarto comincia con una palla persa malamente da Modica che si fa perdonare recuperando sul ribaltamento di fronte lanciando Mariani in contropiede. Passaglia pasticcia più volte, Cecina torna in parità e Da Prato fa uscire il suo pivot per il giovane Benvenuti che appena messo piede in campo conquista un rimbalzo, subisce fallo e mette a segno un bel jump in meno di venti secondi. La tripla di Bruni, però porta per la prima volta Cecina in vantaggio. Livorno comincia a giocare deisamente male, prendendosi tiri approssimativi, restando fuori da ogni schema ed adesso Cecina riesce ad approfittarne. I livornesi sono lontani parenti di quelli di inizio secondo quarto, mentre gli uomini del presidente Parietti, guidati da un Bruni in questo frangente pressoché perfetto, si portano fino al +6. Iardella in entrata subisce il  fallo di Cappa, mentre nel proseguio dall’azione Mariani va in lunetta a seguito del fallo di Tessitori e fa 2/2. Cecina segna un 5-0 di break. Da Prato, in evidente difficoltà, tenta le carte Cunico e Passaglia con quest’ultimo che riporta Livorno sul -4, prima con un bel canestro e poi con un 3/4 dalla lunetta.  Sul 59-63 si va all’ultima pausa e dalla panchina Don Bosco si sentono chiaramente le furibonde ire di Da Prato contro una squadra che sta giocando la peggior pallacanestro vista al PalaMacchia dall’inizio della stagione.

Mazzantini apre il quarto accorciando le distanze, mentre Modica subisce il quarto fallo di Tessitori che a poco a poco stava rubando a Passaglia il ruolo di mattatore del match sotto le plance. Il numero 18 fa 1/2 e riporta Livorno sul -2. Mazzantini argina il nuovo break cecinese andando metter dentro dopo aver preso un gran rimbalzo sull’ennesimo errore di un Mariani oggi ampiamente al di sotto della sufficienza. Ma Livorno a 6’32” è ancora sotto di 5 con palla in mano a Cecina che segna, recupera, trova un altro canestro con Tessitori e tornata in difesa recupera l’ennesimo pallone che il solito Tessitori non tarda a mettere dentro. Di nuovo sul -9 Martini in entrata subisce il quinto fallo di Tessitori ma dalla lunetta si limita ad un 1/2.

Cecina sul +8 prova ad addormentare il gioco e poi ci pensa Cappa a riportare in doppia cifra il vantaggio dei ragazzi di Campanella. A 1’48” Da Prato chiama minuto, ma l’impressione è che i buoi siano già inesorabilmente fuggiti. Livorno continua nel suo pressappochismo senza trovare soluzioni né buone, né solamente accettabili. Al rientro dal timeout è addirittura il pivot Passaglia a provare a suonare la carica tentando una tripla che si schianta lapidaria sul ferro. E’ l’epilogo: Livorno perde l’imbattibilità casalinga e manda un chiaro messaggio a chi pensava già a playoff e ad eventuali sorprese: la strada è ancora lunga e per prima cosa bisogna guardarsi le spalle.