Poderosa MontegranaroAncora poche ore e sarà derby. Domenica alle 18 al palas di via Ungheria di Porto Sant’Elpidio, la Dino Bigioni Shoes Poderosa Montegranaro proverà a fare punti fuori casa per la seconda volta in una settimana nell’atteso derby contro l’Ecoelpidiense. Diversi gli ex in campo: Coviello in maglia giallonera, Boffini in biancoazzurro gli unici due “veri”, ma bisogna considerare anche il portoelpidiense Ciribeni nelle file veregrensi e un Romani che ha svolto tutta la trafila delle giovanili a Montegranaro tra i rivieraschi.

A presentare una sfida dai tanti significati è coach Furio Steffè.

Coach, il derby ha sempre un sapore particolare.

Ne ho visti e giocati tanti a tutti i livelli e il ricordo più vivo che ho è quello vissuto l’anno scorso a Porto Sant’Elpidio. Di quella partita mi ricordo soprattutto il saluto finale tra le due squadre. Questo ha fatto sì che i rapporti tra i rispettivi giocatori e staff siano ottimi. Una grande dimostrazione di sportività.

Quanto pesa il clima che si respira nel prepartita nel preparare una gara del genere?

Sono convinto che non si possa vivere una partita di questo tipo in modo cauto. Bisogna viverla con felicità, emozione, aspettative. Per noi andare in campo è il nostro lavoro, per chi sarà sugli spalti auspico che sia una sfida a chi incita di più la propria squadra, non a chi insulta di più l’altra. Mi aspetto un grande spettacolo da entrambe le curve per dimostrare quanto tengono ai propri colori.

I precedenti recenti non arridono certo alla Poderosa.

Verissimo, tanto che l’anno scorso gli scontri diretti, sul campo, parlano di un 3-0 per loro e anche questa estate nelle amichevoli prestagionali, specialmente nell’ultima, loro hanno fatto un sol boccone di noi. Questo è quanto dicono i dati oggettivi e di questi ho bisogno per affrontare una squadra importante come Porto Sant’Elpidio.

Che squadra è l’Ecoelpidiense che affrontiamo domenica?

Una squadra ben allenata da coach esperto come Schiavi, che riesce a tirare fuori sempre il meglio dai propri giocatori. Ha un nucleo di base consolidato, con ruoli e responsabilità ben chiare, una squadra non facile da affrontare.

La Poderosa, invece, arriva acciaccata a questo derby, con Berdini out e Andreani non al meglio. Il roster, di colpo, non è più così chilometrico…

Stiamo lavorando per trovare la giusta alchimia, visto che abbiamo una squadra in larga parte nuova. A maggior ragione con l’arrivo di Micevic, che quantomeno domenica contribuirà ad allungare le rotazioni anche se è ovvio che non sarà al 100%. Dobbiamo ancora testarci emotivamente a certe partite, per cui sarà una prova per capire quale approccio mentale avremo. Degli infortunati non voglio parlare, credo che piangersi addosso sia una cosa sciocca. Anzi, bisogna esaltare chi sarà in campo perché dovrà tirar fuori qualcosa in più.

Quel che è certo, comunque, è che la società in estate ha investito molto nel progetto Poderosa. Senti la pressione del dover far bene a tutti i costi?

Da maggio ad oggi il progetto Poderosa è cambiato con il cambiare delle cose a Montegranaro. Inizialmente volevamo dare una continuità al lavoro dell’anno scorso, ma nel momento in cui la Sutor è venuta a mancare la famiglia Bigioni ha voluto intraprendere una strada sicuramente meno semplice come quella di ridare entusiasmo a una piazza storica come questa. Il nostro è un progetto di ampio respiro che coinvolge anche il settore giovanile, ma non è solo una questione di investimenti economici. È una fatto di persone e io sono orgoglioso di far parte di questo gruppo.

Tornando a domenica: è davvero una sfida da Davide contro Golia?

Mi viene da sorridere. Ribadisco: i risultati recenti hanno detto che siamo noi a dover fare un’impresa per vincere da loro. Questi confronti, comunque, li lascio ad altri. Per me sarà solo Porto Sant’Elpidio contro Montegranaro, una sfida tra due società che hanno fatto e stanno facendo un lavoro di qualità e professionalità.

 

Ufficio Stampa A.S.D. Poderosa Basket Montegranaro