Dopo un primo round di quarti di finale abbastanza scialbo (per ciò che concerne le sorprese e il pathos), le gare 2 giocate tra mercoledì e giovedì hanno riservato diversi colpi interessanti, nonché molte sfide (10) che si sono concluse con 2 o meno punti di scarto o anche al supplementare. Vediamoli nel dettaglio.

Nel girone A Lucca recupera 15 punti di scarto nell’ultimo quarto ed espugna la Sangiorgese approdando in semifinale; eroe della serata Davide Parente che segna 6 dei suoi 34 punti (7/12 da tre) nell’ultimo giro di lancette portando i toscani dal 73-69 al 73-75 finale. Legnano invece spreca il buon vantaggio accumulato ad inizio partita e viene beffata da un canestro di Samuele Puccioni (17 punti 9 rimbalzi e 7 falli subiti) che regala il successo per 67-65 a Castelfiorentino, il quale adesso avrà la possibilità di giocarsi gara 3 per il passaggio del turno. Chi invece potrà riposarsi nel prossimo weekend è Mirandola che fa fuori 2-0 Torino con ancora un grandissimo Jordan Losi (29 punti con 6/8 da tre) sugli scudi. La Fortitudo orfana di Liburdi butta l’ottimo primo tempo giocato a Montecatini con un terzo periodo da 22-7 per i padroni di casa, e dovrà quindi sudarsi le semifinali in gara 3. Nei playout la Fiorentina pareggia la situazione contro Castelnovo con Samoggia e Grilli che fatturano la metà dei punti di squadra. Prato spreca invece il colpo esterno di gara 1 e si fa espugnare da Costa Volpino che sorpassa all’ultimo secondo con due liberi di Tracchi.

Nel girone B viene giocata una partita piena di emozioni e colpi di scena tra Marostica e Senigallia: i primi pareggiano la situazione al 40′ con un libero di Montanari, ma perdono poi nel supplementare per una tripla di Penserini allo scadere, lasciando così ai marchigiani le semifinali. Ai supplementari finisce anche il derby romagnolo tra Rimini e Ravenna, in cui la spuntano questi ultimi con parziale di 14-7 nell’overtime: per decidere la semifinalista ci sarà bisogno di gara 3. Ferrara invece chiude i conti con Montegranaro, dopo essere stata sotto anche di undici lunghezze, con un secondo tempo da 30-14: in semifinale incontrerà Senigallia. Anche Corno di Rosazzo sbarca al turno successivo vincendo gara 2 a Fossombrone con un Nanut da 33 punti. Nei playout Roncade e Udine lottano fino in fondo, ma si devono arrendere alle proprie avversarie che si incontreranno nella finale per non retrocedere: i primi in trasferta a Spilimbergo vengono costretti al supplementare da un canestro di Benigni e poi nuovamente beffati da Diviach che li condanna definitivamente alla retrocessione; anche Udine, nonostante un netto predominio a rimbalzo, perde al fotofinish contro Rovereto e saluta la categoria.

Nel girone C Agrigento soffre più del previsto per avere ragione di Agropoli e passare il turno: alla fine deve ringraziare un canestro di Paparella che gli permette di non tornare in Sicilia per gara 3. Francavilla riesce invece a pareggiare la serie avendo vita abbastanza facile contro una Roseto abbastanza deludente. Pareggia la serie anche Scauri contro Reggio Calabria grazie ai 19 punti di Pignalosa e ai 18 rimbalzi di Simone Bagnoli (però alquanto deficitario in attacco: 0/2 dal campo e 2/10 ai liberi). 1-1 va anche il quarto di finale tra Rieti e Martina Franca: i padroni di casa sfruttano bene uno stupendo primo quarto (anche +15 il vantaggio maturato), salvo farsi recuperare tutto lo scarto accumulato nel finale quando poi vengono salvati da Genovese (21 punti e 8 rimbalzi). Nei playout Palestrina, sbagliando il tiro vittoria con Molinaro, è costretta a gara 3 contro Campobasso. Bernalda invece espugna Corato e la condanna alla DNC: protagonista della vittoria è Francesco Longobardi con 18 punti e 8 rimbalzi.