_MG_2308

Foto di Ubaldo Pianezzola

Friuladria Pienne-Fortitudo Bologna 75-63 (18-21, 28-32, 48-46) Il Pienne di Cesare Ciocca era già destinato ad entrare negli annali della pallacanestro naoniana per un sacco di ottime ragioni, a partire dall’entusiasmo che è riuscito a creare intorno a se. Oggi c’è un motivo in più, perchè la Fortitudo dei marziani è uscita nettamente sconfitta dal Palacrisafulli, battuta da una squadra che ha schierato per quasi tutta la partita tre 1995 in campo. Come non mai, ieri sera hanno avuto torto gli assenti, pochi, che hanno scelto di non rispondere all’appello di Cesare Ciocca e Giancarlo Palombita (scalpitante sui gradoni). I 2000 del Palacrisafulli hanno vissuto intensamente e in simbiosi con i giocatori, una gara intensa, nella quale, inizialmente, pareva prendere il largo la squadra ospite. Lo strapotere fisico dei bolognesi e le conclusioni dalla distanza del monumento vivente Carraretto, avevano presto portato in dote un vantaggio in doppia cifra per gli avversari. Il Pienne, guidato da un ottimo Varuzza, non si è scomposto più di tanto e ha ricucito lo strappo prima dell’intervallo lungo, conclusosi 28-32 per gli ospiti. Più passano i minuti e più salgono i decibel del pubblico di casa, in una partita nella partita con i “maestri” della Fossa dei leoni. In campo i giovanissimi pordenonesi non dimostrano alcun timore reverenziale verso i navigati avversari. Nobile è un trascinatore, praticamente perfetto. Visentin sotto canestro si fa valere e costringe spesso Iannilli a liberare l’area per cercare di contrastare i suoi tiri dalla media distanza. Gli arbitri non hanno certo tutelato il lungo padovano, attribuendoli alcuni falli molto dubbi. Tra tutti è risultato quasi comico quello in cui Iannilli, fisicamente il doppio di Visentin, ha letteralmente spiccato il volo dopo un contatto quasi impercettibile. Tra i padroni è impossibile trovare qualcuno non all’altezza della situazione. Simbolo perfetto della serata è Daniele Toscano, ancora non al meglio per il solito problema all’adduttore. L’ala laziale ha giocato una partita straordinaria per grinta e fisicità, recuperando palloni incredibili e mettendo sistematicamente in difficoltà l’avversario di turno. Se alle ottime prove di tutti aggiungiamo anche una serata finalmente egregia ai liberi, l’impresa è servita, con tanto di allungo finale fino ad un rotondo, e meritatissimo, più 12 finale. Alla fine è vera e propria standing ovation per Ciocca ed i suoi ragazzi, entrati tutti nel cuore degli sportivi pordenonesi. Questa squadra è un patrimonio da tutelare, non ci stancheremo mai di ripeterlo. Boniciolli, non proprio l’ultimo arrivato, inizia così le proprie dichiarazioni in conferenza stampa: “Complimenti a Ciocca e al Pienne, che ha vinto meritatamente giocando meglio di noi. Non ho mai amato le difese a zona, che il più delle volte sono passive ed attendiste. Ciocca presenta, invece, una zona propositiva, molto proficua. E’ la prima volta in cui posso dire che una difesa a zona mi è veramente piaciuta. Se è vero che abbiamo dominato ai rimbalzi, perchè più alti e grossi, abbiamo pagato cattive percentuali al tiro (38%), ma anche in questo caso il merito è stato dei nostri avversari. Ho spiegato ai miei giocatori che questa sconfitta ci può servire se riusciamo a capire che i nostri avversari hanno giocato meglio, senza nasconderci dietro alibi. Da Pordenone mi porto comunque una notizia positiva; la grande partita del giovane Candi, in una situazione non facile. Per concludere ribadisco i grandi meriti del Pienne, sicuramente superiori ai demeriti nostri.” Dopo il coach fortitudino è il turno di Cesare Ciocca: “Ricevere i complimenti da Boniciolli è una grande emozione. Li giro ai ragazzi, vi assicuro che andare tutti i giorni in palestra con tutto quello che ci è successo non è facile, avrebbero potuto mollare e non l’hanno fatto. Meritiamo sicuramente i play-off, e vogliamo assolutamente ottenerli. La chiave della gara è stata la difesa a zona, già applicata molto bene ad Udine. Il solco è stato ricucito con la 2-3, poi la posizione di Iannilli (spesso sulla linea di fondo), ci ha obbligati a passare alla 3-2. Anche in questo caso con ottimi risultati. L’impesa l’abbiamo fatta mettendoci un’intensità pazzesca, giocando con cuore e logica e con pazienza in attacco. Devo ringraziare ancora una volta Alessandro Brazzit e tutto lo staff, di livello sicuramente superiore alla categoria in cui ci troviamo. Voglio sottolineare che il break decisivo lo abbiamo fatto con i 95 e i 93 in campo, contro la Fortitudo. Questi sono i fatti, il resto sono solo cagate!” Cesare Ciocca riconosce la portata dell’impresa: “L’adrenalina che ti da questo lavoro è irrinunciabile, partite come questa ti ripagano di tutto. Sarò per sempre orgoglioso di questa squadra!”. Dopo l’appello in settimana, e quello nel giornalino distribuito al palazzo, il coach ha un ultimo pensiero per il pubblico: “I tifosi ci hanno capito, rispondendo alla grande al nostro appello. Oggi sono stati veramente da pelle d’oca, ci hanno aiutato moltissimo anche quando eravamo costretti a rincorrere. Li ringrazio veramente. Pordenone merita di vivere serate come questa; la speranza è che questa vittoria non resti solo un bel ricordo”. I tabellini: Friuladria Pienne Pordenone: Toscano 10, Di Prampero 5, Colamarino 13, Nobile 17, Ferrari 11, Varuzza 6, Begiqi, Zambon 4, Visentin 9, Venaruzzo NE. All. Ciocca Eternedile Fortitudo Bologna: Candi 10, Valentini 4, Lamma 3, Iannilli 13, Samoggia 4, Mancini 2, Raucci 3, Carraretto 18, Italiano 6, Sorrentino. All. Boniciolli Note: Espulso Lamma al 37′, tiri liberi Pienne 23/27, Fortitudo 11/16, da tre punti Pienne 6/15, Fortitudo 8/22.