Patron LongobardiNello Longobardi, il “patron” della Givova è stato finalmente prosciolto nell’ambito dell’inchiesta OVER LINE che lo aveva visto “involontario” protagonista insieme a dirigenti e funzionari del comune di Scafati.

Quando parlai con lui appena dopo la “doccia fredda” di questa avviso di garanzia, lo trovai sereno e disse <io confido nella magistratura, non ho mai fatto niente di male e quindi sono sereno. Il tempo è galantuomo e i fatti mi daranno ragione> .

Non si è sbagliato “patron” Nello ed alla fine il GIP ha accolto la richiesta di archiviazione del PM.

Una bella notizia , non solo per Nello Longobardi ma per tutto l’ambiente scafatese.

Il patron per festeggiare ha ufficializzato il ritorno a Scafati del play Maurizio Ferrara che va a rinforzare ulteriormente il roster affidato a Mimmo Sorgentone. Da un pò di tempo Enzino Di Capua ha dei problemi fisici e sta giocando solo stringendo i denti quindi un pò di riposo non potrà che fargli bene. 

In allegato l’articolo apparso oggi su “Il Mattino”

ACSE, PROSCIOLTO LONGOBARDI

Per il patron della Givova Scafati il gip accoglie la richiesta di archiviazione del pm.
Inchiesta Over Line, Aniello Longobardi, imprednditore ed ex presidente dell’Acse, poi vicepresidente del consiglio di amministrazione, esce dalle indagini. Il gip Dolores Zarone ha accolto la richiesta di archiviazione inoltrata dal sostituto procuratore dell’Antimafia Vincenzo Montemurro. La richiesta del magistrato inquirente è datata 10 gennaio, il provvedimento del gip è invece di cinque giorni dopo. La richiesta è stata presentata  dopo aver rilevato “l’infondatezza della notizia di reato” a carico dell’indagato, sostenuta anche dal contenuto delle memorie difensive  e delle produzioni documentali depositate dai difensori di Longobardi, gli avvocati Michele Sarno e Giovanni Annunziata. Longobardi è stato più volte sentito, anche su sua richiesta, dal sostituto procuratore titolare delle indagini ha più volte dichiarato (e poi dimostrato) di aver appreso delle irregolarità amministrative e tecniche dell’appalto successivamente vinto dalla Over Line. Anche se
, sottolinea il magistrato, allegati alla gara di appalto vi erano “informative della polizia giudiziaria relative a rapporti tra organi amministrativi del Comune di Scafati ed amministratori di società successivamente colpite da interdittiva Antimafia”, Longobardi (presidente anche della squadra di basket Givova) era un “soggetto estraneo agli apparati tecnici del Comune di Scafati”  non era quindi tenuto ad essere a conoscenza della posizione della Over Line.
Al momento gli indagati restano dunque tre: il direttore della società partecipata al Comune di Scafati, Salvatore De Vivo; il dipendente tecnico Antonio Sicignano; e il presidente della partecipata Eduardo D’Angolo ex consigliere comunale del Pdl. Le loro posizioni sono ancore all’esame del magistrato dell’Antimafia ma non si escludono ulteriori richieste di archiviazione anche per loro.
L’appalto fu assegnato nel 2011: non avendo ricevuto alcuna segnalazione da parte della Prefettura di Salerno, in merito ad alcuna interdizione della società Over Line, i dirigenti della partecipata affidarono la gara all’imprenditore di Casapenna, Antonio Fontana. La misura interdittiva antimafia a suo carico fu però emessa nel 2012 dalla Prefettura di Caserta a seguito di un indagine nella quale Fontana risultò essere vicino ai Casalesi.
Petronilla Carillo – Il Mattino