100095Vezzosi, la stagione della Virtus è terminata con un po’ di rammarico per l’uscita dai playoff contro Firenze, ma con un bilancio assolutamente positivo, vista la grande rimonta iniziata a dicembre 2012…

«E’ vero. Il risultato finale ci ha lasciato un po’ di amaro in bocca perché abbiamo dimostrato di essere alla pari con una squadra che in finale ha battuto Ravenna sul proprio campo ed è ad un passo dalla promozione. Il bilancio globale, però, è molto positivo. E’ stato un anno impegnativo e a tratti anche difficile, iniziato con tante speranze e poche certezze. Il girone di andata è stato travagliato, abbiamo perso partite per ingenuità nostre, dimostrando di dover crescere. L’unica nota positiva della prima parte di stagione sta nel fatto che ce la siamo sempre giocata con tutti».

Dopo le difficoltà, però, è iniziata la straordinaria cavalcata che vi ha permesso di centrare i playoff…

«Nel momento in cui stava iniziando a darci un buon contributo, è arrivato l’infortunio di Martignago, sostituito da De Min, che ha portato alla squadra esperienza e tasso tecnico. Lo straordinario girone di ritorno è coinciso con la crescita di tutto il gruppo, in primis Alessandri, ma anche i più giovani, che hanno iniziato a prendere le misure alla categoria. Abbiamo vinto partite su campi difficili, acquisito fiducia e ottenuto una meravigliosa qualificazione ai playoff, dove al primo turno abbiamo eliminato Empoli, seconda forza del campionato, dimostrando un grande carattere».

Un’annata da dieci e lode quindi….

«Per il risultato sportivo ottenuto siamo vicini al massimo, anche per quanto riguarda la crescita dei giocatori. Abbiamo lavorato tanto e bene, dando spazio e possibilità di farsi vedere a tutti. Alcuni hanno risposto meglio di altri, ma sono convinto che il lavoro fatto tornerà utile a tutti i ragazzi in futuro, indipendentemente se rimarranno alla Virtus o prenderanno altre strade. Devo ringraziare tutti i miei giocatori, in primis i 3 “senior” che meritano sicuramente palcoscenici superiori. Un grande aiuto me l’hanno dato i miei assistenti Simone Cini e Federico Vignola, il preparatore Laface, il fisioterapista Biagini, il dottor Cervelli, tutto lo staff e la società, che nelle persone di Egidio Bianchi e Fabio Bruttini ci è stata sempre molto vicina».

Adesso, però, è già tempo di pensare al futuro…

«All’inizio della stagione appena conclusa non era nei miei programmi allenare la prima squadra, ma quando mi è stato chiesto ho accettato con entusiasmo. Per il prossimo anno resto a disposizione della società, fermo restando che vorrei continuare il mio impegno nel settore giovanile. Credo che se la squadra del prossimo anno avrà le basi di quella attuale, con uno zoccolo duro e con giovani da lanciare, e mi riferisco anche ad altri ragazzi del nostro settore giovanile che sono in rampa di lancio oltre a quelli messi in vetrina quest’anno, penso che potremo partire da un punto più alto. La Virtus è aperta a chi vuol rimanere, compatibilmente con le esigenze economiche. La nostra è una società che negli anni ha saputo programmare, non sperperando le risorse a disposizione. Penso che la società meriti fiducia e chiunque deciderà di investire sulla Virtus avrà certamente un bel ritorno dal punto di vista dell’immagine».

 

 

Ufficio Stampa Virtus Siena