Alessio Iardella in entrata - Foto Diego Martelli.

Alessio Iardella in entrata – Foto Diego Martelli.

 

LIVORNO. Servirà una prova ricca di sostanza. Occorrerà ripetersi sugli stessi alti livelli espressi nella precedente uscita al ‘PalaMacchia’, nel vittorioso derby con Empoli. Il Don Bosco, per imporsi in questa domenica, in casa (ore 18, arbitri Matteo Spinelli e Edoardo Lunghi)) contro la temibile Goldengas Senigallia, dovrà sfoderare una prova di grande intensità. Il match, valido per la 18° giornata (3° di ritorno) di Dnb, girone B (il raggruppamento del centro Italia) non si preannuncia facile per i labronici, che pure hanno trascorso una settimana caratterizzata da proficui allenamenti, senza intoppi di carattere fisico. Sarà regolarmente a disposizione di coach Andrea Da Prato la talentuosa guardia Alessio Iardella – il miglior terminale offensivo dei rossoblù -, la cui squalifica di un turno (causata dalle proteste nei confronti della coppia arbitrale nel match giocato sabato scorso in trasferta con la Supernova Montegranaro) è stata commutata con la multa prevista in questi casi (il giocatore non aveva subìto sanzioni disciplinari in precedenza). Incerta, ma non per motivi fisici, la disponibilità di Gianluca Marchetti, il giovanissimo (e valido) play proveniente, in prestito, dalla Virtus Roma. Solo in extremis sarà sciolto, eventualmente, il nodo relativo alla sua presenza. I problemi ‘burocratici’ non dipendono dalla volontà del Don Bosco, ma da piccole difficoltà che ancora il sodalizio capitolino sta faticando a risolvere. I livornesi hanno raccolto, in casa, finora, 12 dei 16 punti globali. Tutte le formazioni di centro classifica stanno viaggiando spedite fra le mura amiche e faticano in trasferta. La stessa formazione della Goldengas Senigallia (che ha all’attivo 12 punti), nelle prime 11 giornate del torneo, si era dimostrata implacabile in casa (5 successi su 5) e vulnerabile in trasferta (6 sconfitte su 6). Nelle successive 6 gare, ha perso 3 volte in casa, ha vinto solo 1 volta (sul parquet della Supernova Montegranaro) ed ha perso 2 volte fuori casa (anche contro il fanalino di coda Costone Siena). Per farla breve, i biancorossi allenati da Alessandro Valli provengono da 4 sconfitte di fila e nelle ultime 9 gare hanno vinto solo nel derby marchigiano, sul terreno della Supernova Montegranaro. Al di là dei problemi di questa fase centrale della regular season, Senigallia è una buonissima squadra, con i mezzi per lottare per l’accesso ai play-off. Al PalaMacchia si affrontano dunque in questa ultima domenica di gennaio (la telecronaca verrà trasmessa martedì 29 alle 20,30 e poi nei giorni successivi in replica su TC2 Sport, canale digitale terrestre 272) due formazioni in lotta per l’accesso agli spareggi promozione. Per il Don Bosco sarebbe importante vincere, per scavare sui senigalliesi, a 12 giornate dalla fine del torneo, un profondo solco (6 punti). Il massimo, per i rossoblù, sarebbe ribaltare il passivo accumulato all’andata (quando finì 79-70 a favore dei locali), per portare il margine in classifica a ‘sei punti e mezzo’. Senigallia conta, in particolare, su sette pedine di spessore. Sotto le plance, opera Davide Perini, classe ’83 un pivot molto concreto nelle aspre lotte nell’area pitturata. Pericolose le azioni dell’ala-pivot titolare, l’esperto Andrea Barantani, del ’75, capace di trovare buone soluzioni anche dalla media e dalla grande distanza. Efficaci le giocate del play Sergio Maddaloni (classe ’84), bravo sia a far girare la squadra, sia in termini di soluzioni offensive personali. Da tenere d’occhio, anche nelle conclusioni dalla distanza, l’ala-pivot Nicola Catalani (dell’88). Come esterni operano due guardie, Luca Felice Giroli (del ’79) e Fabrizio Pasquinelli (classe ’84) temibili in ogni frangente del match. Formazione dunque completa ed esperta, che cercherà a Livorno di rialzare la testa dopo un periodo non certo fortunato. Il Don Bosco (possibilmente con l’aiuto di un pubblico caldo e numeroso) dovrà rispondere presente. Con una vittoria, si alimenterebbero le speranze di un obiettivo – quello dei play-off – impensabile ad inizio stagione.