Il girone di ritorno si apre, per il Don Bosco Livorno, con un derby toscano dal sapore particolare. Nella sfida interna di domenica 13 (palla a due alle 18, arbitri Gianluca Capotorto e Alessio Sansone) con il Computer Gross Use Empoli, i rossoblù hanno la ghiotta occasione di mettere definitivamente al sicuro il traguardo salvezza e, contemporaneamente, di alimentare il sogno play-off. I labronici, come noto, occupano attualmente la settima piazza, a quota 14, in compagnia di Castelfiorentino e Cento. 10 le lunghezze di margine sul fanalino di coda Costone Siena e 6 le lunghezze sulla squadra penultima, la Naturino Civitanova. Sono 6 pure i punti di ritardo dal gruppetto di 4 squadre che attualmente affollano il terzo gradino. Guarda caso, nel gruppetto al terzo posto si trova anche Empoli, capace di vincere per ora 6 volte su 8 in casa e 4 su 7 in trasferta. I conti sono facili: se il Don Bosco domenica, nel secondo impegno interno consecutivo, si impone, rosicchia il margine di ritardo dalla stessa formazione biancorossa empolese e (considerato anche il successo, 76-83, strappato alla palestra Lazzeri all’andata) si porterebbe di fatto a ‘3 punti e mezzo’ dai rivali. Viceversa, con una sconfitta, i labronici sarebbero risucchiati nel gruppone del centro classifica, con un vantaggio sulla zona retrocessione che tornerebbe piuttosto esiguo.

Si preannuncia una partita di alti contenuti tecnici e agonistici. Il Don Bosco, che in casa ha vinto 5 partite su 7, può presentare, finalmente, il proprio roster al gran completo. Servirà una grande impresa ai rossoblù, chiamati ad un lavoro intenso sia in attacco, sia e soprattutto in difesa. Empoli sta viaggiando spedita come un treno. Dopo qualche difficoltà nelle primissime giornate, i biancorossi hanno innestato le marce alte: nelle ultime 9 partite del girone d’andata hanno ottenuto 14 punti. Da tenere d’occhio il pericolosissimo asse play-pivot, composto da Daniele Mariotti (classe ’84, 15 punti di media e regista molto abile in ogni fase del match) e Nicolò Ravazzani (centro dell’85 e miglior rimbalzista del torneo). Il Computer Gross, allenato da Daniele Quilici, può contare su una rosa di dieci-titolari-dieci, tutti in grado di portare il proprio valido contributo. Sia chi parte dal quintetto, sia chi esce dalla panchina può diventare micidiale, se non pressato a dovere. A parte Mariotti e Ravazzani, il Don Bosco non dovrà dunque lasciar spazio alla guardia Falchi (’92), al lungo Sesoldi (’92), al play Terrosi (’89), all’ala-pivot Delli Carri (’89), al lungo Italiano (’91), al pivot Iacopini (’93), al play Berni (’93) e alla guardia Falconi (’91). I rossoblù, al cospetto di una squadra così valida, dall’età media piuttosto bassa, meritatamente terza, con soli 2 punti di ritardo dalla seconda piazza, lanciatissima verso un buon piazzamento play-off, può comunque giocare le proprie carte.

Al PalaMacchia è caduta (alla quarta giornata) un’altra squadra dello stesso livello, la Missardi Montecatini che proprio domenica scorsa, al PalaTerme ha superato gli empolesi. Giocando al massimo, i labronici possono imporre la propria legge. La gioventù e la ‘sfrontatezza’ dei vari Benvenuti (pivot del ’95, stabilmente nel giro delle nazionali giovanili), Cunico (play del ’93). Mazzantini (guardia del ’95), Mariani (guardia del ’95), Martini (guardia del ’92) e del rientrante Artioli (guardia del ’95), unite al carisma ed all’esperienza di capitan Niccolai (ala dell’84), Passaglia (pivot, ex di turno, dell’84), Iardella (guardia tiratrice dell’88) e Modica (lungo tutto-fare dell’82) possono far male a chiunque. Servirà, per spingere la squadra labronica, anche l’apporto del pubblico. La telecronaca del match verrà trasmesso su TC2Sport (canale digitale terrestre 272) martedì 15 alle 20,30 e poi, più volte, sulla stessa emittente, in replica in varie fasce orarie nei giorni successivi.

Un’ultima nota: il coach dei rossoblù Andrea Da Prato, che da sempre riesce ad ottenere ottimi risultati alla guida dei giovani, ha allenato dal 2002 al 2007 Empoli, portandola a traguardi di sicuro prestigio. Fra le mete più importanti da lui conseguite, la promozione dalla vecchia B2 (l’attuale Dnb) alla vecchia B1 (l’attuale Dna).