Leo Niccolai, da lui ci si attende il riscatto dopo alcune prove altalenanti

Leo Niccolai, la pasta del capitano.

LIVORNO. Per il Don Bosco Livorno le ultime sei partite di regular season saranno ‘sei finali’. Per meritarsi l’accesso ai play-off, la squadra labronica dovrà raccogliere nelle restanti sei gare il maggior bottino di punti. Inutile, ora, con tanti scontri diretti ancora da disputare, effettuare calcoli sul numero di successi necessari per raggiungere l’ottava piazza. Ci limitiamo a ricordare come in graduatoria, dopo 24 giornate, fra il sesto posto, occupato da Cecina (con 26 punti) e la dodicesima piazza, dove si trova la coppia Rimini-Supernova Montegranaro (20 punti), siano racchiuse ben otto formazioni. Tre le ‘poltrone’ play-off per tali otto squadre: facile prevedere un arrivo in volata. Il Don Bosco, attualmente, si trova sul decimo gradino (22 punti), insieme a Senigallia (con cui ha perso due volte su due). Niccolai e compagni accusano due lunghezze di ritardo dal Cento (con cui possono contare su una miglior differenza punti), dal Castelfiorentino e dalla Virtus Siena (che devono ancora presentarsi al PalaMacchia). Virtualmente sicura dei play-off, nonostante il calo di rendimento delle ultime uscite (quattro sconfitte nelle ultime quattro gare) è la formazione fiorentina dell’Enegan Affrico, quarta (insieme alla Poderosa Montegranaro) a quota 28 punti. La squadra gigliata, questo sabato alle 18,30, ospiterà proprio il Don Bosco. Per i rossoblù di coach Andrea Da Prato si preannuncia una trasferta dura, al cospetto di una delle migliori realtà della categoria. L’Affrico ha i mezzi per ritagliarsi un posto al sole e per puntare a traguardi importanti pure nella post-season. Le difficoltà incontrate dai biancoazzurri gigliati nelle ultime uscite sono anche figlie ad un importante cambiamento in corsa: al posto del play ‘ragionatore’ Riccardo Serena (out per un infortunio alla mano), è stato ingaggiato un play-guardia, Fabio Lovatti, dal grande talento. Due giocatori, Serena e Lovatti, ugualmente validi, ma dalle caratteristiche tecniche differenti. Solo con il tempo, inserendo pienamente nei propri schemi Lovatti, Firenze potrà tornare a raccogliere gli stessi ottimi risultati conseguiti nella prima parte del campionato. La pausa imposta dalle final-four di Coppa Italia (nello scorso week end anche il campionato di Dnb ha osservato un turno di riposo) è servita al coach Gabriele Giordani per lavorare in modo intenso in palestra e far migliorare il gioco di squadra. L’Enegan può contare su elementi da categoria superiore. Il roster, oltre a Lovatti, è composto dall’esperto pivot Toppino, dall’esterno Paparella, dal giovane play Bandinelli, dall’ala Fontana, dalla guardia Grilli all’ala-pivot Fattori e dalle giovani ali Coccia, Sferruzza e Udom. Per sbancare il ‘PalaAffrico’, il Don Bosco dovrà sfoderare una prova ricca di spessore. I livornesi dovranno ripetersi sugli stessi alti livello di gioco e di intensità espressi nelle ultime due (vittoriose) uscite (a Cecina e con Cento). Servirà tanta sostanza sotto le plance, con i vari Benvenuti, Modica, Passaglia e Niccolai chiamati ad un duro lavoro. Servirà tanta presenza e tanta applicazione da parte degli esterni Cunico, Mazzantini, Mariani, Marchetti, Iardella ed Artioli. Non si segnalano, nella squadra livornese, problemi di carattere fisico. Il successo colto in settimana a Montegranaro dalla rappresentativa rossoblù under 19 – già sicura dell’accesso alle finali nazionali, ma desiderosa di assicurarsi il primo posto nel proprio girone eliminatorio; nella squadra giovanile labronica sono impegnati tanti giocatori che militano anche in prima squadra – ha permesso di gettare ulteriore benzina sul fuoco dell’entuasiamo. Un entusiasmo contagioso, che non è stato minimamente scalfito dalla pausa agonistica dello scorso week end. A Firenze il Don Bosco potrà presentare l’abito dei giorni migliori. Messa al sicuro la salvezza, la compagine labronica vuole giocarsi fino in fondo le proprie carte per entrare nel tabellone play-off.