I due condottieri di Saint Mary's: Matthew Dellavedova e coach Randy Bennett (Fonte: Getty Images)

I due condottieri di Saint Mary’s: Matthew Dellavedova e coach Randy Bennett (Fonte: Getty Images)

I veri riflettori inizieranno a funzionare dalla giornata di domani, ma intanto già ieri ha preso il via la March Madness con due delle quattro gare che compongono il First Round e quindi completato in maniera definitiva il tabellone della Midwest Region.

Louisville e Memphis quindi ora sanno quali squadre affronteranno domani nel loro primo impegno del Torneo NCAA, e mentre per i Cardinals potrebbe essere una semplice formalità per la squadra di Pastner non è propriamente così, vista la pericolosità dell’avversaria che si troverà davanti.

 

La prima partita, quella che indicava la vittima sacrificale di Louisville, è stata vinta da North Carolina A&T su Liberty 73-72 al termine di una partita molto divertente tra due squadre mediocri che però hanno giocato una grande varietà di pallacanestro con grande grinta lungo tutti i 40 minuti di gioco.

Liberty ha dimostrato un gran cuore rincorrendo per tutta la partita gli avversari senza mai trovare il modo per sorpassarli nel punteggio, ed hanno anche avuto il possesso per beffarli allo scadere ma il John Caleb Sanders non è riuscito a mettere il punto esclamativo su una prestazione più che positiva (21 punti, 9 assist).

Grande protagonista della serata è stata la guardia degli Aggies Jeremy Underwood, che ha pensato bene di piazzare la sua seconda miglior prestazione stagionale con 19 punti e 6/6 dal campo nella prima vittoria al Torneo del suo ateneo.

 

Ben diversa, per forza delle due squadre e per il flow della gara, è stata Saint Mary’s-Middle Tennessee, che ha visto i vice-campioni della West Coast Conference vincitori 67-54 in una partita che è stata equilibrata solo nei primi 15 minuti. Oltre ad essere equilibrata, fino a quel punto la partita era stato anche un bruttissimo spettacolo per gli spettatori, visto che complessivamente le due formazioni avevano segnato la miseria di 40 punti.

Poi si è svegliato in maniera prorompente Matthew Dellavedova per i Gaels e tutto è cambiato radicalmente. I Gaels hanno preso il primo vantaggio significativo (29-20) alla sirena del primo tempo e non l’hanno lasciato fino alla fine, con l’aussie grande mattatore con 22 punti, 6 rimbalzi e 4 assist ed un significativo 5/7 da 3 dopo un periodo dove aveva collezionato un misero 1/14 dalla lunga distanza.

Ora si troveranno davanti Memphis in una gara che grida da tutte le parti “upset alert” considerando la scarsa consistenza dei Tigers in sfide del genere e la grande carica che Dellavedova sa dare alla squadra nei momenti difficili.