Don Bosco Livorno: Iardella 20, Niccolai L., Cunico 1, Passaglia 6, Mazzantini 2, Modica 2, Mariani 6, Benvenuti 4, Martini 30, Artioli 1. All. Da Prato

Crabs Rimini: Stabile, Bosio 13, Tassinari 8, Curcio 3, Scrima, Hassan 11, Brighi 10, Marengo 4, Squeo, Gaabellieri 13. All. Ambrassa

Arbitri sig.ri Battista e Papini. Parziali 23-17; 34-29; 56-39. Fuori per falli Hassan (RN) al 38′

Livorno. Il Don Bosco è chiamato a riscattare la deludente prova in terra marchigiana contro il Naturino Civitanova, i Crabs di Ambrassa devono smuovere la scomoda posizione di ultima della classe, compito un po’ più semplice con l’introduzione di Federico Tassinari,  vero lusso per la categoria. “Federico, dopo un periodo in cui si allenava solamente con noi, continuando a cercare una squadra di categoria superiore, ha scelto di firmare – queste le parole di coach Ambrassa – ma è comunque un po’ presto per esprimere un giudizio sul suo impatto”.  In maglia labronica rientra a referto Alessio Iardella dopo la botta alla spalla ricevuta nel derby contro Montecatini e la giornata di stop che lo ha visto assente a Civitanova.

Il Don Bosco comincia con un 5-0 a firma Martini, sotto canestro i taglia fuori non sono così efficienti e Rimini trova secondi, terzi ed anche quarti tiri, senza però essere incisiva. Livorno arriva al 7-2 con un bel canestro di Iardella. Rimini ricuce lo strappo con un parziale di 5-0 al quale Livorno risponde con un controbreak di 11-0 dalle mani di Iardella e Passaglia.  Gabellieri scende in campo e si presenta con due triple consecutive, mentre il quarto si chiude con un po’ di bagarre figlia di distrazioni a rimbalzi e tiri ad alto coefficiente di difficoltà.

Ad inizio secondo quarto Da Prato fa alzare Benvenuti dalla panchina, mentre Cunico da fiato a Iardella. Tassinari dopo un paio di ribaltamenti di fronte mette da tre un autografo per far capire bene agli avversari chi egli sia, mentre Mariani in pressing ruba palla a Curcio e deposita a canestro con facilità. Dall’altra parte Gabellieri fa 1/2 ai liberi e riporta i suoi sul -4. Rimini perde tre volte la possibilità di riacciuffare i labronici ed alla fine Modica riallunga le distanze con un doppio 1/2 ai liberi dopo due  falli subiti da Curcio ed Hassan. A causa del successivo fallo su tiro da tre ai danni di Iardella, Hassan va in panchina con quattro falli mentre il numero quattro labronico infila un 3/3 dalla lunetta portando il risultato sul 32-27 a due minuti dallal’intervallo lungo.  Passaglia infila un bel gancio mentre dall’altra parte è Bosio ad andare a canestro dopo aver messo Modica letteralmente a sedere. Si va al riposo sul 34-29 per i ragazzi di Da Prato.

Il campo del Palamacchia si trasforma pian piano per l’alto tasso d’umidità in qualcosa di simile ad una pista di pattinaggio sulla quale si fa molta fatica a stare in piedi. Mariani apre le danze segnando un bel canestro in penetrazione e poi è Martini in contropiede imbeccato da Iardella a schiacciare il canestro  in fondo alla retina. Coach Ambrassa decide di discuterne un po’ quando Iardella da solo in contropiede porta Livorno sul +11 figlio di un parziale di 6-0 d’inizio quarto, ma al rientro dalla sospensione Rimini perde rovinosamente un altro pallone. Bosio si prende un tecnico (abbastanza dubbio) per simulazione,  Iardella fa 2/2 dalla lunetta, ma sulla successiva rimessa Martini sparacchia sui gradoni del Palamacchia. Curcio interrompe il parziale con una bomba dall’angolo alla quale Martini risponde da pari. Iardella incappa in un paio di infrazioni ma la difesa a uomo di Da Prato appare un rebus difficile da sbrogliare per i ragazzi di Ambrassa e a 4 minuti e mezzo dalla sirena Livorno è sul +15. Ambrassa, da ex Olimpia Milano qual’è, schiera la 1-3-1 e Livorno va nel pallone, ma Da Prato ferma tutto con un timeout per prendere le dovute precauzioni dopo un controbreak riminese di 4-0.  Alla lunga però i riminesi cominciano a sentire la fatica della 1-3-1 e Iardella tova facilmente Martini, che va a canestro e poi si ripete nell’azione successiva contro la difesa schierata.  A cinque secondi dalla fine del quarto è Benvenuti a sfruttare perfettamente il pick and roll voluto da Da Prato e sul fallo guadagnato mette entrambi i liberi. Si va all’ultimo periodo sul 56-39.

Rimini comincia pressando ma Tassinari spende un fallo stupido ed inutile, mentre dall’altra parte Livorno non finalizza. Martini prende un fallo su una bella entrata e finalizza segnando anche il libero. Tassinari si fa perdonare l’errore precedente con un jump dalla media, mentre sul ribaltamento  Mazzantini passeggia ma non palleggia. Per Livorno c’è un breve black out con Bosio che da sotto va facilmente a canestro. Martini spara dentro l’anello due bombe e sull’errore dopo la terza bomba consecutiva è Mazzantini a spingere dentro il tap in. Hassan prende uno sfondamento da Iardella tuffandosi in modo degno del miglior Klaus Di Biasi e  Niccolai spende il suo quarto fallo su Curcio che fa 1/2. A due minuti, sopra di 19 punti, Iardella si mette a parlare con gli arbitri, forse un po’ troppo, e si becca il tecnico. Da Prato lo mette a sedere per far spazio ad Artioli, uno dei migliori nell’ultima uscita a Civitanova Marche, non ancora entrato. A poco più di un minuto dalla fine Livorno va nel pallone buttando ale ortiche tre palloni ed otto punti di vantaggio, tornando sul + 12. A quaranta secondi dalla fine Cunico rimedia un dito in un occhio da Scrima ed è costretto ad uscire: al suo posto Mazzantini. La sirena suona sul canestro di Brighi. Per Livorno arriva la quarta vittoria.

Nel dopo partita coach Da Prato è soddisfatto anche se recrimina un po’ sulla poca cattiveria che ha fatto si che Livorno porti a casa un divario di soli dieci punti quando, invece, il Don Bosco  meritava di finire con maggior scarto.