Poderosa MontegranaroCon occhio al futuro immediato che si chiama Giulianova (palla a due domenica al palasport di via Martiri d’Ungheria alle 18) e l’altro al futuro, facciamo il punto della situazione in casa Poderosa con l’amministratore delegato giallonero Ronny Bigioni.

Il match di Giulianova all’andata segnò l’inizio di un blackout che durò tre partite.

Di quei tre ko fu probabilmente quello più difficilmente prevedibile. Eravamo in un momento particolarmente difficile dal punto di vista fisico. Contro Palestrina lottammo fino alla fine, venendo puniti dagli episodi, contro Rieti invece sbagliammo proprio l’approccio. Quello che comunque mi faceva stare tranquillo all’epoca era il fatto che, ad esempio, Palestrina e Senigallia erano squadre già rodate dagli anni passati mentre noi andavamo al 40-50% del nostro potenziale.

La svolta qual è stata?

L’arrivo di Alessandri. È un grande giocatore e si è subito integrato in un gruppo che mai come quest’anno mi rende orgoglioso per compattezza e professionalità. Tale innesto tuttavia sarebbe risultato vano se non si fosse contestualmente verificata quella crescita di consapevolezza e sicurezza che ho potuto registrare in tutto il resto dell’organico. Vedo che giochiamo sempre meglio sia in allenamento che in partita. Siamo oggettivamente tra le migliori formazioni a livello di gioco d’attacco tuttavia dobbiamo migliorare in difesa, anche se ultimamente stiamo crescendo anche in questo settore. Fisicamente stiamo ora molto bene e ce la possiamo giocare davvero con tutti. Stanno arrivando le partite chiave, benissimo le 10 vittorie consecutive, ma da domenica si azzera tutto.

E a breve tornano anche gli infortunati Temperini e Berdini. Problemi di abbondanza?

Temperini dovrebbe essere pronto per Palestrina, Berdini deve ancora avere il nulla osta a riprendere da parte dello staff medico. Tuttavia ce ne fossero di questi problemi! Fra un mese e mezzo si entra nel vivo, sono convinto che abbiamo bisogno di tutti per andare fino in fondo e coach Steffè ha tutte le capacità per gestire al meglio la situazione.

Qual è il ruolo dell’associazione Invictus nella crescita della società?

Dell’associazione faccio parte anche io e posso dire che eravamo partiti molto bene. Capisco che molti imprenditori siano ancora amareggiati per il discorso Sutor, ma tanti di loro li vedo ancora molto, troppo distanti. A livello economico, è stata fatta una sponsorizzazione per il settore giovanile e a giorni ci riuniremo per parlare del futuro. Non vogliamo forzare la mano a nessuno, ma oggi c’è la Poderosa come prima squadra di Montegranaro. Spero che l’amarezza per il passato passi e si arrivi a buoni livelli sia in termini di associati che di unità e vicinanza alla società.

 

 

La Sutor è ancora argomento delicato a Montegranaro. Come sono i rapporti con loro?

La scelta fatta per salvaguardare i problemi economici ed il marchio è stata giusta a mio avviso. A maggior ragione perché portano avanti un campionato di Promozione con tutti giovani di Montegranaro. La collaborazione esiste, l’allenatore, Marco Ciarpella, fa parte anche del nostro staff e anche alcuni ragazzi vengono dal nostro settore giovanile. Il legame c’è e lo si vede nel logo che ancora oggi rappresenta la Scuola Basket e che unifica Poderosa e Sutor come da accordi sottoscritti negli anni passati.

E coi Rangers invece?

Avevamo parlato con loro a inizio stagione e avevamo aperto le porte. Ma hanno voluto mantenere le distanze e mettere in piedi una loro squadra. Se la scelta è stata fatta con lo spirito di ritrovarsi e giocare tra amici ci può stare, altrimenti fare un progetto contro qualcuno non ha a mio avviso molto senso. Abbiamo allestito una squadra di alto livello proprio per riavvicinare la gente al palazzetto, finora è andata così così ma io aspetto loro e tutti gli altri a tifare una squadra che è e rappresenta tutta Montegranaro.

L’altro nodo fondamentale è rappresentato dal palasport.

Ho letto tanti proclami sui giornali, dovrebbe essere tutto ok per la prossima partita casalinga, quella contro Rieti che sarà fondamentale per noi e nella quale ci sarà il pienone. Abbiamo fiducia nell’amministrazione comunale, capiamo che non è colpa loro, ma spero che ci stiano vicini come possono. Noi, ad oggi, per la partita contro Rieti abbiamo un grosso punto interrogativo. Abbiamo già richieste di biglietti ma fin quando non abbiamo certezze cosa rispondiamo? E’ una partita molto sentita, sono sicuro che Montegranaro risponderà alla grande. Ma se il palasport non sarà pronto dovremmo andare altrove. Abbiamo avuto un contatto telefonico con il gestore del PalaSavelli per gli allenamenti della prossima settimana durante la quale dovrebbero svolgersi i lavori a via Martiri d’Ungheria, ma ovviamente anche con un occhio al futuro.

E per un’eventuale promozione in A2?

Per la A2 serve un palasport da 2000 posti, ridotti in deroga annuale a 1000 per la prossima stagione. Ma a Montegranaro, anche dopo gli attuali lavori, non si superano i 900. Abbiamo avuto un incontro preliminare per il Pala Civitanova. Tale struttura dovrebbe essere ovviamente utilizzata in coabitazione con la Lube. Ci sono state rappresentate delle situazioni e delle soluzioni che a tempo debito andremo a valutare nel dettaglio. L’alternativa naturale è Porto San Giorgio, ma siamo aperti ad ogni soluzione. Non vorremmo mai spostare la prima squadra o le giovanili altrove, ma come facciamo? Prima, comunque, pensiamo a vincerlo il campionato.

 

Ufficio Stampa S.S.D. Poderosa Basket Montegranaro