Poderosa MontegranaroÈ uno dei motori della galassia Poderosa, anche se quello che sta spesso meno sotto i riflettori. Il general manager Vittorio Perticarini fa il punto della situazione in casa giallonera.

Otto vittorie consecutive sono un grande risultato. L’ultima sconfitta risale ormai a due mesi fa: il -22 di Rieti. Quel giorno avresti pensato di arrivare ad oggi con questa striscia ancora aperta?

Le questioni vanno affrontate immediatamente con serietà, coerenza ed equilibrio. Dopo la gara di Rieti abbiamo scelto, stante questa premessa, l’unica strada praticabile. Non ci siamo fatti prendere dallo sconforto ed abbiamo deciso di dare ai nostri infortunati il tempo di guarire e recuperare dal punto di vista atletico, di aiutare la squadra inserendo un atleta di sicuro valore come Alessandri, di continuare a lavorare con la stessa attenzione ed intensità durante la settimana dando fiducia a questo gruppo. I risultati di questa scelta condivisa da tutte le componenti societarie sono questi. Tuttavia dal mio punto di vista le otto vittorie consecutive devono servire unicamente a stimolare tutti noi a far sì che questa crescita di consapevolezza nei propri mezzi, di capacità di sacrificarsi l’uno con l’altro progredisca partita dopo partita senza nessuna pausa.

Come procede il recupero di Berdini e Temperini? Temi che il loro rientro possa in qualche modo incrinare gli equilibri che sembra aver trovato la squadra?

Non credo che si corra questo rischio. C’è stata grande chiarezza nel ritagliare e definire i rispettivi ruoli e questa squadra ha dimostrato fin dal precampionato di avere la capacità di assorbire uscite ed inserimenti nel gruppo. Abbiamo la fortuna di avere nel nostro organico persone che alle capacità tecniche uniscono valori umani importanti. Paolo e Nicola sicuramente rappresenteranno addizioni molto importante, non certo problemi. In questa settimana ci saranno delle visite di controllo e relative terapie che potranno darci un punto aggiornato della situazione tuttavia in questo momento non sono in grado di dare dei tempi precisi sul loro rientro che mi auguro avvenga prima possibile.

Dopo gli anni di serie A con la Sutor, com’è stato e com’è tornare in una realtà minore come la serie B, con un ruolo di grande responsabilità e in una società tutta diversa?

Semplice. Conoscevo ovviamente la proprietà, che ringrazio ancora una volta per l’opportunità che mi ha voluto concedere, e quasi tutti coloro che fanno parte della Poderosa. Sono arrivato a luglio e come è naturale che sia ho dovuto in un primo momento constatare come la struttura societaria fosse stata pensata e costruita, come lavorava e quali erano i ruoli, le responsabilità, quale era l’operatività delle singole figure e come la squadra era stata prevista. Dopo di questo mi sono confrontato con la proprietà esprimendo le mie considerazioni in merito proponendo dove necessario a mio avviso delle modifiche. Non credo e non pretendo di avere tutte le risposte ma posso provare a contribuire a trovare le soluzioni migliori portando il mio bagaglio di conoscenza ed esperienza al gruppo di lavoro della Poderosa.

C’è uno zoccolo duro di tifosi che segue la squadra, ma la città sembra ancora un po’ fredda verso la squadra. Te lo aspettavi?

Le cose stanno progressivamente migliorando da questo punto di vista. Il tempo ed il lavoro in questi casi sono gli unici strumenti da utilizzare. I primi risultati si cominciano a vedere ed il derby con Porto Sant Elpidio si è svolto in una cornice sicuramente gratificante per chi crede in questo progetto. Come ho già detto in occasione della presentazione della squadra a settembre, la tifoseria di Montegranaro non deve continuare nell’errore di ragionare e dividersi su quanto accaduto. Quanto accaduto deve solo servire a far sì che non si compiano gli stessi errori. L’obiettivo deve essere quello di ritornare ad essere Montegranaro e cioè una realtà modello per tutto il movimento della pallacanestro in Italia. Questo è lo sforzo che sta provando a compiere la Poderosa e che tutti i montegranaresi a mio avviso dovrebbero supportare.

Per la crescita della società, la questione palasport, che già dovette affrontare la Sutor, è molto importante. Nell’eventualità di una promozione in A2 quali sono le prospettive?

Realisticamente credo che a Montegranaro sia impossibile in tempi brevi di costruire un Palasport che abbia i requisiti minimi previsti in caso di promozione in A2. Proprio per questo ci stiamo muovendo in merito ed abbiamo già avuto un incontro preliminare. Altri incontri saranno effettuati nel prossimo futuro in modo tale da poter compiere la migliore scelta possibile. Ovviamente laddove ciò diventi necessario. Sarà tuttavia fondamentale il supporto della Amministrazione Comunale di Montegranaro in questa eventualità, che come ho già sperimentato direttamente comporta tutta una serie di difficoltà logistiche da dover affrontare e superare.

Chiudiamo tornando alla contemporaneità. Sabato si va a Roma contro una Luiss che ha cambiato marcia rispetto a quella incontrata a novembre. Che partita ti aspetti?

Sarà la prima di due trasferte consecutive a Roma e un banco di prova importante per testare il nostro percorso di crescita. Una partita molto difficile contro una squadra di sicuro valore tecnico e fisico capace di ottime prestazioni sul proprio campo.

 

Ufficio Stampa S.S.D. Poderosa Basket Montegranaro