Finalmente il campo. C’era bisogno di tornare a far parlare il pallone e c’era bisogno di un esordio così. Il fascino di un derby; le telecamere di SportItalia; la sfida, correttissima, tra tifoserie; la bellezza della pallacanestro vissuta come un gioco: frizzante e sbarazzina.
Dallo spettacolo garantito da Ferrara e Mirandola esce col sorriso la prima. È piaciuta la banda di Morea, per sfrontatezza e determinazione. Al di là delle belle percentuali di tiro, Ferri e compagni hanno stupito per come insistevano a cercarsi facendo girare la palla. La difesa, soprattutto di squadra, invece si è vista solo a tratti; in quelli decisivi del terzo quarto nel quale la Mobyt ha tracciato il solco definitivo.

L’inizio è subito a marce alte. Losi da tre. Spizzichini da tre. Ferri da tre. Losi da tre. Tifoserie subito in partita, bel clima da primo giorno di scuola. Molto gioco perimetrale per Mirandola; Ferrara invece cerca dentro Benfatto, che risponde presente. Molto attivo Spizzichini sui due lati del campo: ha la faccia giusta il ragazzo. Fiammata di Ferri (dalla media, poi da lontano) e la Mobyt prova l’allungo (24-16 all’8°). La Dinamica ha energia, e para il colpo.
Ferrara perde un po’ di ritmo, Mirandola si rifà sotto con la specialità della casa, il tiro da lontano (Losi e Pilotti i principali interpreti). Al 15° tutto da rifare per i biancoverdi: pareggio a quota 36. Casati si dimostra il più sfacciato dei giovani estensi: tiene il campo dietro, crea, realizza. Mirandola però gioca fluida e leggera, e le cose le vengono. Losi ad esempio fa il mattatore, con tiro pesante e con le penetrazioni acrobatiche (20 punti per lui all’intervallo). E finisce che i biancorossi vanno negli spogliatoio dopo aver messo la testa avanti.

Alla ripresa, subito Ferri in penetrazione. Il capitano dà il segnale: si accodano Cortesi (da tre sugli scarichi) e Spizzichini (da tre, e poi dentro fino in fondo). La Dinamica si mette a zona, mentre sotto l’altro canestro Campiello cade male sulla caviglia ed è costretto ad uscire. Al 26° Ferrara di nuovo in controllo: 63-53. Mirandola si disunisce, la Mobyt trova perle da tutti: Casati, mano calda; Castelletta, bravo sugli scarichi; quindi ancora il capitano con  la tripla del +15 (76-61).
Col passare dei minuti Ferri e compagni si trovano sempre più a loro agio, alternando con lucidità la manovra avvolgente e le accelerazioni improvvise. Dà e toglie gas con i tempi giusti la Mobyt, eppure la Dinamica non sventola ancora bandiera bianca. Sei punti filati di Losi, e la partita è ancora viva (82-76). Contro la difesa tattica sale un po’ di confusione, e il canestro si restringe. Allora ci pensa Casati dall’angolo, e chiude il conto Spizzichini, che è dappertutto a caccia del pallone. La Mobyt finisce usando il cronometro, con tre under in campo (anche Fallucca, chirurgico). Un bel segnale. Dato al campionato e a se stessi!

SPOGLIATOI

Nella sala stampa che conosce benissimo, Alberto Morea racconta la partita per la prima volta da capo allenatore: “Ai ragazzi, prima di scendere in campo, avevo detto di far prevalere l’entusiasmo alle frustrazioni. Io, a  bocce ferme, sono combattuto tra il rammarico di aver regalato 5 punti facili a partita chiusa, e la felicità di averla vinta. Cosa tutt’altro che scontata, contro un’avversaria composta da grandi combattenti, con qualità morali e tecniche importanti. Ad esempio ero molto preoccupato da Jordan Losi: la nostra scelta difensiva è stata quella di fargli fare la partita, ma cercando di impedire che innescasse altri giocatori. Questa interpretazione ci ha creato qualche problema all’inizio, poi nel secondo tempio ci siamo registrati, trovando le spaziature giuste in difesa”.

Poi uno sguardo ai giocatori: “Parlo di giovani per l’ultima volta, perché in fondo è una unica squadra. Oggi però mi sento di dire che gli under hanno giocato una bella partita, anche grazie al lavoro quotidiano che fanno in palestra insieme ai più maturi. Mi aspettavo intraprendenza dai ragazzi: gliel’avevo chiesta io! Spizzichini? Non è uno specialista, ma sa fare davvero tante cose; e soprattutto, ha l’approccio di chi tenta sempre di migliorarsi. Il bello e il brutto di questo esordio? La squadra si cercava in attacco, però in difesa abbiamo avuto qualche problema di comunicazione”.

Casati e Spizzichini hanno dato alla causa punti, disinvoltura, cattiveria agonistica. A fine partita si sono seduti entrambi davanti ai taccuini. “Sono molto contento – spiega Casati – della prestazione, e della fiducia che mi hanno dato coach e compagni. Mi dite che ho messo dentro una bomba nel momento più importante, ma io non penso tanto alle situazioni: tiriamo milioni di volte in allenamento, alla fine è solo un’esecuzione. Adesso dobbiamo però lavorare molto di più sulla difesa, a cominciare dal sottoscritto: oggi abbiamo concesso tanti canestri facili. Ma la squadra prosegue compatta: abbiamo la fortuna di avere un gruppo di senior che si conoscono, e noi nuovi siamo stati subito coinvolti”.

Per chiudere, due chiacchiere con Spizzichini, che parte da cosa non è andato: “Abbiamo concesso troppo: non sempre possiamo segnare più di 90 punti. Dobbiamo alzare il nostro livello difensivo: la difesa di squadra passa sempre dalle responsabilità personali dell’uno contro uno. Oggi era una trasferta per modo di dire: a casa nostra, con tanti tifosi al seguito. Prendiamo ciò che di buono abbiamo fatto, e cerchiamo di migliorare sugli errori. Le cose migliori? La difesa nel terzo parziale e la circolazione della palla in attacco, con bell’equilibrio tra gioco interno e perimetrale”.

 

Il tabellino

DINAMICA-DWB MIRANDOLA: Gabbrieli ne, Sgobba 5, Mantovani, Pilotti 20, Truzzi ne, Pignatti 8, Mancin 6, Vorzillo 5, Venturelli 13, Losi 31. All.re Tinti.

MOBYT FERRARA: Berti, Casati 15, Fallucca 7, Brandani, Cortesi 11, Campiello 6, Ferri 21, Castelletta 5, Benfatto 15, Spizzichini 16. All.re Morea.


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