Stefano Crotta è tornato ad allenarsi al Palatagliate. Dall’inizio della settimana il giocatore è infatti rientrato a pieno titolo nel gruppo e ha iniziato la preparazione per esordire quanto prima in questo campionato di DNA. «Penso di essere rinato – dice il giocatore che all’inizio di settembre era stato fermato dalla medicina sportiva per fare ulteriori accertamenti –. Mi sento una persona nuova e questo periodo mi ha forgiato facendomi capire quanto sono fortunato a praticare questo sport e a essere a Lucca per un obiettivo importante. Ho tanta voglia di ricominciare e ho subito sentito il coach e il preparato per iniziare a lavorare».

A spiegare cosa ha avuto il giocatore è il medico sociale Guglielmo Menchetti: «A settembre il ragazzo si è sottoposto agli esami previsti per l’idoneità sportiva. I suoi esami erano nella norma tranne per un’anomalia che non aveva rilevanza clinica. In ogni caso abbiamo deciso di fare ulteriori controlli consultando specialisti cardiologi locali». E la successiva risonanza magnetica ha evidenziato la presenza di un’anomalia a livello della parte cardiaca che come tale non era compatibile con l’attività sportiva agonistica perché avrebbe potuto causare un’aritmia. «A quel punto la società ha scelto di tutelare la salute del ragazzo – prosegue Menchetti – e si è rivolto al professor Domenico Corrado dell’Università di Padova, una delle maggiori autorità in ambito della cardiologia dello sport. Con lui Crotta ha eseguito ulteriori accertamenti, tra cui la ripetizione della risonanza magnetica, che non hanno evidenziato anomalie».

Ovviamente soddisfatta la società e Alfredo Susanna ci ha tenuto a precisare che non ha mai dubitato del fatto che Crotta potesse rientrare. «Appena ho saputo che c’erano stati dei problemi ho chiamato tutto lo staff e ho detto che il ragazzo sarebbe stato di nuovo con noi nel giro di un paio di mesi. A lui faccio i complimenti per la maturità con la quale ha saputo affrontare una situazione non semplice mentre ci tengo a ringraziare tutta lo staff, a partire dal dottor Menchetti, per arrivare al presidente Ugo Vincenzini e al general manager Lorenzo Marruganti, che non hanno mai lasciato Stefano da solo e hanno costantemente tenuto il rapporto con il ragazzo».

«Ora che Stefano è arrivato credo che possa esprimere tutto quello che non avrebbe mai potuto fare prima – conclude Susanna – . Quando potrà rientrare in campo credo che potrà dare molto anche a livello psicologico».

D’accordo con il patron anche Ugo Vincenzini: «Con il rientro di Crotta recuperiamo non solo uno degli artefici della promozione dello scorso anno, ma soprattutto quello che doveva essere uno dei perni della squadra in questo campionato. Ora siamo sicuramente più forti e iniziamo a fare paura».


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