Il 21enne lungo romano è stato protagonista nel successo contro Torino: «Assigeco, adesso serve continuità»

 

CODOGNO Fette biscottate e marmellata con una bella tazza di tè. Il “segreto” del 6/10 dal campo, più 8 rimbalzi (4 in attacco) e di tutta l’energia profusa da “Pippo” Ricci nei 22 minuti passati sul parquet nella sfida vinta domenica contro Torino sta in una robusta colazione. È la prima volta che all’Assigeco capita di giocare a mezzogiorno, l’ora d’inizio della diretta tv su Sportitalia, con la necessità per i ragazzi di Cesare Riva di adattare alle esigenze del palinsesto televisivo le proprie abitudini alimentari.

«Ho preferito stare leggero per avere la massima carica da mettere in giocoracconta il 21enne lungo rossoblu, partito ancora in quintetto –. Ci tenevo presentarmi al meglio per la palla a due contro Torino, così come i compagni: ci siamo allenati tutta la settimana con l’idea di riscattare l’esordio finito male a Santarcangelo. Non potevamo non dare il massimo».

I rossoblu sono stati protagonisti di un’ottima prestazione, tutta difesa e intensità, di fronte a una delle squadre più forti della Dna. Cinque elementi in doppia cifra sottolineano l’equilibrata gestione della palla in attacco sotto la verve di Marino (9 assist) con alternanza di giocate in area, tagliata con impatto da Chiumenti, e di giro sul perimetro. Il fattore chiave riguarda però la fase difensiva, fondamentale per la tenuta a rimbalzo e il controllo del genio avversario.

«La partita era impostata sul grande ritmo in difesa e sulla voglia di lottare su ogni pallone per limitare la forza degli avversari – continua il giocatore romano -. Siamo riusciti a stare avanti, seppur in equilibrio, per i primi due quarti e abbiamo aumentato progressivamente il divario nel terzo periodo contrastando bene la pressione di Torino nel periodo finale. È andata alla grande, a parte qualche errore da limare nel prossimo futuro».

Chiumenti, Bellina, l’emozionato Janaledize e Ricci hanno svolto un lavoro incredibile all’ombra del canestro per contrastare i chili e centimetri dei lunghi di Stefano Pillastrini e aiutare gli esterni sui movimenti di Evangelisti e Gergati.

«L’aggressività e la concentrazione in difesa erano indispensabili per tagliafuori e rimbalzi contro i 214 centimetri di Wojciechowski e l’agilità di Baldi Rossi: Torino ha una squadra completa, i lunghi sono tra i migliori della Dna spiega Ricci -. Abbiamo fatto quanto serviva per vincere una sfida impegnativa disattivando le contromosse dei piemontesi, che hanno giocato anche con quattro piccoli più Wojciechowski».

Archiviato il primo successo stagionale l’Assigeco riordina le idee in vista della trasferta a San Severo di domani sera, primo turno infrasettimanale:

«Il successo di domenica ci dà fiducia e determinazione per affrontare un altro arduo ostacolo che arriva a pochi giorni di distanza: ieri niente riposo, eravamo in palestra per preparare la partita chiosa l’ex pivot della Stella Azzurra -. Se domenica con Torino è cominciato il nostro campionato dopo l’inciampo con Bologna è importante cercare di dare continuità al nostro gioco. Abbiamo le possibilità di fare qualcosa di importante, anche se dopo la “prima” non sembrava: serve dare subito un segnale forte».

 

Luca Mallamaci/Il Cittadino di Lodi