Un esaltante successo al “Campus” chiude la striscia di quattro sconfitte

 

CODOGNO Si spengono le luci della 222ª Fiera cittadina e si accende la grande voglia di vittoria dell’Assigeco, incredibile nello schiantare sotto il peso di un trentello (83-53 il punteggio, 95-55 la valutazione) la resistenza della Co.Mark Treviglio con una prova tutto ritmo e grinta dimenticando di colpo gli effetti nefasti della striscia di quattro sconfitte. È sfavillante ed energica la prestazione dell’Assigeco, inaspettato l’epilogo con Treviglio costretta ai minimi termini numerici.

I rossoblu la mettono giù dura in fase difensiva iniettando aggressività in ogni movimento studiato per rendere impraticabili le piastrelle del parquet agli avversari. Planezio spedito a fronteggiare Reati (5/10 al tiro) simboleggia la decisione della squadra di

Alberto Chiumenti (assigeco) schiaccia – Foto di Barbara Lodigiani © 2012

Andrea Zanchi intenzionata a non far funzionare la catena del buon basket abitualmente prodotto dalla Co.Mark. Non poteva che partire dalla difesa il copione dell’Assigeco implacabile nel trasferire in attacco la reattività e l’attenzione poste nel lo spezzare il filo conduttore del gruppo di Adriano Vertemati, basato sull’abilità di Ferrarese e Reati con l’esperienza di Perego e i centimetri di Malagoli all’ombra del canestro.

Inaridendo le fonti del gioco avversario i lodigiani si sbizzarriscono nel variare le opzioni in attacco innescando con veloce circolazione di palla le giocate di Chiumenti in pivot basso (8 punti per il 10-5 del 6′) e le ficcanti puntate di Prandin a canestro (17-10) in prossimità della prima sirena. l’Assigeco vola, la Co.Mark si pianta contro il muro rossoblu. È questo a fare la differenza in una serata progressivamente dominata dai lodigiani. Treviglio è limitata al 36% dal campo, l’Assigeco fa un po’ meglio (47%) alzando il numero di canestri non appena si aggiusta la traiettoria degli arcobaleni dall’arco. Il divario comincia a espandersi nel secondo periodo con un parziale secco (10-2 in 5′) sulla reazione ospite di inizio secondo periodo (21-17 al 3′) propiziata da Perego. L’Assigeco è scatenata (31-19 all’8′, 36-22 al 9′) e ispirata al punto giusto come dimostra la tripla di Marino appena prima dell’intervallo lungo.

Una parentesi che non frena l’impeto dei ragazzi di Andrea Zanchi (29-14 il parziale del terzo

Tommaso Marino (Assigeco) al tiro – Foto di Barbara Lodigiani © 2012

periodo) condotti per mano da Chiumenti (10/17 dal campo, 4/6 ai liberi, 10 rimbalzi) scatenato pure nelle schiacciate e Marino (7 assist, 7/14 al tiro). Quattro triple, importante anche emotivamente quella di Venuto sul passaggio alla 2-2-1 press della Co.Mark, sono il propulsore del terzo periodo per i rossoblu che trovano spunti importanti anche da Planezio (4/6) e Ricci (8 rimbalzi, 3/6 al tiro): 51-27 al 4′, 65-35 all’8′. Treviglio sbanda vistosamente anche se non molla nonostante il massimo vantaggio raggiunto dall’Assigeco (72-38) in avvio di ultimo periodo con Bellina. Finisce qui la sentita sfida con la Co.Mark, possibile punto di svolta della stagione dell’Assigeco, mai così convincente ed efficace quest’anno. I rossoblu calano il ritmo ma tengono il margine (76-47 al 5′, 81-51 all’8′) godendo delle convinte ovazioni del “Campus”.

UCC ASSIGECO 83

CO.MARK TREVIGLIO 53

(17-10; 39-24; 68-38)

UCC ASSIGECO: Marino 20, Prandin 11, Planezio 10, Chiumenti 25, Ricci 9; Venuto 5, Bellina 2, Vencato 1, Fiorito, Janelidze. All.: Zanchi

CO.MARK TREVIGLIO: Ferrarese 4, Reati 16, Maspero 4, Perego 10, Malagoli 6; Molinaro 4, Tomasini 7, Cazzolato 2, Carnovali, Franzoni. All.: Vertemati

Arbitri: Biasini di Veroli e Longobucco di Ciampino

Note: spettatori 500 circa. Tiri liberi: Assigeco 12 su 19; Co.Mark 14 su 20. Tiri da tre: Assigeco 11 su 27; Co.Mark 1 su 17. Usciti cinque falli: Molinaro (39′)

L’Assigeco risorge prepotente dopo quattro stop filati: Treviglio allunga alla terza giornata la striscia negativa.

 

Andrea Zanchi

Andrea Zanchi è raggiante ma analizza con calma la serata. «La difesa? Merito è di Cesare Riva che ha messo la squadra in condizione, come l’ho trovato al mio arrivo: i ragazzi non hanno passato un gran momento, erano parecchio legati la coach pavese – dice il tecnico rossoblu -. Il nostro compito ora è di lavorare con fiducia e impegno: il talento c’è, ogni squadra ha dei punti deboli che noi stasera abbiamo cercato di mascherare mettendo in primo piano i pregi. Le avvisaglie viste a Lucca, dove alcuni fattori avevano giocato contro, sono state esaltate questa sera: buono il risultato, teniamo la testa bassa senza esaltarci ma continuando a lavorare duro».

Adriano Vertemati non è ovviamente molto contento: «La nostra partita è finita al 9’ del primo periodo sul terzo fallo di Ferrarese, dopo il quale ci siamo piuttosto innervositi – spiega il coach della Co.Mark -. Abbiamo trovato una squadra ferita che aveva bisogno di rilanciarsi: ha avuto terreno fertile nel nostro atteggiamento. Urge ripartire con maggiore decisione».

Luca Mallamaci/Il Cittadino di Lodi