Il Presidente Assigeco Franco Curioni

Sabato scattano i play off contro Trento: il presidente rossoblu non fa proclami: «Ci sono rivali più attrezzate, ma l’Assigeco è squadra “pazza”»

 

CODOGNO L’Assigeco e i play off della “LegaTre”. Una storia che comincia nel campionato 2005/2006, la seconda stagione dopo la promozione del 2004 (la prima si chiuse con il 9° posto spartiacque fra play off e play out), e prosegue ininterrotta fino allo stop degli ultimi due anni passati a inseguire con successo la salvezza in LegaDue. Optato per il “ritorno” nella Dna, il nuovo nome della Serie A Dilettanti, la squadra lodigiana riallaccia subito il filo che la lega ai play off che nel maggio 2009 la portarono a un passo dalla finale promozione. Dodici concorrenti per tre promozioni in LegaDue, le prime delle quattro Division direttamente in semifinale: l’Assigeco parte nei quarti contro Trento, sabato 21 aprile (palla a due alle 20.30) si gioca gara-1, possibile inizio di un cammino pieno di incognite ma anche di sorprese. Franco Curioni frena: «Non mettiamo il carro davanti ai buoi, pensiamo solo a dare il massimo e a divertirci – dice il presidente -. I motivi per cui abbiamo deciso di lasciare la LegaDue la passata stagione mantengono per il momento la propria validità (la “riforma Meneghin” parte dalla stagione 2013/2014, ndr): non perdiamoci in voli pindarici verso la LegaDue. La nostra è una buona squadra però è molto giovane e soggetta ad alti e bassi: ci sono concorrenti molto più attrezzate».

L’approccio ai play off arriva sull’onda di due vittorie consecutive ottenute contro le due capolista delle Division della Conference Sud, a Napoli prima di Pasqua e al “Campus” contro Chieti domenica. Una sfida entusiasmante chiusa dall’Assigeco dopo un supplementare agguantato con una tripla di Prandin, mvp della serata, a 4″ dalla sirena del quarto periodo. «Quello che tu consideri entusiasmante per me è palpitazioni a mille e adrenalina in circolo dappertutto – scherza Curioni. Domenica a 37″ dalla fine mi sono alzato dalla tensione per andare nell’angolo bar del “Campus” a bere una birra. Quando Prandin ha segnato mi è cascato tutto per terra. Ne ho presa un’altra e mi sono seduto al mio posto preferito, il bidone che c’è nei pressi della nostra panchina per seguire i ragazzi da vicino nel supplementare. È stato bellissimo».

La squadra di Simone Lottici conclude la regular season ribaltando con Cheti il verdetto nel finale, come già capitato diverse altre volte in precedenza. «Non è stata una gara semplice viste le assenze di Venuto e Contento: ha funzionato bene il connubio tra Prandin e i “ragazzini”, Vencato e Ferri ricorda il “pres” rossoblu. Non mi aspettavo il calo nella seconda parte dell’ultimo quarto sul +6 per noi, una piccola distonia tecnica: era importante vincere».

Come giudichi la regular season? «Non è stata male anche se mi sarei aspettato qualche vittoria in più risponde Curioni -. Abbiamo avuto qualche piccolo calo: i giocatori, il coach e noi della società. Siamo ai play off, andiamo avanti con serenità e convinzione. La squadra? È sempre positiva, lotta e gioca sempre con determinazione cercando di andare al di là del possibile errore. È la squadra di Simone Lottici, magari un po’ “pazza”, in grado di fare qualunque risultato: se però mi fanno cadere un’altra birra… offrono loro».

Il “Campus” è tornato progressivamente a riempirsi. «Domenica abbiamo sfiorato i mille presenti e vogliamo ripetere i picchi del passato. Vengono tante famiglie con i bambini: è il target a cui puntiamo per dare un volto diverso al nostro sport».

I play off regalano l’incrocio con Trento dell’ex capitano Luca Conte: «È l’occasione di trovare un amico, un giocatore molto importante che ha dato e ricevuto tantochiosa Curioni. Luca è un pezzo della nostra storia: rimarrà sempre nei nostri cuori. Bello ritrovarsi in una sfida così».

Luca Mallamaci/Il Cittadino di Lodi