Gerald Lee, pivot Prima Veroli

VEROLI – Barcellona, Verona, Jesi. Sono appese ad una triangolazione tra Sud, Nord e Centro Italia le residue speranze-playoff della Prima Veroli. I nomi delle tre città corrispondono alle ultimissime avversarie che la squadra giallorossa affronterà in questo finale di regular season, che al momento la vede tornata fuori di 2 punti dalla fatidica zona delle prime 9 della classifica.

 
Il brutto ko subìto a Pistoia ha certificato che con discreta probabilità a Jackson e soci servirà un filotto di vittorie per strappare la partecipazione alla post season. Difficilmente 26 punti potranno bastare, mentre con 28 la qualificazione è pressoché matematica: “Non sono così d’accordo che serviranno tre vittorie su tre, è difficile sapere quante ce ne vorranno, questo è un campionato che ha abituato a veder succedere di tutto”, è il pensiero di Nando Gentile.
 
In effetti molto dipenderà pure dalle avversarie che si batteranno, perché Verona e Jesi sono due scontri diretti che hanno un peso specifico superiore al match casalingo che la Prima sosterrà domenica prossima con Barcellona, soprattutto la partita con gli scaligeri conferma di assumere sempre più, settimana dopo settimana, i contorni del “redde rationem” stagionale per la formazione cara al presidente Zeppieri. Il quale è rimasto assai deluso pure lui da come la Prima si è comportata a Pistoia, un ritorno alle cattive abitudini che gli ha ricordato troppe sconfitte patite da una squadra che a questo punto della stagione, secondo gli intenti estivi, doveva stare a lottare per la promozione diretta e non per conquistare l’ultimissimo posto nei playoff, pure scomodo considerando che questo gruppo non dà grande affidabilità in una serie con il gotha del campionato: 2 vinte e 7 perse, infatti, è il bilancio poco confortante avuto fin qui contro le prime 5 della classifica. Tra queste c’è proprio la prossima avversaria della Prima, la Sigma Barcellona, che però nella scorsa settimana non si è proprio comportata da grande. Innanzitutto c’è stata tutta la querelle tra giocatori e società, coi primi ad accusare la seconda di non aver pagato una rata dei diritti d’immagine, il club a smentire i giocatori e successivamente gli stessi a chiedere scusa a chi li paga per il loro comportamento, che li aveva anche portati a disertare una seduta d’allenamento lo scorso mercoledì. A chiusura della settimana è poi arrivata alla domenica la sconfitta pesante sul campo del vice fanalino di coda Sant’Antimo, che 100 punti in una partita non li aveva mai nemmeno sfiorati in questa sua stagione d’esordio in Legadue. Il -15 subito in Campania è stata la prima sconfitta della nuova gestione di Giancarlo Sacco, che dal suo arrivo di metà marzo aveva risollevato i siciliani con tre vittorie consecutive, stoppando un’emorragia di ben 4 sconfitte di fila che hanno condannato l’ambizioso club barcellonese ad abbandonare i propositi di promozione diretta. Ma non ancora di Serie A, per la quale sarà importante conservare, difficilmente incrementare, la sua attuale quinta piazza, da difendere dai possibili assalti di Brescia e Jesi, che disporranno di una gara in più rispetto a Barcellona, che dopo Veroli sarà attesa dal turno di riposo personale e da una nuova trasferta conclusiva a Bologna.
 
Insomma, a Frosinone Mike Green e compagni arriveranno belli motivati. Niente, comunque, in confronto ai giallorossi di casa, che non devono difendere una buona posizione per i playoff, devono proprio conquistarli ancora. Si spera che lo schiaffo di Pistoia abbia funzionato come un’ennesima sveglia.
    
Paolo De Persis