C’è chi continua a pensare che prima o poi la situazione si sblocchi, maintanto di concreto non succede nulla. Vogliamo far morire questa splendida realtà ? Nessuno poi dica di non essere stato informato.

 

CREMONA—Due giorni dopo la bella vittoria della Vanoli Braga al PalaRadì sull’Umana Venezia, successo che mette di fatto la squadra biancoblù al riparo da sgradite sorprese per quanto riguarda il pericolo retrocessione in Legadue, non si riesce a gioire. Anzi, in bocca
c’è tanta’ amarezza e grande preoccupazione per le parole pronunciate dal presidente Aldo Vanoli nell’immediato dopo-gara. «Ci resta il groppo in gola — ha detto Vanoli —- pensando che tra tre settimane si rischia di chiudere con il basket a Cremona… Ci manca un socio ed è tempo che la città se ne renda conto… Questa meravìglia rischia di non esserci più il prossimo anno».
Già, ci domandiamo, ma Cremona, il territorio, gli amministratori pubblici, gli imprenditori locali (e non), si rendono davvero conto dì

Aldo Vanoli e Giuseppe Braga

quanto grande sia il pericolo che la società sì veda costretta a cedere il diritto sportivo della massima categoria cestistìca, o ancora dover
lasciare il PalaRadi per migrare verso Montichiari, Brescia o chissà dove (portando la categoria ma non certo la passione che è figlia della tradizione)? Possiamo davvero permetterci che questo accada? Possibile che di questa squadra fatta dì uomini veri (come abbiamo potuto
constatare anche domenica), dì questo spettacolo fantastico in grado di trascinare anche chi ci sì avvicina da poco, di questi professionisti
seri non freghi niente a nessuno, o perlomeno a chi è nella possibilità di fare davvero qualcosa per non disperdere un patrimonio tale? Possìbile che ancora sì pensi (come ci è stato riferito da diverse persone al palasport) che, in caso di perìcolo, possa davvero intervenire l’ex patron Secondo Triboldi, dopo l’uscita di scena dello scorso anno? Ma davvero non c’è nessuno tra i vari nostri imprenditori (Auricchio, Lameri, Latteria Soresìna, Sperlari, Negroni, Pomi, Prosus e tanti altri) che possa contribuire alla causa? Ma anche lo stesso imprenditore bresciano Giampiero Franchini, che spesso è venuto a vedere la squadra al PalaRadi e che è amico di vecchia data dì Aldo Vanoli.
Con questi quesiti in testa, vìen diffìcile pensare al mero aspetto sportivo e alla corsa salvezza che, con cinque turni da disputare nell’ultima fase della stagione regolare, vede ormai la Vanoli Braga a una sola vittoria (ma basta anche una sconfitta della Novìpìù Casale Monferrato) dal traguardo.
In ogni caso, come potete leggere in questa pagina, noi de La Provincia non ci stiamo a farci soffiare da sotto il naso questa realtà e dunque il quotidiano lancia una nuova iniziativa per cercare dì coinvolgere, sensibilizzare e avvicinare più gente possibile ai club. E se le cose dovessero andar male, che nessuno dica poi di non essere stato informato.

 

Daniele Duchi, La Provincia