Matteo Mecacci, purtroppo dopo essere stata avanti per 39’, la Consum.it, proprio come era successo a Firenze, ha perso in volata gara-2 lasciando sul parquet le possibilità di salvezza al primo turno…

«Per l’ennesima volta in stagione e per la seconda in pochi giorni, abbiamo sbagliato i dettagli che ci hanno condannato. Eravamo partiti bene, avevamo preparato la partita per non far prendere ritmo a Firenze e ci eravamo riusciti. La partenza è stata buona, nel secondo quarto abbiamo retto nonostante i problemi di falli (Spizzichini e Pascolo ndr), la partita è vissuta sul filo dell’equilibrio fino all’ultimo quarto quando siamo riusciti a prendere un buon vantaggio grazie ai tiri da 3 di Tessitori che poi però è dovuto uscire per 5 falli. Nonostante questo, con un minimo di precisione e di cinismo in più la partita potevamo vincerla ugualmente. Eravamo sopra 6 a 3’ dalla fine, abbiamo preso canestri stupidi, sbagliato tiri aperti e gettato al vento i 2 liberi dell’antisportivo a 44’’ dal termine sul punteggio di parità. A quel punto abbiamo preso il canestro di Amici ed è finita la partita perché non siamo stati in grado di gestire bene il possesso della vittoria».

Parlava di dettagli. Purtroppo in questa serie sono stati proprio quelli a fare la differenza tra le 2 squadre…

«Indubbiamente. Firenze in stagione regolare ci aveva sempre dominato, alla fine ha chiuso con i nostri stessi punti, ma si è salvata quindi complimenti a loro. Hanno vinto prima di 1 e poi di 2 punti, a testimonianza che non esiste differenza tra le 2 squadre. Le partite dei playout, però, vengono decise da episodi e se non siamo concentrati fino in fondo rischiamo, o per una palla gestita male, per una persa e un contropiede subito, di subire un canestro in più che spariglia la partita. Comunque sia anche in gara-2 i miei ragazzi hanno dato una dimostrazione di carattere e non era affatto facile dopo aver perso gara-1 in quel modo».

Adesso 10 giorni di stop e da domenica 6 prenderà il via il secondo turno contro Castelletto, questa volta una serie senza ritorno. Ci sarà da lavorare soprattutto sulla testa dei ragazzi?

«Assolutamente si. Ho detto che non era facile giocare dopo aver perso gara-1 in extremis e a maggior ragione non lo sarà dopo aver pero anche gara-2 nello stesso modo. Adesso stacchiamo un attimo la spina, ma da adesso in poi sarà tutta una questione di testa e cercheremo di lavorare su quello».

 

 

Ufficio Stampa Virtus Siena