Logo_DNA35La scorsa settimana ci eravamo lasciati con una situazione a dir poco caotica, e probabilmente la trentaquattresima giornata di DNA è servita a portare un pizzico di ordine. Ad esempio possiamo dire che Torino, seppur a riposo, ha scongiurato qualsiasi problemuccio per la questione primo posto, ora davvero ad un passo per i piemontesi. Questo perchè Matera ha abdicato, venendo sconfitta a domicilio dalla sempre più sorprendente Casalpusterlengo, che ora ha una posizione di vantaggio insieme ad Agrigento, rispetto alle altre tre contendenti alla zona play off. Ma cose interessanti sono successe anche in basso dove anche Latina ha praticamente detto addio alla salvezza diretta, e dove al momento si profila un testa a testa tra Chieti e Ferrara. Ma come al solito vediamo tutto nel dettaglio con la nostra sintesi.

Matera-Casalpusterlengo 68-81

Il colpaccio del giorno, come anticipato, lo registriamo nel big match andato in scena a Matera, dove i padroni di casa si sono fatti sorprendere da Casalpusterlengo. Dopo 30 minuti di puro equilibrio fatto di sorpassi e controsorpassi, nell’ultimo quarto gli ospiti sono letteralmente saliti in cattedra con un parziale di 10-25, ovviamente decisivo ai fini del risultato. Una partita che evidentemente vede la propria chiave di volta nelle percentuali al tiro dalla lunga distanza, con la Bawer che ha collezionato un 2/14 ( Rezzano 0/5, Vico 0/4), e l’Assigeco che invece chiude con il 41%, percentuale sulla quale ha inciso profondamente la super serata di Bellina che, entrando dalla panchina, ha portato ben 23 punti con un incredibile 7/9 da 3. Ovviamente i padroni di casa hanno insistito ed anche bene, sul post di Iannuzzi che ha portato 20 punti e 10 rimbalzi alla causa, ma hanno allo stesso tempo sofferto l’atipicità dei lunghi ospiti, che ricordiamo mancano del classico centrone. Matera deve cosi dire addio a quella che sembrava una clamorosa rimonta per insidiare il primo posto di Torino, e ora dovrà cercare di chiudere presto la pratica secondo posto per evitare che qualcuna delle inseguitrici più prossime, tra cui proprio Casalpusterlengo, possa tirare qualche brutto scherzo.

Agrigento-Ferrara 70-57

Dopo aver sbandato nella prova del nove contro Castelletto, Agrigento riprende subito la retta via e batte Ferrara. Un successo ottenuto sul classico canovaccio delle vittorie della squadra di coach Ciani, brava nuovamente nel distribuire bene i punti, nel fare circolare bene palla per trovare il tiro migliore (12 assist contro i 4 avversari) e nell’imporre marcature dure sugli avversari più pericolosi, come ad esempio Circosta tenuto letteralmente fuori dal match. La Mobyt ha cercato di rimediare puntando soprattutto su Benfatto e Ferri, ma alla lunga è diventata prevedibile. Come dicevamo la Moncada Solar ha invece ritrovata la sua briosità, ma questa volta ha anche cercato con più costanza i “più esperti”, con Chiacig e Di Viccaro importanti trascinatori con 31 punti in coppia. Una Agrigento che insomma ancora una volta si dimostra una mina vagante, capace di rialzarsi subito dopo una batosta. Ferrara invece perde ancora, e al momento sembra aver compromesso una salvezza, che qualche mese fa era decisamente alla portata.

Lucca-Treviglio 94-83

Dopo la desolante prestazione offerta in quel di Omegna, Lucca rialza la testa contro Treviglio in quello che probabilmente è stato lo scontro più vibrante di questa domenica. Un vero e proprio in or out per la corsa ai play off, che ha avuto un finale degno dell’importanza della gara. Infatti ai toscani è servito un overtime per battere i propri rivali, infatti l’unico squillo di un deludente Cazzolato era valso il tempo supplementare. Nei cinque minuti extra l’ArcAnthea però si è decisamente scatenata e in cattedra sono saliti i protagonisti inaspettati. Santarossa e Parente (che ha dato vita a un del duello personale con Ferrarese) erano stati i principali trascinatori nei 40 minuti regolamentari, insieme a un eccezionale Banti (17 punti, 8/10 al tiro) che però ha brillato anche nell’overtime. Ma a cavallo tra la fine dei tempi regolamentari e l’inizio del supplementare si è visto il differente apporto delle panchine, più profonda e attiva quella ospite, decisamente più incisiva quella dei padroni di casa con Bottioni (10 punti), ma soprattutto Negri (19 punti) a guidare la squadra verso questi due preziosissimi punti. Punti che tengono viva la speranza di post season per Lucca, mentre la squadra di Vertemati, dopo un inizio di stagione spumeggiante, vede probabilmente sfumare ogni possibilità di accedere ai play off.

Perugia-Omegna 50-82

Con il quarto successo di fila, anche Omegna torna prepotentemente a farsi viva per accedere alla lotteria finale. Partita senza storia quella proposta da Sportitalia, dove Perugia ancora una volta ha dato l’impressione che per evitare la retrocessione, servirà veramente un vero e proprio miracolo sportivo. Senza Poltroneri, sono solo Chiatti e Chiarello a cercare di non affondare completamente, ma la serataccia di Cutolo (0/6 al tiro e 3 palle perse) e un contorno davvero deficitario, non hanno evitato che la Paffoni passeggiasse tranquillamente in terra umbra. Nonostante appunto un avversario molto modesto, la squadra di Di Lorenzo ha comunque lanciato un buon segnale, in quanto più volte in questa stagione si era accontentata del compitino anche con squadre decisamente inferiori. Questa volta invece arriva un’affermazione netta, con Masciadri tenuto a riposo, nella quale Farioli (18 punti) e Villani hanno mostrato qualche altro segnale di ripresa, dove Jovancic ha offerto qualche lampo del suo talento, e dove Picazio si è dimostrato una macchinetta al tiro, chiudendo con 14 punti frutto del 6/6 dal campo. Omegna insomma c’è!

Reggio Calabria-Castelletto 77-69

Considerando quindi i risultati prima analizzati, risulta ancor più pesante il tonfo di Castelletto in quel di Reggio Calabria. Prova d’orgoglio quella dei ragazzi di coach Ponticiello, che con questa vittoria archivia definitivamente la pratica salvezza, e in questo finale di stagione avrà come obiettivo principale quello di continuare a mettere in mostra i propri talentini. A cominciare magari dal tanto desiderato Luca Fontecchio, che ieri con i suoi 18 punti ha dimostrato che, per quanto un po’ altalenante, siamo dinanzi a un prospetto davvero interessante, cosi come il ben più continuo Piazza che ieri, nonostante lo 0/10 al tiro dal campo, ha collezionato un 17 di valutazione ancora una volta frutto della sua bravura nell’attirarsi la difesa avversaria e distribuire assist. La SBS paga a carissimo costo un clamoroso black out vissuto nella terza frazione, e questa volta paga maggiormente l’assenza di Bolzonella, e una giornata poco incisiva di Pazzi e Ihedioha letteralmente sovrastati a rimbalzo. La vincitrice della coppa Italia è ora pericolosamente traballante, il talento per raggiungere i play off c’è ma ora il destino di Castelletto non è più solo nelle proprie mani.

Mirandola-Latina 63-57

Ci spostiamo più giù, e troviamo ancora una volta una gara segnata nettamente nel terzo periodo. Stiamo parlando dell’importantissima e decisiva vittoria di Mirandola, che nella terza frazione ha inflitto un parziale di 20-9 a Latina. Partita esteticamente non bellissima, ma vinta intelligentemente dalla truppa di Tinti, che constatata la scarsa precisione dalla lunga distanza (2 /12), nei momenti decisivi ha spinto nel pitturato con Pignatti, ma soprattutto con Sgobba autore di 15 punti, realizzati con un’incredibile precisione al tiro nel pitturato con ben 7 centri su altrettanti tentativi. Per la Benacquista, dietro Carrizo questa volta c’è stato veramente poco, si sono rivisti i vecchi fantasmi di una cabina di regina non in grado di dare una precisa impronta al gioco, e dei lunghi troppo altalenanti. Risultato i laziali sembrano ora destinati definitivamente ai play out, Mirandola invece compie un balzo davvero importante, ma non ancora decisivo. La salvezza per gli Stings però è sicuramente più vicina.

Chieti-Firenze 67-75

Ma la gara maggiormente segnata dal terzo periodo è quella di Chieti, dove i padroni di casa al rientro dall’intervallo hanno incassato un parzialone di 13-30 da Firenze, che praticamente da quel momento in poi ha aperto la propria strada verso il successo. Lo stradominio a rimbalzo da parte degli ospiti (29-43) è sicuramente un dato significativo considerato che dall’altra parte c’era il centro generalmente più incisivo del campionato, ossia quel Lele Rossi costretto questa volta a “soli” 10 punti e 6 rimbalzi. Ottima quindi la mossa da parte di Paolini di tenere in campo spesso contemporaneamente praticamente tre lunghi, infatti insieme a Casadei come sempre però allargatosi anche sull’esterno, hanno spesso calcato insieme il parquet sia Spizzichini che Capitanelli, che hanno catturato ben 11 rimbalzi a testa. Come detto quindi tanti meriti vanno al coach della Brandini, bravissimo anche nelle rotazioni ottenendo cosi mattoncini importanti anche dal fondo della panchina. Una vittoria importantissima per i toscani che di fatto vale (a meno di clamorosi scossoni) la salvezza, cosa che invece al momento non riguarda Chieti, relegata ora alla quart’ultima piazza.

Bari-Recanati 78-82

Finale thriller invece in quel di Bari dove la Liomatic, nonostante alcuni passi in avanti, viene nuovamente sconfitta questa volta da Recanati, e dopo un’overtime. Partita vissuta veramente sul filo dell’equilibrio per 40 minuti, con Bisconti che proprio in extremis dei tempi regolamentari, si faceva perdonare lo 0/6 da 3 realizzando i due liberi decisivi per il supplementare, nel quale però è poi salito in cattedra Tagliabue che nei 5 minuti extra ha segnato 8 dei suoi 18 punti totali. L’ex Ruvo però come detto si è acceso nel finale, per il resto coach Coen si è affidato soprattutto alla vena ispiratissima di Benedusi, che con 18 punti e 6 assist si candida a man of the match. A Bari quindi non basta aver ritrovato una buona manovra offensiva orchestrata da un Laquintana in ripresa (13 punti e 4 assist), per evitare una sconfitta che ora complica un finale di stagione, che Putignano e i suoi uomini immaginavano decisamente più tranquillo.

Torino quindi, seppur a riposo, consolida il primato e mantiene 6 punti di vantaggio su Matera, che a sua volta vede ridursi a 4 lunghezze la distanza delle inseguitrici, che ora sono Agrigento e Casalpusterlengo. La zona play off è però ancora nel mirino anche di Castelletto, Lucca e Omegna, mentre le speranze di Treviglio sono oramai ridotte al lumicino. Firenze e Reggio Calabria a quota 30 rappresentano la tranquillità, mentre il gruppo che segue con 28 punti è di poco sopra la zona play out e comprende: Mirandola, Recanati e Bari. A 26 infatti ci sono Ferrara e Chieti che si dividono la quart’ultima piazza, più dietro abbiamo Latina a 22, San Severo a 20 e Perugia fanalino di coda con 16 punti.